E sapete oltreutto che il carcere si paga???
E sapete oltreutto che il carcere si paga???
L'unica cosa che mi fa storcere il naso sono i carcerati "forti" che la fanno da padroni, dovrebbero dare piu potere ai carcerieri così da torpiare le ali a questi piccoli capi carcere. chesso, controllare che i carcerieri siano incorruttibili e inflessibili, ma probabilmente è un utopia...Per le condizioni di vita, bhe, ci pensavano prima di fare il crimine.
D'accordo con tutto quantoOriginariamente inviata da Lo_Zio
Su questo punto mi riprometto di risponderti con un intervento successivo a questo rivolto a tutti.Originariamente inviata da X-fun
Io credo che il dubbio dovrebbe essere una costante nella nostra vita.Originariamente inviata da X-fun
I sicuri di se' sono gli arroganti, quelli che pretendono di stabilire le regole di tutto per tutti: e' l'anticamera del despotismo.
Certo che se tu mi uccidessi (e io fossi ancora in grado di elaborare un pensiero dopo morte) penserei che hai fatto una cosa sbagliata: però sarebbe un mio pensiero, sicuramente retaggio di una certa cultura storica che mi è stata impartita. Io dico che se c'è qualcuno che uccide, di sicuro egli pensa che il modo corretto di vivere sia quello: il più forte fisicamente che prevale sul debole.
D'altra parte anche nella nostra società i forti prevalgono sui deboli, non si tratta di forza fisica, ma di forza d'altra natura... mentale, intellettuale, economica... fai un po' tu... e quindi mi chiedo se per analogia non possa intendersi lecito sopraffare il prossimo con forze che ora è proibito usare...
C'è una contraddizione di fondo in tutti quanti sostengono che l'attuale sistema carcerario è accetabile e che sia giusto che quanti non abbiano seguito le regole del viver comune attualmente vigenti debbano essere puniti in quella specie di inferno che, più è insopportabile e meglio è.
La contraddizione sta nel fatto che l'esempio è catalizzatore di comportamenti. Se io entro in un bar dove non ci sono cestini per i tovaglioli sporchi, mentre invece c'è una coltre ti tali fazzolettini sul pavimento, sono naturalmente portato a gettare anch'io le carte in terra.
Un bambino che quando sbaglia, anziché un sermone si becca una sberla sul viso, da grande sarà maggiormente portato a colpire un antagonista nel corso di un contenzioso anziché cercare con egli un dibattimento.
Quindi ditemi che società è quella che porta l'esempio del più forte fisicamente che prevalga sui deboli all'interno di un carcere, quale debba essere il messaggio che il sistema carcerario può lasciare (messaggio rivolto prevalentemente a chi del carcere fa una costante della propria vita, che sono poi anche i meno capaci per mancanza di strumenti a fare un'analisi prorpia delle situazioni): è evidente che un tizio uscito dal carcere dopo una permanenza di qualche anno, magari per un furto o cose della medesima gravità, quando esce avrà ormai indelebilmente stampato in se' il concetto della sopraffazione fisica come unico mezzo di confronto con il prossimo.
Io sono convinto che quelli che auspicano il carcere come una vendetta su coloro che si sono resi colpevoli della trasgressione di talune regole, fondamentalmente siano dei repressi e potenzialmente delle persone molto pericolose.
Quoto.Originariamente inviata da Lo_Zio
Originariamente inviata da Rum e Cocaina
In questo caso quoti, ma in passato ricordo che hai espresso soddisfazione del fatto che il pedofilo o lo stupratore di turno potesse subire in carcere un trattamento simile a quello ch'egli stesso aveva riservato alla sua vittima...
il carcere deve essere un po' duro per me restando però nei limiti della dignità umana.
Quindi con questo giustifichi l'omicidio, non solo, dato che quello che lo commette si ritiene nel giusto, deve restare impunitoOriginariamente inviata da s@ve
Se t'è arrivato il messaggio che lo gustifico, evidentemente mi sono spiegato male.Originariamente inviata da X-fun
Quello che volevo intendere, vedi anche il mio intervento fra questo e quello che hai quotato, è che ci vorrebbe una certa congruenza fra il modello di società adottato e la microsocietà del carcere, che dovrebbe essere del tutto somigliante a quella che la contiene.
Non si può pensare a una società senza violenza, se i violenti vengono poi rinchiusi per un certo periodo di tempo in una scuola di violenza per poi essere reimmessi in essa. Mi sembra evidente che ne usciranno maggiormente violenti che prima.