Della serie "a me non interessa quindi fregauncazzo degli altri, togliamo".
A m non frega niente di andare in bicicletta la domenica mattina rompendo le palle agli automobilisti, ma è anche un loro diritto farlo, mica glielo vieterei...
Vietiamo tutto allora... Cosa vuol dire?
Veramente la regola delle rotonde a due corsie di cui parli non è affatto una regola, l'ha rettificato anche una ragazza che sta prendendo la patente adesso citando l'articolo del manuale, ma adesso qui cosa c'entra?
Era una battuta per sottolineare la coerenza..
In ogni caso seguo il codice della strada. E quando andavo in bicicletta io, per dirne una, andavo sempre oltre la riga di delineamento della carreggiata, un pò per non infastidire ed un pò per limitare i rischi di venire investito. Invece i ciclisti sì che sono degli sfrontati, una volta ho tirato giù il finestrino e gli ho urlato "Fila indiana, questa sconosciuta!"
Ma il punto è che tutto può diventare pericoloso. Pure andare in bicicletta se non lo si fa dove si può. Sia per il ciclista che per l'automobilista. Anche attraversare la strada guardando il cellulare. Allora dovremmo vietare tutto e non fare nulla per evitare che succedano incidenti, seguendo questa logica. Rendere legale la marijuana vuol dire togliere introiti a chi la spaccia, alla criminalità. E questo non lo si capisce, e non lo si vuol capire. Basterebbe controllo e andrebbe tutto bene. Come non si può bere fuori dai locali dopo una certa ora - e in alcuni posti non si può proprio - così non si potrebbe dover fumare. Lo si fa lo stesso? Questo è vero ma perché il controllo non c'è e alcune persone non hanno buon senso. Ma non possono andarci di mezzo tutti per dei cretini.
Il "vivi e lascia vivere" non può essere l'unica regola esistente all'interno di una comunità...è una logica che finirebbe per auto-espandersi fino a far sfociare tutto nell'anarchia, ed è il peggiore scenario possibile