Ma il senso di vendetta per esempio, oppure il sentimento di odio, fanno parte della natura umana o sono il prodotto del processo cognitivo e quindi influenzati dalle esperienze avute?Originariamente inviata da okno
Ma il senso di vendetta per esempio, oppure il sentimento di odio, fanno parte della natura umana o sono il prodotto del processo cognitivo e quindi influenzati dalle esperienze avute?Originariamente inviata da okno
Il "senso di vendetta" e l'odio sono artifici della nostra psiche per indirizzare, convogliare o sublimare tensioni mortidiche che abbiamo bisogno di sfogare. Fanno quindi parte della nostra natura, come della natura di molti esseri viventi del regno animale.
Originariamente inviata da okno
Premesso che condivido il tuo pessimismo e che trovo il tuo punto di vista quanto meno molto interessante, ti chiedo:
Tu come ti poni da essere umano, avendo la certezza di quel che affermi riguardo agli esseri umani? E come credi che si dovrebbe porre la specie umana tutta se prendesse coscienza di quel che tu definisci le sue tensioni mortidiche?
Non capisco, come dovrei pormi? Se intendi chiedermi se trovo giustificato il razzismo, direi di no. E' uno sfogo, ma puo' darsi che se l'uomo fosse educato a sfogare in altro modo, non ci sarebbe piu' l'odio razziale. La mia e' un'analisi sicuramente semplicistica, sarebbe sicuramente interessante sviluppare l'argomento
Per quanto riguarda le tensioni mortidiche ci sono delle cose da spiegare prima, affinche' si possa capire di cosa si tratta. Dopo lo sviluppo della teoria psicanalitica di Freud (che introdusse il concetto di Libido), alcuni freudiani (tra cui Federn e Berne) introdussero la Mortido. Questa mortido sarebbe la pulsione distruttiva, contrapposta a quella creativa detta libido.
Ora, trattandosi di energie psichiche, sviluppate da tensioni inconsce, esse non possono essere percepite a livello conscio, vorrebbe dire che il sistema-mente ha fallito nel suo meccanismo di "difesa". Faccio un esempio concreto: la mortido sviluppata in seno all'Es e' quella pulsione che ci fa desiderare di uccidere un altro uomo. In questo modo nasce una tensione che la mente deve risolvere, per non sovraccaricare il Se'. A questo punto, l'Es modifica l'oggetto della mortido (il meccanismo che Freud chiama sublimazione e che Jung chiama trasformazione) per evitare che il Super-Io intervenga (richiamando alla punizione l'Io e accumulando cosi' la tensione) e fa in modo che la tensione venga sfogata, anziche' uccidendo un uomo, prendendolo in giro per la sua omosessualita' (ad esempio).
Diventare coscienti di tutto cio' sarebbe un incredibile spreco di energie, e sicuramente poco salutare.
Intendevo andare anche oltre al razzismo.Originariamente inviata da okno
Ipotizziamo un assassino: se arriviamo alla conclusione che l'uomo certe pulsioni ce l'ha insite nel suo istinto e che la psiche può servire solo a reprimerle, il fatto che la psiche di costui non sia riusciuto a governare il suo istinto non è allora una giustificazione a quel che ha fatto?
E noi stessi, riconoscendoci come potenziali bestie, perché non comportarci come tali?
In definitiva ti ho chiesto come ti poni in riferimento al fatto che sei conscio di essere una bestia.
Tutte le regole sociali, fin dalla preistoria, servono appunto ad evitare che le pulsioni insite in ogni uomo prendano il sopravvento e causino un caos irrimediabile, è questa la chiave di tuttoOriginariamente inviata da Abel Balbo
Tutto questo, perpetrato per centinaia di migliaia di anni, ha fatto sì che le suddette pulsioni, nella maggior parte dei casi, scendessero a livelli sempre più profondi, in maniera da rendere praticamente "naturale" confinarle lì e non farle venir fuori, e non più una costrizione.
All'interno di questo meccanismo, poi, ci sono individui con pulsioni più forti rispetto agli altri, e per cui diventa quindi più difficile la costrizione, ma non fino al punto di comportarsi proprio come animali, ma "limitandosi" magari ad insultare pesantemente.
Altri individui ancora, poi, hanno invece freni inibitori quasi nulli, con i risultati che sappiamo.
Ma questa non deve essere una giustificazione, ma anzi un invito ad avere una società che emargini o elimini individui come questi, pesantemente destabilizzanti per il resto della società normale
L'uomo, a differenza di altre bestie, possiede un Io ed un Super-Io, possiede un elaborato meccanismo psichico che gli permette di andare oltre l'istinto.Originariamente inviata da Abel Balbo
Nel caso dell'assassino, non vedo come possa un istinto non represso essere una giustificazione di quanto e' accaduto. Premettendo che ci sono diversi motivi per cui un uomo puo' uccidere. L'autodifesa immediata, per esempio, troverebbe giustificazione senza andare a studiare l'incoscio dell'omicida. Un uomo che invece uccide solo per sfogare una tensione mortidica, non trova giustificazione perche' il meccanismo posto, non funzionando, comporta un'anomalia. La natura stessa ha posto questo meccanismo a difesa della nostra societa', l'uomo e' quello che e' adesso grazie soprattutto alla coscienza.
Prendi un uomo che prova attrazione sessuale per una donna. La violenza sessuale in questo caso non sarebbe giustificata in nessun modo, perche' le regole sociali sono ben chiare e la mente predisposta a rispettarle. Siamo un gradino sopra alle bestie.
In definitiva, e' normale desiderare di uccidere una persona, o desiderare una donna che non si puo' avere. Non e' normale, invece, cedere agli istinti.
Già, anche xkè che senso avrebbe per la padrona di casa tradire il marito con il servo se questi è un bianco ? ci perderebbe in prestazioni no?Originariamente inviata da Abel Balbo
ps: forse durante la lezione di storia stavi pensando a quanto è cattiva e crudele la società occidentale, però forse dovresti tener conto che la schiavitù era una pratica molto in voga in africa...e spesso i neri che venivano deportati nelle americhe erano schiavi di guerra venduti dalle tribu rivali ai conquistadores, e indovina un pò! i capi tribu erano neri!
Se fai tue le considerazioni che hai scritto però perde di significato ciò che hai asserito nel tuo intervento iniziale al nostro scambio di opinioni.Originariamente inviata da okno
Tu hai affermato che i neri non han fatto la tratta dei bianchi perché, tue parole: "Perche' non avevano i soldi ed il potere per farlo."
Così dicendo però discrediti la capacità dei loro meccanismi psichici che tanto bene hai descritto, cioè ritornando a bomba fai un processo alle (loro) intenzioni...
No, da cosa lo deduci?
Erano popolazioni tribali, dimmi tu come avrebbero potuto fare una tratta dei bianchi con i mezzi che avevano a disposizione..