Il problema è che il coltello serve per tagliare il pane, e se c'è il coglione che lo usa per ammazzare non si può evitare. La canna non serve a niente, ma proprio a niente, e prima di legalizzarla, consci del livello di coglionaggine della gente e specialmente dei ragazzi di oggi, bisognerebbe pensarci molto bene.
Per quello che riguarda l'alcool, fa parte della nostra cultura, ed è da secoli e secoli che ce lo sgargarozziamo. E' sicuramente una droga, ma in piccole dosi fa bene - al contrario della cannabis - e poi vietarlo sarebbe come vietare in Cina i piatti a base di carne di cane.
E va detto, che mentre il giamaicano è figlio di generazioni di giamaicani che si fumavano l'anima, noi siamo figli di generazioni di gente che si beveva l'anima; e quindi se loro hanno una risposta psicofisica diversa dalla nostra nei confronti della cannabis, lo stesso vale per noi nei confronti dell'alcool.
Se tutte queste crociate per la legalizzazione della droga leggera fossero state fatte per motivi nobili come la liberazione del Tibet o per l'abolizione della sopeculazione bancaria sul debito pubblico, a quest'ora il mondo sarebbe un po' più ricco e un po' più libero, invece che un po' più fatto.