MODENA - Non ce la faceva a pagare i debiti, troppi. E aveva un mutuo da 25mila euro per un'auto, ereditato dai suoceri per cui si era fatto garante. Questi motivi hanno spinto un 40enne del Modenese a far prostituire la moglie.
Per far fronte alle difficoltà economiche - con l'aiuto di un amico che gli aveva prestato e guidato l'auto, essendo lui senza patente - l'operaio con regolare lavoro aveva deciso di far prostituire la moglie e l'aveva accompagnata sulla strada, assieme alle due figlie di 7 e 8 anni, che non sapeva a chi lasciare. Arrivati su una strada isolata la donna è scesa dall'auto e ha cominciato a "lavorare".
Le bambine sono state trovate dai carabinieri di Rubiera (Reggio Emilia), durante un controllo, nella zona sul Secchia al confine tra il modenese e il reggiano, sedute sui sedili di dietro della vettura, in attesa che la mamma tornasse.
Poco prima l'uomo aveva tentato senza successo di fermarsi in una delle zone più calde della prostituzione modenese, quella della Bruciata: fermato, si è giustificato dicendo che in famiglia c'era problema di soldi. Ai militari l'uomo e la donna hanno raccontato la loro storia, spiegando di non pensare di fare un'attività illegale visto che lei era consenziente e che lo faceva a sostegno delle finanze familiari. Una storia che vede un contesto di miseria e degrado, e che ha come come protagonisti cittadini italiani: lei di origine campana, lui veneto, una vita normale e nessun precedente con la giustizia.
Con l'accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione i militari hanno denunciato il marito - un 40enne residente nel modenese - e l'amico che faceva da autista - un 42enne della provincia di Modena; una contravvenzione è stata firmata anche a carico della moglie 32enne per l'attività di adescamento su strada, in realtà mai iniziata. Della vicenda si occuperà anche il Tribunale dei Minori di Bologna, che dovrà valutare la presenza sul posto delle due figlie della coppia.
Fonte: http://canali.libero.it/affaritalian...agaremutuo.htm
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