no commnet
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bah! che dire!!! il rovescio della medaglia!!! ma sta volta hanno sbagliato di brutto!!! si lamentano tanto di essere una razza minorata perchè devono sopportare supprusi e poi fanno la stessa cosa che fanno o facevano i bianchi! son dei coglioni sti qua! niente altro da aggiungere!
Sbaglio o sei tu che dicevi sempre che non bisogna generalizzare e che dunque le colpe dei padri non ricadono sui figli?Originariamente inviata da Abel Balbo
Cos'è, si applica solo quando fa comodo a te?
Se un bianco va ad Harlem, se la passa male, chiunque egli sia, molto più di quanto un nero se la passa male venendo in un quartiere abitato prevalentemente da bianchi. Nella mia città ci sono pochissimi neri, ma vengono tranquillamente lasciati stare, cosa che più difficilmente succederebbe nel caso contrario.
In questo momento non sto dicendo chi ha ragione o torto, però non è giusto che loro continuino a proclamarsi sempre e soltanto vittime, tutto qua.
Perche' non avevano i soldi ed il potere per farlo.Originariamente inviata da Abel Balbo
Ragazzi, questo e' razzismo! Credere che un colore sia puo' innocente di un altro.. lo schifo non guarda in faccia nessuno, siamo razzisti proprio come lo sono loro, non c'e' niente da fare! Perche'? Perche' siamo tutti uomini, ecco perche'. E odiamo il diverso, e dobbiamo avere per forza bisogno di un nemico.. mi sembra ovvio ormai. E' inutile cercare motivazioni all'origine anche qui, abbiamo tutti la stessa colpa.
Sfido io a trovare un diretto responsabile ancora in vita.
La tua replica avrebbe senso se io avessi detto che han fatto bene a picchiarlo (cosa che penserei nel caso in cui fosse vero quel che qualcuno ha in seguito scritto, che il bianco in questione abbia provocato con rituali da KKK). Invece mi sono limitato a un'analisi sociologica dell'accaduto.Originariamente inviata da darkness_creature
Ti faccio un altro esempio: io ho conosciuto durante i miei viaggi e socializzato con dei ragazzi tedeschi, coi quali mi sono trovato molto bene... Mia nonna i tedeschi non li può vedere e se fosse stata al mio posto li avrebbe di sicuto evitati. Io la capisco e la giustifico per quel che i tedeschi le han fatto passare durante l'ultima guerra. Non penso che lei faccia bene, ma che sia più che giustificata per l'esperienza passata.
Per questi motivi bisognerebbe stare molto attenti a prendere posizioni razziali decise, di quelle che portano a piangere la morte dei propri cari per intenderci, perché son ferite che poi restano per generazioni prima che possano rimarginarsi.
SE VERAMENTE era membro di un ipotetico neo-KKK allora anche io darei ragione a quei neri
Ma se invece è stato picchiato solo perchè era bianco, quelli sono da condannare senza appello
Originariamente inviata da okno
Praticamente stai facendo un processo alle intenzioni.
Sta di fatto che la tratta dei bianchi non c'è stata.
La tua analisi sociologica della razza umana la condivido, però credo che sia importante fare dei distinguo piuttosto che liquidare tutto con la generalizzazione - seppur vera - che tanto gli umani sono tutti stronzi...
Non e' che siamo tutti stronzi, e' che siamo fatti cosi'. Trovo inutile fare dei distinguo al fine di commentare un episodio di razzismo che, altrimenti si sarebbe svolto comunque e con altre modalita'. L'odio razziale lo vedo come un'espressione della mortido, discutere di ragione - torto in questi casi non puo' portare a nulla. Non c'e' una causa - effetto, c'e' un vedo bianco (o nero) e di conseguenza lo odio. Poi la tratta dei neri puo' servire anche solo come razionalizzazione.
Le ragioni sociologiche poi sono note a tutti, credo. La tratta dei neri non ha avuto come fine l'eliminazione o l'odio dei neri, ma l'intenzione di sfruttare la forza lavoro di esseri umani all'epoca ritenuti inferiori a chi li commerciava. Orrendo, ma passato. E non credo che nella mente di neri violenti sia rimasto questo desiderio di vendetta, non sinceramente almeno. Purtroppo c'e' anche bisogno di odio nella nostra societa'.
Originariamente inviata da okno
Io invece sono disposto a credere che l'odio abbia delle radici nel passato o comunque in situazioni diverse da quella in cui scaturisce.
Questa cosa, che sia vera o meno, è fondamentale per stabilire se è vero o meno che - come dici tu - "siamo fatti così" .
"Siamo fatti così" a causa di un determinato percorso che come umani abbiamo intrapreso, o lo saremmo stati anche se avessimo percorso strade diverse? Non saprei rispondere ma mi piace sperare che avremmo potuto (e potremmo) essere differenti da come siamo.
Siamo cosi' per natura, certo. Quali altri percorsi avremmo potuto intraprendere? Un conto e' stabilire che il processo cognitivo e' influenzabile dall'esperienza, un altro e' che la natura sia soggetta a regole imposte da altri. Mi spiego, noi siamo l'ultima fase (per ora) di quell'evoluzione naturale che abbiamo compiuto, la nostra psiche e tutte le sue tensioni sono il frutto proprio di questa evoluzione. I rapporti umani seguono le regole della nostra natura, non viceversa. Dire che se ci fossimo comportati diversamente ora saremmo diversi puo' essere teoricamente giusto, ma concettualmente sbagliato. Perche' noi ci comportiamo in conseguenza di qualcosa, non tracciamo delle piste.