Purtroppo questo fa parte della mia visione pessimistica della vita.Originariamente inviata da cifacchio
Io credo che in fondo, al soppesar delle cose, di vivere non se ne dovrebbe giovare nessuno. Se non si desidera morire è solo per via di questo istinto di conservazione che ci attanaglia. L'ideale sarebbe non nascere. A 4 anni si capisce ben poco e morire non dovrebbe essere una grande sofferenza. Certo che da un punto di vista umano dispiace, ma a quella bambina erano riservate solo sofferenze.
Basti pensare che:
- il padre era all'estero e non lo vedeva mai.
- il reddito familiare era bassino, se no l'avrebbero mandata in una scuola d'infanzia piuttosto che dalla nonna.
- il fratello della nonna aveva SOLO 48 anni, presuppongo quindi che la nonna sia + o - coetanea, e anche questo fatto - sebbene da solo non significhi niente - mi sa tanto di situazioni familiari strane.
- subiva violenze sessuali. Ora io non so che tipo di violenze, però son cose che traumatizzano molto.
- il livello culturale familiare medio era molto basso, se si considera che il nono-zio abusatore non si è per niente sentito in imbarazzo a raccontare del trattamento che riservava alla piccola.
Insomma un insieme di cose che mi fa pensare che lei, se fosse ancora in grado di formulare un pensiero, penserebbe di esser contenta di esser morta.