Stanotte ho fatto un incubo.
forse l'incubo più brutto e bello e splendido della mia vita.
Mi ha frantumato il cuore, ed è tremendo svegliarsi con la morte alle spalle.
Ho voluto scriverci due righe, e dividere una morte con voi.
Che il sognarla gliel'allunghi, la vita, di cento volte ancora.
Che la fortuna voglia, che i suoi occhi tornino presto a brillare per me.
Ho sognato che eri bellissima,
e già contavo due gocce di sale.
All'aprirsi del delicato bianco,
una luce soave, brillando, ti faceva sua sposa.
L'incanto in due soffici guanti.
Sfogli l'ennesimo incubo,
intessi un ricordo.
A cingere occhi brillanti,
un sorriso di spuma
e un colbacco setato.
Separata dall'intimo canto,
riveli, lucente, bianca,
una gonna tremante di righe scomposte.
M'osservi d'amore, un amore malato,
d'inverno, d'un attimo andato.
Come donna dell'ultima ora.
T'accingi, tremenda, al respiro del ciglio.
rigiri due volte il capo beato,
poi un tuffo, io fermo,
un dio, è ormai volato.
Ho sognato che eri bellissima.