La mia convivente mi ha lasciato dopo 43 anni: dice che non le mettevo su le marchette. Però si è messa con uno del Gambia che è alto 1,93 (uno, non il Gambia): fisico nucleare, fa il cubista in una discoteca trans sulla Sila (una figata, per via della transumanza). Lei fa quella che gli asciuga il sudore quando balla e poi lo vende (il sudore, perché lui nelle bottigliette non ci entra) in bottigliette sigillate ai mobiglieri (col ‘gl’, per via dei coglioni) della Brianza: lo usano come impregnante della mobilia; le donne non resistono e comperano.
Per affogare il dispiacere ho comperato una spiaggia di nudisti sul Tevere, vicino al Vaticano: colà, dietro versamento di un canone annuo di affitto, si recano i giovani seminaristi avviati alla carriera di papa: per temprare l'animo. I gay non potranno più essere preti e i preti non potranno più essere gay, mentre i preti gay verranno prepensionati, ma non potranno ugualmente giocare al superenalotto nelle ricevitorie per soli uomini.
Vengono lì da me, guardano e capiscono se è la strada giusta. Un troppo istintivo rifiuto non è bello: c’è sotto qualcosa. Poi quando diventi papa, salta fuori la dipendenza dallo stilista e vuoi tutto firmato Prada: dalle scarpe al prosciutto. Bisogna liberare il gay che c’è in noi, perché siamo tutti dei Freud latenti.
Per esprimermi solidarietà, un cognato di terzo grado ha venduto la moglie a un cammelliere del Sestriere e col ricavato si è recato in Cina. Ivi giunto, espletate le relative formalità sancite nel trattato di Lambrate FS, puntando il ritratto di Mao sulla Tien-amen si è posto la fatidica domanda di Chatwin (1): “***** ci faccio qui?”. La risposta gli è arrivata dal cielo: un piccione transgenico formato A4 gli ha scaricato la biologica nel colletto della camicia: le bombe intelligenti non sono una invenzione umana. Colta la palla al balzo (la dimensione era quella), si è recato nello Yunnan, in uno sperduto villaggio dell’interno (non sei dell’interno se non sei sperduto). Qui, cioè là (cominciava a far pratica di cinese), dopo aver baciato la figlia del funzionario capo, ha messo su – arbitrariamente – un consultorio per galline affette dall’aviaria. Non è molto, ma è pur sempre più di niente (questa frase me la devo scrivere, che poi la vendo come slogan per la campagna elettorale di Mastella).
Quel mio cognato è cattolico di rito maronita (confraternita del welfare): ha accettato la proposta di Storace di inserire alcune sue (di Lui) oche nel consultorio. Scòpo (sì, ma sono affari miei): dissuadere le galline affette dal lasciarsi andare alla eutanasia. Che poi il pollo suicida non lo mangia nessuno (sindrome di Giuda) e mio cognato come rientra dalle spese.
Purtroppo, l’oca attacca la gallina: “C’hai un cervello di gallina”. Essa di rimando: “E tu sei un’oca di Storace” che è un’immagine che c’ha la sua bella evidenza espressiva, in quanto richiana i bronzi di Riace.
Non so come andrà a finire.
“.” mi sembra già una bella conclusione.
(1) http://it.wikipedia.org/wiki/Bruce_Chatwin