Oggi ho compiuto 200 anni: quando nacqui (200 anni fa), tutto mi sarei aspettato, tranne questo (vedi foto. N.B. ricordarsi imparare ricaricare pile ricaricabili).
Dalla vita ho avuto molto; dalla vita in giù, poco. Ma non vorrei sembrarvi volgare: vorrei esserlo. In fin dei conti cos’è ‘volgare’ – se non un infinito? Leopardi, fu uno scrittore volgare? In parte: a volte scriveva in latino; a volte, raccontano i domestici, in vestaglia da camera.
Il primo grande scrittore volgare fu Dante, padre della nostra bellissima lingua: infoiato d’una procace insegnante di lettere moderne, tanto fece che alla fine l’inguaiò. Dando vita alla lingua moderna.
La prof di lettere però la prese male: lui era uomo di lettere, non di fare e baciare, mancava di pratica. Fu così che nacque il volgare, pur trattando questioni divine. Una presa per il culo, ecco.
200 anni fa …. Quando vidi la luce, capii subito che l’Enel aveva riparato il guasto. All’epoca, gli esami di riparazione non è che non fossero ancora stati soppressi: non li avevano ancora inventati. Con grave nocumento per i discepoli e per la loro maturazione di identità scolastica (cfr. ‘sindrome del nocumento d’identità’).
Cristo avrebbe voluto che anche i discepoli camminassero sulle acque e così li stimolava: “Se c’ha marciato anche Ciarrapico, sulle acque!”
A differenza di Caltagirone, che, dopo aver marciato alla grande sull’edilizia residenziale, ora ha puntato tutto sui casini.
Ma pure il giorno del mio 200esimo compleanno volete metterla in politica!? Ma godetevi questi giorni nei quali Bsrlusconi ha promesso una casa per tutti i popoliberali, per liberarli dalla schiavitù dello sfratto – lui che tanto ci si sente sotto?
Me, mi basta che mi lasciano il mio bel loculo. Cos’è quelle facce da pirla sconvolti? Dove ho scritto che il mio 200esimo compleanno lo festeggio da vivo?