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Padova, su 66 bambini all'asilo solo una è italiana: la mamma protesta

  1. #21
    Malato dell'ultima parola Hulk
    Uomo 41 anni
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    il discorso non è sbagliato, anzi ho sempre pensato che la vera integrazione di uno straniero abbia bisogno di una generazione proprio perchè soltanto i bambini che crescono insieme si vedono uguali al 100%.

    e al tempo stesso lo straniero impara a comportarsi civilmente e amare un paese quando è accolto e trattato come gli altri.



    però sinceramente anche a me preoccupa un pò questo modo di fare dei musulmani che vengono qui e vogliono imporre le loro tradizioni e rompono pure il cazzo per il crocifisso... qui vicino dove abito io hanno aperto una moschea e me questa cosa mi sta sul cazzo.. come mi sta sul cazzo che girano vestiti da zigani col burka in testa.

    si ecco non sono razzista ma nemmeno proprio un integralista convinto.

  2. # ADS
     

  3. #22
    Utente Catafratto DueDiPicche
    Uomo 35 anni
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    Quote Originariamente inviata da Holly Visualizza il messaggio
    Sarò magari io troppo ottimista, ma su questo non sono d'accordo. Per me la multietnicità ha dei lati molto positivi, i bambini imparano sin dall'asilo che oltre a quello che gli hanno insegnato i genitori ci sono culture e modi di vedere diversi. Non penso che il bambino musulmano possa andare dalla bambina cristiana e trattarla male. Che poi, sinceramente, per me fanno molto più danno ai bambini le nostre occidentalissime favole in cui Biancaneve trova bellissimo pulire casa, et similia.
    Nel quartiere più multietnico di Roma si parla addirittura di "modello" per quanto riguarda la loro scuola elementare. È a quest'età che i bambini formano il loro modo di vedere il mondo. Un bambino di tre o quattro anni cinese o musulmano come potrebbe allontanare un bambino italiano dalla sua cultura di origine? Ma poi perché una cultura dovrebbe essere superiore a un'altra?
    Secondo me è più positivo che un bambino italiano pensi: "bene, io sono italiano, ma dal momento che ci sono cinesi, giapponesi, africani, bangladesi, arabi e marocchini devo capire che io non sono superiore a nessuno, siamo solo diversi".
    Hai letto da qualche parte nel mio discorso il termine 'superiore' o 'inferiore'?
    Io leggo che ho parlato di diversità,e per quanto possa sembrare assurdo vorrei che mio figlio crescesse con la cultura occidentale e non con quella mediorientale,ne araba ne di chissà quale altro paese.Non mi interessa che mio figlio si metta a pregare 145 volte al giorno verso la mecca,non mi interessa che tratti le donne come oggetti,non mi interessa che abbia genitori che a forza di aprire attività senza pagare le tasse stanno mandano a troie l'economia di un paese.Non mi interessa tutto ciò,davvero.

    Mi interessa che mio figlio socializzi con chi ha voglia,con chi vive la vita come la può vivere lui,a 5 anni i problemi di immigrazione magari glieli risparmierò,e non per questo gli insegnerò a sparare a vista agli zingari,anche perchè piccino finirebbe in prigione e mi dispiacerebbe per lui.

    Poi,se ci sarà modo di avere una società multietnica FUNZIONANTE bene,se no resto sempre nell'idea che Malta è l'esempio da adottare per quanto riguarda l'immigrazione.

    Ma noi no,volemose tutti tanto bbbene e scherniamo addirittura Biancaneve e sostituiamola con una bella lettura del Corano,sia mai che impariamo come farci esplodere in luoghi affollati di luridi cristiani pezzenti.
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  4. #23
    Moderatrice Holly
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    Quote Originariamente inviata da DueDiPicche Visualizza il messaggio
    Hai letto da qualche parte nel mio discorso il termine 'superiore' o 'inferiore'?
    Io leggo che ho parlato di diversità,e per quanto possa sembrare assurdo vorrei che mio figlio crescesse con la cultura occidentale e non con quella mediorientale,ne araba ne di chissà quale altro paese.Non mi interessa che mio figlio si metta a pregare 145 volte al giorno verso la mecca,non mi interessa che tratti le donne come oggetti,non mi interessa che abbia genitori che a forza di aprire attività senza pagare le tasse stanno mandano a troie l'economia di un paese.Non mi interessa tutto ciò,davvero.

    Mi interessa che mio figlio socializzi con chi ha voglia,con chi vive la vita come la può vivere lui,a 5 anni i problemi di immigrazione magari glieli risparmierò,e non per questo gli insegnerò a sparare a vista agli zingari,anche perchè piccino finirebbe in prigione e mi dispiacerebbe per lui.

    Poi,se ci sarà modo di avere una società multietnica FUNZIONANTE bene,se no resto sempre nell'idea che Malta è l'esempio da adottare per quanto riguarda l'immigrazione.

    Ma noi no,volemose tutti tanto bbbene e scherniamo addirittura Biancaneve e sostituiamola con una bella lettura del Corano,sia mai che impariamo come farci esplodere in luoghi affollati di luridi cristiani pezzenti.
    No, non hai parlato di superiorità. Ma, scusami, andare a scuola con un ragazzo musulmano non renderà tuo figlio meno occidentale. Mio malgrado vengo da una cultura cattolica. In classe alle elementari c'erano almeno tre testimoni di Geova. Non ha reso la mia cultura meno cattolica, nonostante loro sostenessero delle cose veramente allucinanti. E lo capivo benissimo anche alle elementari.
    Ecco, non parli di superiorità, però hai messo nel tuo discorso un gran numero di luoghi comuni. Sarebbe come dire che tutti i cattolici vanno dicendo che bisogna arrivare vergini al matrimonio. L'Antico Testamento della nostra occidentalissima Bibbia non è che sia così pacifico (la mia parte preferita è quando Dio fa fuori uno perché gli sta antipatico e poi fa fuori il fratello del tizio perché quando fa sesso non viene dentro, per intenderci). Sul Corano quindi non mi esprimo perché non l'ho letto. Ma l'Antico Testamento sì. La cultura occidentale non è da accettare in toto. Insisto sull'esempio delle favole: si perde il conto fra quelle antiche in cui sistematicamente la donna è uno svampito angelo del focolare (e tale rimane per il resto dei suoi giorni) e quelle un po' moderne con una vittoria schiacciante della morale borghese. Non si parla di superiorità, ma di diversità. Però non rimaniamo arroccati sulle nostre posizioni occidentali, ché non sono poi così difendibili sotto determinati profili.
    Non è che poi a cinque anni deve avere a che fare con problemi di immigrazione. Ma capire già da subito che non tutti sono fortunati come lui lo farà solo maturare meglio.
    A Folletta e Temperance piace questo intervento
    Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

  5. #24
    Utente Catafratto DueDiPicche
    Uomo 35 anni
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    Quote Originariamente inviata da Holly Visualizza il messaggio
    No, non hai parlato di superiorità. Ma, scusami, andare a scuola con un ragazzo musulmano non renderà tuo figlio meno occidentale. Mio malgrado vengo da una cultura cattolica. In classe alle elementari c'erano almeno tre testimoni di Geova. Non ha reso la mia cultura meno cattolica, nonostante loro sostenessero delle cose veramente allucinanti. E lo capivo benissimo anche alle elementari.
    Ecco, non parli di superiorità, però hai messo nel tuo discorso un gran numero di luoghi comuni. Sarebbe come dire che tutti i cattolici vanno dicendo che bisogna arrivare vergini al matrimonio. L'Antico Testamento della nostra occidentalissima Bibbia non è che sia così pacifico (la mia parte preferita è quando Dio fa fuori uno perché gli sta antipatico e poi fa fuori il fratello del tizio perché quando fa sesso non viene dentro, per intenderci). Sul Corano quindi non mi esprimo perché non l'ho letto. Ma l'Antico Testamento sì. La cultura occidentale non è da accettare in toto. Insisto sull'esempio delle favole: si perde il conto fra quelle antiche in cui sistematicamente la donna è uno svampito angelo del focolare (e tale rimane per il resto dei suoi giorni) e quelle un po' moderne con una vittoria schiacciante della morale borghese. Non si parla di superiorità, ma di diversità. Però non rimaniamo arroccati sulle nostre posizioni occidentali, ché non sono poi così difendibili sotto determinati profili.
    Non è che poi a cinque anni deve avere a che fare con problemi di immigrazione. Ma capire già da subito che non tutti sono fortunati come lui lo farà solo maturare meglio.
    Tu sei cresciuta vedendo 3 testimoni di geova in una classe di 20 persone,si chiama minoranza questa.Se in una classe di 20 alunni,5 fossero stranieri non ci vedrei nulla di male,io stesso quando andavo a scuola avevo compagni di classe peruviani,boliviani e chi più ne ha più ne metta.C'era chi si integrava più,chi meno,ma lo stesso valeva per gli italiani,non tutti erano pozzi di simpatia e qualcuno rimaneva emarginato dal gruppetto,non era certo una questione razziale.

    In un gruppo di scolari di una scuola italiana io mi aspetto di vedere su un ipotetico numero di 20 persone,almeno la metà di nazionalità italiana,e già mi tengo largo.Perchè il confronto fra culture differenti stimola la curiosità e aiuta l'integrazione ma ritengo che nel MIO paese di appartenenza non sia io a dovermi integrare ma lo straniero,sia esso marocchino,arabo o tedesco.

    Tu mi parli di quanto sia sbagliato in alcune sia parti il cristianesimo e io ti appoggio con tutto me stesso,io in primis sono ateo e detesto chi professa la religione come cura per tutti i mali,sia esso cristiano,ortodosso,islamico e induista,ma permettimi di farti notare come l'islamico medio sia giusto un pochino più estremista di un cristiano medio,ma giusto un pochino eh.

    La verità,dal mio punto di vista è che non siamo in grado di gestire l'immigrazione massiccia di questi anni e questo porta a due fazioni di pensiero che si scontrano l'una con l'altra,c'è chi sparerebbe a vista al confine e chi preso da istinti buonisti provenienti da chissà quale anfratto del cuore accoglierebbe anche la feccia della feccia,perchè tanto 'poveraccio è umano come me'.

    Io faccio parte della prima fazione,ma non perchè sia nato col braccio destro teso,ma perchè davvero non siamo in grado di gestire la situazione.Come ho detto in altri topic,io ho vissuto in Galles per un anno per lavoro e lì,come qua in Italia è pieno di immigrati,e io da brutto razzista cattivo e malvagio adoravo quella situazione perchè dallo straniero avevi solo che da apprendere e non da scappare.L'immigrazione va regolamentata,se le regole non le rispetti ti caccio fuori a calci in culo,fottesega che sei umano come lo sono io.Comunque questo è un discorso più ampio che non è in topic.
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  6. #25
    Little Spongy Folletta
    Donna 32 anni da Genova
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    Quote Originariamente inviata da DueDiPicche Visualizza il messaggio
    [...]
    La verità,dal mio punto di vista è che non siamo in grado di gestire l'immigrazione massiccia di questi anni e questo porta a due fazioni di pensiero che si scontrano l'una con l'altra,c'è chi sparerebbe a vista al confine e chi preso da istinti buonisti provenienti da chissà quale anfratto del cuore accoglierebbe anche la feccia della feccia,perchè tanto 'poveraccio è umano come me'.
    [...]
    Non ho molta voglia di entrare nel discorso e comunque, in generale, mi trovo d'accordo con le parole di Holly.
    Ma su una cosa hai ragione, ed è quella citata qui su. E' vero, non siamo capaci di gestire l'immigrazione. La scuola in questione ne è un esempio. Perchè capisco (anche se non sono d'accordo) chi dice che sia assurdo che l'italiano sia un solo bambino. Però parliamoci chiaro, l'errore è di chi fa le graduatorie.
    Nel caso di questo asilo, si parla di integrazione non riuscita. Cioè, i bambini stranieri non si integreranno mai con i bambini italiani perchè non ce ne sono. Quindi, escludendo un attimo il "problema" della bambina italiana che non può "neanche imparare correttamente la nostra lingua" () e che non crescerà con la cultura cristiana ( e aggiungerei meno male ), non si può prendere l'asilo come esempio di integrazione, come vorrebbe la direttrice.

    E' giusto avere classi miste (espressione orrenda ma è chiara), è indifferente se ci siano più italiani o più stranieri con uno scarto minimo, ma in questo caso si è arrivati all'esagerazione. I bambini stranieri non si integreranno proprio con nessuno, la bambina italiana probabilmente non risentirà di nulla, le insegnanti saranno incapaci di gestire l'asilo soprattutto considerando che manca un mediatore linguistica e considerando che al 90% quelle insegnanti sono ancora della vecchia guarda, cioè senza una laurea ma solo con il titolo rilasciato dall'ex istituto magistrale e non sanno neanche cosa voglia dire 'integrare'.

    In conclusione, l'asilo io lo prenderei come di esempio di "Quello che non si deve fare" ma non per gli stessi motivi della maggioranza degli italiani..
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  7. #26
    Redhead Pride Lantis
    Uomo 40 anni da Estero
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    "credo" che quello che tenta di dire duedipicche...

    che va bene che ci siano stranieri....ma che la proporzione è decisamente ECCESSIVA.

    pero aggiungo anche che il fatto che ci siano tante culture diverse, tipo che ne so.... due di questa, due di altra...e cosi via...senza che ci sia nessuna predominanza...allora in quel caso non è poi cosi male.
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  8. #27
    Moderatrice Holly
    Donna 34 anni
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    Quote Originariamente inviata da DueDiPicche Visualizza il messaggio
    Tu sei cresciuta vedendo 3 testimoni di geova in una classe di 20 persone,si chiama minoranza questa.Se in una classe di 20 alunni,5 fossero stranieri non ci vedrei nulla di male,io stesso quando andavo a scuola avevo compagni di classe peruviani,boliviani e chi più ne ha più ne metta.C'era chi si integrava più,chi meno,ma lo stesso valeva per gli italiani,non tutti erano pozzi di simpatia e qualcuno rimaneva emarginato dal gruppetto,non era certo una questione razziale.

    In un gruppo di scolari di una scuola italiana io mi aspetto di vedere su un ipotetico numero di 20 persone,almeno la metà di nazionalità italiana,e già mi tengo largo.Perchè il confronto fra culture differenti stimola la curiosità e aiuta l'integrazione ma ritengo che nel MIO paese di appartenenza non sia io a dovermi integrare ma lo straniero,sia esso marocchino,arabo o tedesco.

    Tu mi parli di quanto sia sbagliato in alcune sia parti il cristianesimo e io ti appoggio con tutto me stesso,io in primis sono ateo e detesto chi professa la religione come cura per tutti i mali,sia esso cristiano,ortodosso,islamico e induista,ma permettimi di farti notare come l'islamico medio sia giusto un pochino più estremista di un cristiano medio,ma giusto un pochino eh.

    La verità,dal mio punto di vista è che non siamo in grado di gestire l'immigrazione massiccia di questi anni e questo porta a due fazioni di pensiero che si scontrano l'una con l'altra,c'è chi sparerebbe a vista al confine e chi preso da istinti buonisti provenienti da chissà quale anfratto del cuore accoglierebbe anche la feccia della feccia,perchè tanto 'poveraccio è umano come me'.

    Io faccio parte della prima fazione,ma non perchè sia nato col braccio destro teso,ma perchè davvero non siamo in grado di gestire la situazione.Come ho detto in altri topic,io ho vissuto in Galles per un anno per lavoro e lì,come qua in Italia è pieno di immigrati,e io da brutto razzista cattivo e malvagio adoravo quella situazione perchè dallo straniero avevi solo che da apprendere e non da scappare.L'immigrazione va regolamentata,se le regole non le rispetti ti caccio fuori a calci in culo,fottesega che sei umano come lo sono io.Comunque questo è un discorso più ampio che non è in topic.
    Sì ma, appunto, diversità non significa "blocco unico". Significa che fra cinque bambini possono esserci cinque culture diverse. E questo non significa dispersione della cultura occidentale, ma confronto con altre culture.

    Il problema è che questo potrebbe essere bellissimo, potrebbe essere una risorsa, ma hai ragione nel dire che non sappiamo gestirla, né ne abbiamo i mezzi. Poi sul "cacciare a calci" no, sono molto spesso persone che vengono da situazioni di disagio serio. Ed è vero che con loro può immigrare anche la feccia, ma essere chiusi non ha senso.
    Tanto meglio che i bambini si abituino sin da ora, non può fare che bene.

    - - - Aggiornamento - - -

    Quote Originariamente inviata da David Kovacic Visualizza il messaggio
    il discorso non è sbagliato, anzi ho sempre pensato che la vera integrazione di uno straniero abbia bisogno di una generazione proprio perchè soltanto i bambini che crescono insieme si vedono uguali al 100%.

    e al tempo stesso lo straniero impara a comportarsi civilmente e amare un paese quando è accolto e trattato come gli altri.

    però sinceramente anche a me preoccupa un pò questo modo di fare dei musulmani che vengono qui e vogliono imporre le loro tradizioni e rompono pure il cazzo per il crocifisso... qui vicino dove abito io hanno aperto una moschea e me questa cosa mi sta sul cazzo.. come mi sta sul cazzo che girano vestiti da zigani col burka in testa.

    si ecco non sono razzista ma nemmeno proprio un integralista convinto.
    Quanto adoro i "non sono razzista ma"

    Comunque siamo uno stato laico. Il crocifisso in classe e nei luoghi pubblici non ha senso. Non è per rispetto dei musulmani, è perché i cattolici non devono imporsi sugli altri, manco sugli atei.

    Che poi la moschea che fastidio ti dà? Se tu fossi un ateo e vicino casa tua ci fosse una chiesa?
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    Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

  9. #28
    Can che dorme Wolverine
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    Se il voler difendere la propria civiltà significa "essere razzisti", una certa parte di società civile è messa veramente male Una civiltà che non difende se stessa è automaticamente destinata a scomparire, presto o tardi...non per niente due dei Paesi con il più alto tasso di crescita, economica ma anche di diffusione culturale, sono Cina e Russia, che a loro stesse ci tengono ECCOME e non si fanno problemi a difendere i propri confini ma anche la propria cultura. Ma noi, invece..."Ma come?! Vuoi impedire che quel musulmano picchi sua moglie o la costringa a girare con il niqab?! È la sua cultura, è sacrosanto! Razzista!", oppure "Quella moschea probabilmente è un centro di reclutamento per terroristi?! Ma che stai dicendo?! Razzista! Dobbiamo promuovere la diffusione della cultura islamica/quel che sia!". Bah...

  10. #29
    Moderatrice Holly
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    Quote Originariamente inviata da Wolverine Visualizza il messaggio
    Se il voler difendere la propria civiltà significa "essere razzisti", una certa parte di società civile è messa veramente male Una civiltà che non difende se stessa è automaticamente destinata a scomparire, presto o tardi...non per niente due dei Paesi con il più alto tasso di crescita, economica ma anche di diffusione culturale, sono Cina e Russia, che a loro stesse ci tengono ECCOME e non si fanno problemi a difendere i propri confini ma anche la propria cultura. Ma noi, invece..."Ma come?! Vuoi impedire che quel musulmano picchi sua moglie o la costringa a girare con il niqab?! È la sua cultura, è sacrosanto! Razzista!", oppure "Quella moschea probabilmente è un centro di reclutamento per terroristi?! Ma che stai dicendo?! Razzista! Dobbiamo promuovere la diffusione della cultura islamica/quel che sia!". Bah...
    Temevo questo momento...

    Sto parlando di cultura, non di civiltà!

    E comunque sarà loro diritto riunirsi e professare la loro religione. E poi il "diverso" non è necessariamente musulmano. Ci sono tantissime etnie, tantissime religioni, tantissime culture. Una cosa è costruire una moschea, una cosa è promuovere la diffusione della cultura islamica O.o
    Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

  11. #30
    Wowbagger Jo Constantine
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    Madonna cheppalle...

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