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Pene per omicidio colposo/doloso

  1. #31
    Sempre più FdT
    Uomo 30 anni da Taranto
    Iscrizione: 20/8/2006
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    Abel dai tuoi discorsi ho capito che la cosa che non ti va bene è la procedura. Cioè a te non va bene che se uno ammazza un'altra persona deve andare in carcere. Perchè, come hai detto, questo non riporterà la vittima in vita.
    Ma io ti dico, che siccome non siamo ancora in grado di resuscitare i morti l'unica soluzione possibile è mettere in carcere gli assassini per evitare che essi possano ripetere gli omicidi. Per questo io darei l'ergastolo ai premeditati. A prescindere che sia un morto o 50 morti.


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  3. #32
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 38 anni
    Iscrizione: 2/4/2006
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    Quote Originariamente inviata da okno
    La fiera dell'ergastolo -.-

    Ma ci ricordiamo tutti a cosa serve il carcere?
    Per me dovrebbe servire ad evitare che il detenuto commetta altri crimini nel caso dell'ergastolo....o per fargliene pentire per amore o per forza nel caso di pene a tempo.

    Che poi si penta sul serio o sia solo terrorizzato dall'idea di farsi ancora tempo in carcere non me ne frega NIENTE, l'importante è che non delinqua più, col terrore o con l'amore.

    Ma dato che l'unica lingua che capiscono è il terrore.....

  4. #33
    Vivo su FdT Loller156
    Uomo 33 anni da Lecco
    Iscrizione: 13/8/2007
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    ci sn omicidi e omicidi...premeditato è sicuramente 50 +
    non premeditato 30+
    per errore...cioè per sbaglio di uno che attraversa con il rosso o perchè quel cazzo di incrocio è stato fatto da dei dementi e non si vede chi attraversa... ZERO MINUTI...quelli sn casi che non è assolutamente colpa loro



    ma ricordiamo una cosa...in italia...se io butto un marocchino o uno straniero...nessuno dice niente...46513esima pagina dei giornali...10 secondi al tg se avanza spazio...un annetto o 2 e sn fuori...

    se questo qua invece ammazza un italino...ai telegiornali se ne parla per 6 mesi...paginate intere sui giornali a raccontare la tragedia e 46531321 anni di carcere...


    la legge in italia è una merda...corrotta e sbagliata...non me ne frega niente di quel che dite

    basta vedere che ormai tra condizionale e giri di qua giri di la per un processo passano 10 anni...hai ucciso qualcuno e stai dentro un anno oppure manco entri e fai arresti domiciliari...è da ridere l'italia...

  5. #34
    okno
    Ospite

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    Scusate rum e dark se rispondo solo ora. Non so se questa discussione l'abbiamo gia' fatta qui o se l'ho fatta in un altro forum, che per correttezza non nominero'. Se sentite come un deja-vu quindi, non e' matrix, e' solo che mi sto ripetendo.

    Avvertenze: saro' noioso.

    Il capitolo I. "Origine delle Pene" in "Dei delitti e delle pene" illustra meglio di quanto non possa farlo io quello che e' il senso di una societa' collaborativa e solidale. Gli uomini, stanchi di vivere in un continuo stato di guerra e godere di una liberta' resa inutile dall'incertezza di conservarla, decisero di unirsi in societa' sacrificando ognuno una parte della propria liberta' personale.

    Si puo' individuare un primo "assioma":

    Ogni uomo e' responsabile in parte del comportamento di un altro individuo appartenente alla medesima societa'. (qui puo' scattare una digressione filosofica, ma non e' importante ai fini del 3d)

    Questo pone l'accento sull'importanza dell'educazione agli scopi di un buon vivere comune: si ha il dovere di insegnare al prossimo cosa e' giusto e cosa non e' giusto, non in termini personali o metafisici, in termini pratici e diretti per fare in modo che si viva in armonia.

    Metaforicamente il Beccaria sostiene che ogni porzione di liberta' sacrificata da ciascun individuo della collettivita', messa insieme forma la nazione. E a volte capita che un individuo pretende di reimpossessarsi della sua porzione e talvolta di appropriarsi di quelle degli altri, quindi commette un reato nei confronti della societa'.

    Le pene nascono dunque per fornire un motivo sensibile per non commettere il reato. Le prigioni pero' nascono per motivi diversi da quelli che ci sono al giorno d'oggi. Un tempo servivano per tenere lontano gli individui ritenuti pericolosi per la societa', potevano essere filosofi, scrittori, poeti, artisti come anche criminali certo.

    Lo scopo di una prigione adesso, oltre a fornire un motivo sensibile per non commettere un reato, fornisce un modo per recuperare l'individuo che non ha rispettato le regole, e reintrodurlo nella societa'. Qua e la ho letto varie interpretazioni, volevo commentarne qualcuna:

    - non e' importante ai fini della comunita' che l'individuo si penta di cio' che ha fatto. Il pentimento e' un concetto troppo personale e legato a tematiche religiose, se vogliamo. Non lo si puo' pretendere.

    - ho letto di pene da alzare nel caso di omicidio colposo. Ricordo che le varie definizioni di un reato, come le attenuanti comuni e generiche e le aggravanti, concorrono a fornire una pena ad hoc, come ragione consiglia. Alzare, come ho letto in post precedenti, il periodo di detenzione per omicidio colposo comporta non solo che che la pena per omicidio doloso venga rivista, ma anche quella per omicidio preterintenzionale lo sia. Ricordiamo che l'omicidio colposo scatta anche in un normale incidente d'auto con vittima, scatta nei confronti del datore di lavoro di un dipendente morto sul posto di lavoro, ecc.. Non e' prevista esclusivamente nei casi di guida in stato di ebrezza (a cui personalmente attribuirei la preterintenzionalita').

    Faccio presente che:

    Omicidio colposo: Chiunque cagiona, per colpa, la morte di una persona è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni

    Omicidio preterintenzionale: Chiunque, con atti diretti a commettere uno dei delitti preveduti dagli articolo 581 e 582, cagiona la morte di un uomo, è punito con la reclusione da dieci a diciotto anni

    Omicidio doloso: Chiunque cagiona la morte di un uomo è punito con la reclusione non inferiore ad anni ventuno

    Personalmente le trovo pene piuttosto corrette, vi pare? Che senso ha relegare all'ergastolo chiunque?

    Ricordiamo che l'ergastolo sostituisce la pena di morte, ed e' previsto per alcuni delitti contro la personalita' dello stato e l'incolumita' pubblica, nonche' ordunque concorrano piu' pene per cui sono previsti non meno di 24 anni di reclusione.

    Ammettere che per una persona non c'e' piu' nulla da fare, vuol dire ammettere che la societa' ha sbagliato. E come in tutte le cose, non riconoscere le proprie responsabilita' non puo' portare alla soluzione del problema. Bisogna rendersi conto che ognuno di noi contribuisce alla formazione dell'altro, ed agire di conseguenza.

    Discendiamo da un popolo di magnifici legislatori, e non sono le leggi a dover essere rivista, ma il sistema giudiziario. Per questo le pene le trovo piu' che ragionevoli.

    Perdonatemi, ma non riesco mai ad essere rapido. Avrei voluto continuare, ma ho visto che stavo andando oltre. Spero che il mio intervento possa contribuire alla discussione

  6. #35
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 38 anni
    Iscrizione: 2/4/2006
    Messaggi: 43,734
    Piaciuto: 2786 volte

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    Io mi rifiuto di pensare che involontariamente ogni uomo è in parte responsabile del comportamento degli altri. Ognuno è responsabile delle proprie azioni.

    Se uno a Milano commette un reato, io non c'entro neanche in infinitesima parte, così come se io commetto un crimine, chi abita a due isolati da me non ha alcun tipo di responsabilità (spero di essermi spiegato bene, ho fatto come potevo )
    Una volta che ho insegnato per esempio ad un mio eventuale figlio le basi, poi è lui a diventare responsabile di ciò che fa

    Il fatto di rivedere le pene per TUTTI i tipi di omicidio, a catena, non mi crea alcun problema

    E mi va benissimo anche il fatto di considerare le prigioni come un modo di tenere lontani individui pericolosi o incompatibili col vivere civile

  7. #36
    okno
    Ospite

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    Se ti rifiuti, perche' vivi in societa'?

    Qui nasce un problema di fondo.. viviamo in comunita' troppo grandi da gestire, da sentire proprie. Io non mi sento italiano, proprio perche' non esiste "l'Italiano".

    Ma non voglio farti propaganda anarchica

  8. #37
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 38 anni
    Iscrizione: 2/4/2006
    Messaggi: 43,734
    Piaciuto: 2786 volte

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    Quote Originariamente inviata da okno
    Se ti rifiuti, perche' vivi in societa'?

    Qui nasce un problema di fondo.. viviamo in comunita' troppo grandi da gestire, da sentire proprie. Io non mi sento italiano, proprio perche' non esiste "l'Italiano".

    Ma non voglio farti propaganda anarchica
    Il fatto che io viva con altre persone, non mi rende responsabile delle loro azioni neanche in minima parte, così come loro non lo sono delle mie. E' un concetto che ho sempre rifiutato con tutto me stesso

  9. #38
    okno
    Ospite

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    Allora mi sbagliavo quando credevo che tu fossi fascista.

    Il problema e' che, volenti o nolenti, le cose stanno cosi'. Sono state create le comunita' proprio perche' erano un modo piu' facile di vivere, per l'uomo. Ora non dobbiamo perdere di vista l'importanza che si puo' avere nella partecipazione e nell'educazione fornita agli altri, sotto varie forme. L'esempio, puo' essere una di queste.

  10. #39
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 38 anni
    Iscrizione: 2/4/2006
    Messaggi: 43,734
    Piaciuto: 2786 volte

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    Quote Originariamente inviata da okno
    Allora mi sbagliavo quando credevo che tu fossi fascista.

    Il problema e' che, volenti o nolenti, le cose stanno cosi'. Sono state create le comunita' proprio perche' erano un modo piu' facile di vivere, per l'uomo. Ora non dobbiamo perdere di vista l'importanza che si puo' avere nella partecipazione e nell'educazione fornita agli altri, sotto varie forme. L'esempio, puo' essere una di queste.
    Minchia ancora adesso te ne stai accorgendo che non sono un fascista? e sì che l'avevo più volte ripetuto
    E' pur vero che potrei accordarmi più facilmente con un fascista che non con un comunista, ma sta di fatto che farei comunque uno sforzo

    Io non vedo la società come un tuttuno, ma come un insieme di individui. Ci possono essere aiuti, mutui scambi....ma ognuno rimane UNICO RESPONSABILE di ciò che fa....una volta che gli si sono state impartite le basi fondamentali, ribadisco, eh

  11. #40
    okno
    Ospite

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    Non mi sara' capitato di leggerlo!

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