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Marijuana di Stato: il sì del governo

  1. #61
    Tyler Durden
    Uomo 36 anni
    Iscrizione: 6/10/2007
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    Quote Originariamente inviata da Sousuke Visualizza il messaggio
    come no, sei tu il super esperto, solo tu conosci l'argomento

    ah adesso c'è di mezzo anche il complottismo

    non paragonerei il pane, che è obiettivamente un alimento di base, a degli stupefacenti

    è ininfluente se la canapa ha molteplici usi, penso si possano usare materiali/sostanze alternative,

    la legalizzazione ipotizzata qui è soprattutto per soddisfare un uso personale per diletto, e io non mi baso su quello che mi hanno detto, ma sugli effetti concreti sulle persone, su chi usa regolarmente la cannabis, anche quella provoca problemi al cervello
    Non sono super esperto. Non credo ci sia proprio come qualifica ma mi documenterò.
    Ne so semplicemente più di te perché me ne sono interessato. La tua ignoranza in materia è palese, magari perché non te ne frega nulla, non è una colpa.
    Si, c'è di mezzo il complottismo, ci sono di mezzo soldi, tanti soldi. Se ti dico che ci sono 3 ettari di canapa a meno di 3 chilometri da dove abito e almeno altri 20 nel raggio di 100 km mi crederesti? Probabilmente no.
    Cerca qualcosa a proposito di "Assocanapa", non lo farai lo so, ma io ho la coscienza a posto

    Parli di materiali alternativi.. infatti abbiamo trovato tutta una serie di materiali alternativi:
    Petrolio, fibre sintetiche, calcestruzzo, amianto, medicinali miorilassanti più o meno chimici..
    Quanto bene che si sta eh?

    è un conto ininfluente, i dati non sono confrontabili, perchè l'alcol è legale pressochè ovunque, le droghe no

    inoltre, come ho detto, bisogna vedere se chi usa la cannabis lo fa in modo regolare come avviene di solito tra chi beve alcolici

    e quanti tra quelli che usano di regola la cannabis poi magari passano ad altre droghe
    Ci tengo particolarmente a questo conto, anche perché pare tu sia molto ferrato nelle materie scientifiche. Riproviamo, ti va?

    140.000.000 di alcolisti stimati nel mondo
    180.000.000 di consumatori di cannabis

    dei 140.000.000 di alcolisti tutti e 140.000.000 consumano alcool regolarmente, tanto dall'aver sviluppato una patologia, altrimenti non parleremmo di alcolisti.
    Di questi 140.000.000 circa 3.300.000 l'anno muoiono per le conseguenze dell'alcolismo stesso.
    Quindi possiamo dire che ogni anno muore il 4,62% degli alcolisti nel mondo.

    Nei 180.000.000 di consumatori di cannabis sono compresi solo quelli "abituali" secondo l'Internazionale. Voglio tuttavia rendere il calcolo più generoso, ragionando per assurdo al fine di rafforzare la mia tesi.
    Supponiamo dunque che dei 180.000.000 soltanto il 10% consumi abitualmente Cannabis (ho detto 10% eh, ti sto volendo proprio bene). Il 10% di 180.000.000 è 18.000.000 se tutti abbiamo fatto la 3a elementare dovremmo trovarci in accordo su questo.
    Bene, il dato interessante è che ogni anno muoiono ben 0 di queste 18.000.000 di persone per motivazioni legate al consumo di cannabis (le sigarette fanno 6 milioni di morti l'anno, così, solo per paragonare qualche numero).
    Non credo serva la calcolatrice per capire che 0 è lo 0% di qualsiasi numero.

    Non è un conto ininfluente, è la cosa più influente che tu potessi leggere ma non sai come contestarla.

    li produce ma non sono paragonabili ai danni al cervello di uno stupefacente in senso stretto, che agisce soprattutto sul cervello
    Fammi qualche esempio. Di cosa parli?
    Stiamo parlando di Alcool contro Cannabis. Sto "senso stretto" di cui parli è una cazzatina che è solo nella tua mente, non significa nulla. Stiamo parlando SOLO di Cannabis, non so più come spiegartelo, inizio a pensare che tu lo stia facendo apposta, birbantello.

    A imok piace questo intervento

  2. #62
    Sousuke
    Utente bannato

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    Quote Originariamente inviata da Tyler Durden Visualizza il messaggio
    Non sono super esperto. Non credo ci sia proprio come qualifica ma mi documenterò.
    Ne so semplicemente più di te perché me ne sono interessato. La tua ignoranza in materia è palese, magari perché non te ne frega nulla, non è una colpa.
    Si, c'è di mezzo il complottismo, ci sono di mezzo soldi, tanti soldi. Se ti dico che ci sono 3 ettari di canapa a meno di 3 chilometri da dove abito e almeno altri 20 nel raggio di 100 km mi crederesti? Probabilmente no.
    Cerca qualcosa a proposito di "Assocanapa", non lo farai lo so, ma io ho la coscienza a posto

    Parli di materiali alternativi.. infatti abbiamo trovato tutta una serie di materiali alternativi:
    Petrolio, fibre sintetiche, calcestruzzo, amianto, medicinali miorilassanti più o meno chimici..
    Quanto bene che si sta eh?
    la mia ignoranza non è palese, nè tu ne sai più di me, è che io non cerco pretesti per legalizzare una sostanza solo per diletto

    so quello di cui parlo, mi baso sugli effetti concreti sulle persone, gli stupefacenti in senso stretto provocano danni al cervello più dell'alcol, con un uso regolare, anche la cannabis

    esistono altre sostanze che possono svolgere funzioni simili a quelle della cannabis, ma senza gli effetti dannosi della stessa o altri

    finchè il complottismo non è dimostrato lascia il tempo che trova
    Ci tengo particolarmente a questo conto, anche perché pare tu sia molto ferrato nelle materie scientifiche. Riproviamo, ti va?

    140.000.000 di alcolisti stimati nel mondo
    180.000.000 di consumatori di cannabis

    dei 140.000.000 di alcolisti tutti e 140.000.000 consumano alcool regolarmente, tanto dall'aver sviluppato una patologia, altrimenti non parleremmo di alcolisti.
    Di questi 140.000.000 circa 3.300.000 l'anno muoiono per le conseguenze dell'alcolismo stesso.
    Quindi possiamo dire che ogni anno muore il 4,62% degli alcolisti nel mondo.

    Nei 180.000.000 di consumatori di cannabis sono compresi solo quelli "abituali" secondo l'Internazionale. Voglio tuttavia rendere il calcolo più generoso, ragionando per assurdo al fine di rafforzare la mia tesi.
    Supponiamo dunque che dei 180.000.000 soltanto il 10% consumi abitualmente Cannabis (ho detto 10% eh, ti sto volendo proprio bene). Il 10% di 180.000.000 è 18.000.000 se tutti abbiamo fatto la 3a elementare dovremmo trovarci in accordo su questo.
    Bene, il dato interessante è che ogni anno muoiono ben 0 di queste 18.000.000 di persone per motivazioni legate al consumo di cannabis (le sigarette fanno 6 milioni di morti l'anno, così, solo per paragonare qualche numero).
    Non credo serva la calcolatrice per capire che 0 è lo 0% di qualsiasi numero.

    Non è un conto ininfluente, è la cosa più influente che tu potessi leggere ma non sai come contestarla.
    quel conto non è rilevante, perchè bisogna vedere cosa si intende per consumo abituale della cannabis, se corrisponde allo stesso senso usato per chi consuma alcol

    inoltre non tiene conto di quanti tra quelli che consumano cannabis poi passano ad altre droghe
    Fammi qualche esempio. Di cosa parli?
    Stiamo parlando di Alcool contro Cannabis. Sto "senso stretto" di cui parli è una cazzatina che è solo nella tua mente, non significa nulla. Stiamo parlando SOLO di Cannabis, non so più come spiegartelo, inizio a pensare che tu lo stia facendo apposta, birbantello.
    non è un'espressione nella mia mente, sta nel dizionario

    intendo i classici stupefacenti con effetti psicotropi, le classiche droghe, cannabis compresa

  3. #63
    Tyler Durden
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    Quote Originariamente inviata da Sousuke Visualizza il messaggio
    la mia ignoranza non è palese, nè tu ne sai più di me, è che io non cerco pretesti per legalizzare una sostanza solo per diletto

    so quello di cui parlo, mi baso sugli effetti concreti sulle persone, gli stupefacenti in senso stretto provocano danni al cervello più dell'alcol, con un uso regolare, anche la cannabis

    esistono altre sostanze che possono svolgere funzioni simili a quelle della cannabis, ma senza gli effetti dannosi della stessa o altri
    Sono più informato di te. Ti sto portando link, numeri, statistiche, dati. Tu ti limiti a dire che è brutta e cattiva. Sei ignorante in materia. È un dato palese a chiunque ma non a te, ovviamente.

    finchè il complottismo non è dimostrato lascia il tempo che trova
    È dimostrato. Non hai voglia di andare a informarti e non ti converrebbe. Touché.

    quel conto non è rilevante, perchè bisogna vedere cosa si intende per consumo abituale della cannabis, se corrisponde allo stesso senso usato per chi consuma alcol

    inoltre non tiene conto di quanti tra quelli che consumano cannabis poi passano ad altre droghe
    Quel conto ha dei numeri CHIARI. Non capisco cosa tu non riesca a comprendere. Per consumo abituale di cannabis si intende che consumi cannabis abitualmente, cosa ti cambia saperlo? Nulla.
    Cosa cambia se uno passa ad altre droghe? Per la centesima volta, qui stiamo parlando di CANNABIS.
    Il tuo ego è così smisurato da non permetterti di ammettere il torto. Santoddio ci sono dei numeri chiari, palesi, è il linguaggio universale, perché ti arrampichi sugli specchi? Non siamo all'asilo, non ti prenderò in giro per il tuo avere torto.
    Però davvero, te lo dico col cuore in mano, smettila di dire che sono dati non rilevanti quando ti sto PROVANDO il contrario. È così che ti rendi ridicolo, non con un'ammissione di torto.

    Di Marijuana non è mai morto nessuno. SIGLA FINALE.

    Sono disposto a spiegartelo di nuovo, se vuoi, mi trovi in un momento di pazienza estrema.

    non è un'espressione nella mia mente, sta nel dizionario

    intendo i classici stupefacenti con effetti psicotropi, le classiche droghe, cannabis compresa
    Non ci sono droghe classiche. Ci sono sostanze inserite nella tabella 32/14 e sostanze non inserite. Ci sono sostanze con effetti psicotropi tra cui l'alcool e sostanze senza effetti psicotropi. Di cosa straminchia (traduzione letterale dal francese) stai parlando, amico mio?

    Ti ho fatto una domanda qualche post fa.. una domanda secca a cui mi sarebbe piaciuto corrispondesse una risposta secca:
    L'alcool, secondo te, ha effetti dannosi per il cervello?

  4. #64
    Sousuke
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    Quote Originariamente inviata da Tyler Durden Visualizza il messaggio
    Sono più informato di te. Ti sto portando link, numeri, statistiche, dati. Tu ti limiti a dire che è brutta e cattiva. Sei ignorante in materia. È un dato palese a chiunque ma non a te, ovviamente.
    non è un dato palese per chiunque abbia visto gli effetti delle droghe sulle persone, anche di chi usa cannabis in modo regolare

    non mi sembri più informato, di dati se ne trovano tanti in rete, bisogna vedere come vengono usati, ce ne saranno anche dalla mia parte ma non ho tempo/voglia di cercarli

    argomento, non mi limito a dire che non va bene

    il fatto che la canapa abbia anche funzioni/utilizzi possibili diversi da quelli classici della droga non significa che non esistano altri materiali/sostanze che possano sostituirla, con i medesimi scopi

    nè significa che essa non produca danni al cervello
    È dimostrato. Non hai voglia di andare a informarti e non ti converrebbe. Touché.
    sì, informarmi presso i complottisti, per i quali tutto è dimostrato
    Quel conto ha dei numeri CHIARI. Non capisco cosa tu non riesca a comprendere. Per consumo abituale di cannabis si intende che consumi cannabis abitualmente, cosa ti cambia saperlo? Nulla.
    Cosa cambia se uno passa ad altre droghe? Per la centesima volta, qui stiamo parlando di CANNABIS.
    Il tuo ego è così smisurato da non permetterti di ammettere il torto. Santoddio ci sono dei numeri chiari, palesi, è il linguaggio universale, perché ti arrampichi sugli specchi? Non siamo all'asilo, non ti prenderò in giro per il tuo avere torto.
    Però davvero, te lo dico col cuore in mano, smettila di dire che sono dati non rilevanti quando ti sto PROVANDO il contrario. È così che ti rendi ridicolo, non con un'ammissione di torto.

    Di Marijuana non è mai morto nessuno. SIGLA FINALE.

    Sono disposto a spiegartelo di nuovo, se vuoi, mi trovi in un momento di pazienza estrema.
    ma anche se mi prendessi in giro non vedo perchè dovrei preoccuparmene o considerarla una cosa realistica

    quei numeri non sono così rilevanti perchè non tengono conto di quanto avevo detto, cioè se il concetto di uso abituale di cannabis corrisponde a quello dell'alcol

    inoltre non considera che chi usa abitualmente cannabis può passare ad altre droghe, ecco perchè certi numeri sui decessi non risultano da quei dati

    anche presumendo l'esaustività di tali dati il fatto che la cannabis produca meno morti non significa che possa danneggiare anche di più il cervello, rispetto all'alcol, con un uso intenso regolare
    Non ci sono droghe classiche. Ci sono sostanze inserite nella tabella 32/14 e sostanze non inserite. Ci sono sostanze con effetti psicotropi tra cui l'alcool e sostanze senza effetti psicotropi. Di cosa straminchia (traduzione letterale dal francese) stai parlando, amico mio?

    Ti ho fatto una domanda qualche post fa.. una domanda secca a cui mi sarebbe piaciuto corrispondesse una risposta secca:
    L'alcool, secondo te, ha effetti dannosi per il cervello?
    come avevo scritto io parlavo di stupefacenti con effetti psicotropi, quindi i classici stupefacenti

    per il resto ti avevo già risposto, l'alcol ha effetti sul cervello ma meno di altre sostanze che concentrano il loro effetto sul cervello, l'alcol colpisce di più altri organi

  5. #65
    Tyler Durden
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    Quote Originariamente inviata da Sousuke Visualizza il messaggio
    non è un dato palese per chiunque abbia visto gli effetti delle droghe sulle persone, anche di chi usa cannabis in modo regolare
    Parli tanto per. Non porti nessun caso specifico, continui a ripetere "tutti sanno, tutti hanno visto" ma in realtà non dici nulla di concreto.
    Tutti hanno visto gli effetti della cannabis nessuno ha visto quelli dell'alcool. Ma così eh, solo perché l'hai detto tu.

    Quote Originariamente inviata da Sousuke Visualizza il messaggio
    non mi sembri più informato, di dati se ne trovano tanti in rete, bisogna vedere come vengono usati, ce ne saranno anche dalla mia parte ma non ho tempo/voglia di cercarli
    Non devo sembrarti più informato, lo sono. Se non hai voglia di cercare leggere e capire un qualcosa che sostenga la tua tesi è un problema soltanto tuo, non rendermene partecipe, non mi interessa.

    Quote Originariamente inviata da Sousuke Visualizza il messaggio
    argomento, non mi limito a dire che non va bene
    Le tue uniche argomentazioni sono "è così e basta" o, quando vuoi sbilanciarti ti esibisci in un "io ho visto".

    Quote Originariamente inviata da Sousuke Visualizza il messaggio
    il fatto che la canapa abbia funzioni diverse da quelle classiche della droga non significa che non esistano altri materiali che possano sostituirla, con i medesimi scopi
    Ti ho già risposto. Sono materiali costosi, dannosi per te (più della "morte verde" che chiamiamo cannabis) e per l'ambiente, meno efficienti.

    Quote Originariamente inviata da Sousuke Visualizza il messaggio
    nè significa che essa non produca danni al cervello
    È dimostrato. Non hai voglia di andare a informarti e non ti converrebbe. Touché.
    Io non ho mai negato che produca danni al cervello, quello che ha negato che l'alcool ne produce sei tu ciccì Touchè stucazz

    Quote Originariamente inviata da Sousuke Visualizza il messaggio
    ma anche se mi prendessi in giro non vedo perchè dovrei preoccuparmene o considerarla una cosa realistica
    Non me ne meraviglierei.

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    quei numeri non sono così rilevanti perchè non tengono conto di quanto avevo detto, cioè se il concetto di uso abituale di cannabis corrisponde a quello dell'alcol
    E proprio per questo ho ridotto del 90% il dato iniziale, per ridicolizzare il concetto. Riducendo del 90% 180.000.000 si suppone che dei 180.000.000 di consumatori abituali solo 18.000.000 siano "abituali" come lo intendi tu. Ti ho anche proposto di ridurlo ancora a tuo piacimento. Vogliamo fare il 5%? O pensi che non ci sia nessuno che consumi marijuana abitualmente? tipo chessò 4-5-6 canne al giorno? Illuminami.

    Quote Originariamente inviata da Sousuke Visualizza il messaggio
    inoltre non considera che chi usa abitualmente cannabis può passare ad altre droghe, ecco perchè certi numeri sui decessi non risultano da quei dati
    Ma alla nostra indagine non interessano affatto i morti di eroina. Non ci interessa se il ragazzo morto per essersi sparato in vena stucco per i muri misto a sterco di anatra una volta si faceva le canne o che continui a farsele. Non parliamo di morti che fumavano parliamo di morti PER l'aver fumato. Il dato è sempre 0.

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    poi, anche presumendo l'esaustività di tali dati, il fatto che la cannabis produca meno morti non significa che possa danneggiare anche di più il cervello, rispetto all'alcol, con un uso intenso regolare
    Certo, questo non l'ha mai detto nessuno. Infatti sono d'accordo.

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    come avevo scritto io parlavo di stupefacenti con effetti psicotropi, quindi i classici stupefacenti
    Again. Tutte le sostanze classificate come stupefacenti nella 32/14 sono psicoattive. Ci sono sostanze psicoattive non menzionate nella tabella italiana.

    Quote Originariamente inviata da Sousuke Visualizza il messaggio
    per il resto ti avevo già risposto, l'alcol ha effetti sul cervello ma meno di altre sostanze che concentrano il loro effetto sul cervello, l'alcol colpisce di più altri organi

    Ma adesso, dopo tutto questo sproloquio, una domanda vorrei fartela.
    Tu, medico, ad uno con la sla, la cannabis gliela prescrivi o no?

  6. #66
    Tyler Durden
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    (L'alcool crea dipendenza, la nicotina è una delle sostanze che creano dipendenza più rapidamente e duramente, la marijuana? Ops)

  7. #67
    Sousuke
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    un conto è la dipendenza, un altro sono i danni al cervello, anche per la cannabis

    e per stupefacenti io intendo quelli comunemente intesi come tali, quindi non l'alcol o le sigarette

  8. #68
    Tyler Durden
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    Quote Originariamente inviata da Sousuke Visualizza il messaggio
    un conto è la dipendenza, un altro sono i danni al cervello, anche per la cannabis

    e per stupefacenti io intendo quelli comunemente intesi come tali, quindi non l'alcol o le sigarette
    Si si, di questo ne ho già discusso in precedenza. Dipendenza, è proprio un'altra roba, un altro argomento.
    Si dovrebbe tendere a preferire cose che non creano dipendenza psicofisica. Eppure...

    Siamo duecento anni dietro paesi del calibro dell'uruguay.

  9. #69
    Sousuke
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    non valuto il grado di progresso di un paese sulla base della legalizzazione o meno delle droghe

    di persone che non smettono di prendere regolarmente la marijuana ce ne sono, anche se non crea dipendenza

  10. #70
    Tyler Durden
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    Quote Originariamente inviata da Sousuke Visualizza il messaggio
    non valuto il grado di progresso di un paese sulla base della legalizzazione o meno delle droghe

    di persone che non smettono di prendere regolarmente la marijuana ce ne sono, anche se non crea dipendenza
    Ci sono persone che non smettono di salire il primo gradino col piede sinistro. Elenchiamo tutto quello che alcune persone fanno abitualmente ma che non crea dipendenza?

    [ è tutto poco più su, è quello di cui mi preoccuperei se fossi in te, non di cercare l'ultima parola in una noiosa discussione con uno sconosciuto. Io se mi annoio vado via, tu resti con le tue convinzioni errate, e non errate perché lo dico io, errate per tutte le motivazioni, le fonti, i numeri, i link che ti ho riportato sopra ma che tu, uomo impegnato non hai voglia/tempo di leggere ]

    - - - Aggiornamento - - -

    Lo cercavo da un po', non ricordavo il titolo, poi mi è venuto.

    L'Espresso

    Possibile che anche in Italia si riesca a liberalizare la cannabis? Ora come ora, ci credono in pochi. Le resistenze sono enormi, la cultura proibizionista è ancora forte, e il governo Letta sembra troppo debole per poter pensare di varare un provvedimento così delicato. Eppure, quando persino esponenti di primo piano di una forza conservatrice come la Lega Nord aprono alla depenalizzazione e all'uso terapeutico, vuol dire che qualche margine in più per discutere di un tabù sempre più demodé nel resto del mondo esiste.

    L'INTERVISTA: PINA PICIERNO (RENZIANA): 'I TEMPI SONO MATURI

    Non è un caso che, dopo l'apertura a sorpresa dell'assessore lumbard Gianni Fava a fumate libere, il leader di Sel Nichi Vendola abbia chiesto via Twitter di superare la legge repressiva firmata da Fini e Giovanardi legalizzando al più presto gli spinelli, e che Luigi Manconi, senatore del Pd, abbia annunciato di aver depositato un disegno di legge per depenalizzare la coltivazione e la cessione di cannabis e affini.


    Droga, dibattito riaperto dalla Lega? ''Quando prevale il buon senso e il dibattito è orientato dal principio di realtà è sempre positivo, dice il leader di Sel Nichi Vendola. Abbiamo riempito le carceri di persone da aiutare e alimentato il traffico illegale. Il fallimento del proibizionismo è sotto gli occhi di tutti nel mondo. E' tempo, anche in Italia, che il fronte progressista faccia uno scatto per cambiare la legge.''Intervista di Silvia Garroni







    Il dibattito è ripartito dopo che, nel 2013, in alcuni paesi, compresi alcuni stati Usa, si è deciso di cambiare rotta, e depenalizzare totalmente la "maria". In Uruguay la "canna di Stato" è realtà dallo scorso novembre, e tra pochi mesi chi vorrà fumarsi uno spinello potrà scegliere tra quattro qualità diverse di erba vendute direttamente sui banconi della farmacia. Due mesi fa il Senato ha dato il via libera definitivo alla legge che permetterà al governo guidato da Josè "Pepe" Mujica di coltivare e vendere direttamente marijuana a circa un dollaro al grammo, primo caso nella storia. «Ora bisognerà solo aspettare che i semi germoglino», ha spiegato Josè Calzeda, capo della Giunta nazionale delle droghe: «Una volta seminato e fatta la prima raccolta, riforniremo i negozi al dettaglio. I cittadini registrati potranno comprarsi fino a 40 grammi al mese, e piantare massimo sei piante alla volta». Obiettivo primario: creare un mercato legale per sconfiggere i cartelli narcotrafficanti del Paraguay, massimi esportatori di cannabis del Sud America.



    GUERRA PERDUTA

    Molti considerano la decisione di Montevideo una rivoluzione. E non solo per i 120 mila consumatori abituali che in Uruguay potranno rollare e squagliare resina senza nascondersi: altre nazioni, infatti, stanno guardando con enorme interesse l'esperimento voluto dal presidente ex guerrigliero. L'ideologia proibizionista è in crisi da tempo, e in Occidente si è riaperto il dibattito su quali siano le migliori politiche sui narcotici. Nel 2011 la Commissione globale sulla politica delle droghe, organismo di cui fanno parte esperti in materia e personaggi come l'ex presidente dell'Onu Kofi Annan, ha pubblicato una relazione devastante in cui si spiega che «la lotta alla droga iniziata cinquant'anni fa è fallita», e si sottolineava come in primis per la cannabis, «occorre sperimentare modelli di legalizzazione che colpiscano la criminalità organizzata salvaguardando la salute dei cittadini».

    Il manifesto della commissione è stato apprezzato da molti leader, come gli ex inquilini della Casa Bianca Bill Clinton e Jimmy Carter. Tre mesi fa, davanti all'assemblea delle Nazioni unite, il presidente del Guatemala ha pregato i paesi membri di darsi una mossa, smettendola di «stigmatizzare» coloro che fanno uso di sostanze stupefacenti senza arrecare danno agli altri. La tolleranza zero non va più di moda: in Portogallo e in Australia Occidentale la depenalizzazione della marijuana è stata un successo, l'uso della gangja per scopi terapeutici è sempre più diffusa, mentre in Olanda la protesta dei 670 coffee-shop è riuscita a bloccare la norma che prevedeva il divieto di vendere marocchino e super skunk agli stranieri.

    La frontiera degli antiproibizionisti di recente si è spostata negli Usa, il paese del pianeta che spende più soldi nella battaglia alle sostanze stupefacenti: quest'anno gliStati di Washington e Colorado hanno legalizzato attraverso un referendum popolare il consumo personale di marijuana. Non solo a scopo medico (per alcune malattie l'uso di cannabis è già permesso in 18 Stati) ma anche per momenti di piacere, fumate collettive o torte all'erba jamaicana. Obama ha dato un occhio ai sondaggi (alla fine del 2013 una rilevazione Gallup spiegava che per la prima volta la maggioranza degli americani, circa il 58 per cento, è a favore delle canne libere; nel 1969 al tempo degli hippy erano fermi al 12 per cento) e ha chiesto al dipartimento della Giustizia di non ricorrere contro le nuove leggi. Ora altri Stati potrebbero seguire la scelta di Denver e di Washington.

    TASSE E MILIARDI

    Il movimento a favore del libero spinello, insomma, sta prendendo piede. Grazie ad argomentazioni e parole d'ordine che, almeno per quanto riguarda gli stupefacenti leggeri, fanno sempre più presa sull'opinione pubblica. Anche perché i divieti finora imposti non hanno fermato la diffusione capillare della cannabis: se nel 1998 i fan accaniti erano stimati in 140 milioni, nel rapporto dell'Onu del 2012 erano lievitati a 180.

    La fine del proibizionismo, spiegano gli esperti fautori del laissez-faire, darebbe una mazzata al giro d'affari della criminalità organizzata, permettendo contemporaneamente ai governi nazionali di incassare miliardi in tasse (in Colorado solo per le entrate fiscali della cannabis terapeutica ammontano ad oltre 5 milioni di euro, mentre un report del Medical Marijuana Business Daily prevede che alla fine del 2018 il mercato Usa della cannabis, grazie ai due referendum, arriverà a sfiorare i 6 miliardi di dollari; secondo i radicali in Italia, invece, lo Stato potrebbe incassare dalla legalizzazione fino a 8 miliardi di euro) e risparmiare somme enormi oggi investite per la repressione del fenomeno.

    D'altra parte l'approccio proibizionista resta dominante. A favore delle loro tesi, i conservatori elencano gli studi scientifici che dimostrerebbero come la cannabis possa provocare effetti negativi a lungo termine , soprattutto tra chi ha iniziato a usarla da giovane: la sostanza aumenta la probabilità di sviluppare depressione o sintomi psicotici, come la schizofrenia e il disturbo bipolare. Mentre altre ricerche evidenziano problemi per la memoria e un rapporto stretto tra l'uso di droghe leggere e quello di sostanze pesanti. A chi punta il dito sulla pericolosità del principio attivo della cannabis, il tetraidrocannabinolo, gli antiproibizionisti contrappongono però le statistiche sull'abuso di alcol e tabacco, "droghe" legali che provocano vere carneficine: secondo una ricerca dell'Organizzazione mondiale della sanità del 2013, il fumo uccide nel mondo circa sei milioni di persone ogni anno, mentre l'Istituto superiore di Sanità ha stimato che solo in Italia negli ultimi 12 mesi sono morte a causa dell'alcol 30 mila persone, trenta volte il numero dei decessi causati nello stesso periodo da overdose da eroina e oppiacei. Se nel decennio 2005-2015, chiosa l'Oms, alcol e tabacco causeranno tumori mortali a quasi 30 milioni di persone, leggendo il capitolo sui decessi causati dai vari narcotici della relazione 2011 della Ue salta agli occhi che un paragrafo sulla canapa non è stato nemmeno stilato.

    In Italia - uno dei pochi paesi occidentali dove una legge del 2006, voluta da Gianfranco Fini e Carlo Giovanardi del Pdl, ha equiparato l'hashish e la marijuana a cocaina ed eroina - gli antiproibizionisti hanno da sempre un faro: Marco Pannella e il partito radicale. Che in queste settimane sta raccogliendo le firme per un nuovo referendum. L'obiettivo non è la legalizzazione tout-court, non raggiungibile per via referendaria, ma «l'eliminazione», spiega l'ex senatore Marco Perduca, «del carcere per i fatti di lieve entità. Depenalizzando la coltivazione domestica di cannabis e il possesso di quantità medie di droghe svuoteremmo le carceri».

    Al 30 settembre 2013 su circa 64 mila detenuti ben 25 mila erano dentro per la violazione della legge sulla droga. Difficile sapere quante tra questi siano in galera per spaccio di cannabis (reato che può essere punito da 6 a 20 anni), visto che le sostanze psicotrope davanti alla legge sono tutte uguali. «A spanne, però, possiamo ipotizzare che oltre un terzo (ossia 9 mila persone, soprattutto stranieri) uscirebbe subito se la marijuana fosse legalizzata. La situazione delle carceri», chiosa il radicale, «migliorerebbe strutturalmente». Altro che amnistia, insomma. Senza dimenticare i benefici sul lavoro di polizia, istituzioni sanitarie e trubunali: nel 2012, come segnala il Dipartimento delle politiche antidroga nella sua relazione annuale, il 77 per cento delle segnalazioni (in tutto 32.694) fatte dai prefetti ai Sert competenti ha riguardato la cannabis.

    MARIA FOREVER

    Il pugno di ferro, a livello globale e nazionale, non sembra avere funzionato. Né sulla diminuzione della produzione, né sul livello dei consumi. Nell'ultimo rapporto dell'Onu la cannabis resta di gran lunga la droga illegale più popolare al mondo, con un numero di appassionati stimato superiore ai 180 milioni di persone, il 3,9 per cento di umani tra i 15 e i 64 anni. Per fare un confronto, l'uso della cocaina è dieci volte più basso. L'Europa rappresenta per l'hashish il mercato più grande del mondo, con importazioni massicce dal Marocco, che dopo Afghanistan e Messico ha le coltivazioni più estese del pianeta. La produzione è ormai globale e intensiva: in Albania, a Lazarat, lo scorso agosto la Guardia di Finanza ha fotografato con il satellite un'area coltivata a marijuana estesa 319 ettari, pari a 400 campi di calcio. «Il prodotto finito», spiegarono i finanzieri, «al dettaglio verrà venduto a cinque euro al grammo, con un guadagno stimato in 4,5 miliardi di euro». Pari a poco meno del 50 per cento dell'intero Pil albanese.

    I mattoni di erba pressata e la resina marocchina invadono l'Europa da ogni direzione: i prezzi variano a seconda della qualità dai tre ai 24 euro, e il consumo nel 2012 ha toccato, secondo l'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, le 2.500 tonnellate annue, fumate da 3 milioni di consumatori abituali. Di sicuro l'Italia, insieme alla Grecia, è il paese in cui la produzione nazionale di marijuana è cresciuta di più: nel 2011 sono state oltre un milione le piante sequestrate (al 99, 3 per cento sono coltivate al Sud, dove il clima è ideale), in pratica la stessa quantità espropriata in Jamaica. Per fare un confronto, in Francia la polizia ne ha trovate solo 73 mila.

    Secondo l'ultima relazione della Direzione centrale servizi antidroga, però, il numero di piante pignorato nel 2012 è addirittura quadruplicato, superando i 4,1 milioni di esemplari: un dato che ci mette ai primi posti tra i produttori mondiali. Mafia, camorra, sacra corona unita e 'ndrangheta gestiscono da sempre parte importante dei traffici internazionali, dello stoccaggio e della vendita, ma ormai si sono buttati anche su piantagioni esterne e indoor. Già: se un tempo le droghe leggere erano considerate attività minori, «oggi Cosa Nostra si dedica anche alla coltivazione. La criminalità organizzata ha urgente bisogno di soldi, perché con la crisi», ragiona il procuratore aggiunto della Dda Teresa Principato, «le estorsioni e gli appalti non sono più redditizi come un tempo».

    Il business è miliardario: da Trento a Siracusa fumano in centinaia di migliaia, uomini e donne, giovani e vecchi. Nella relazione Ue 2012 il Belpaese si segnala come lo Stato con la prevalenza più alta di consumatori rispetto alla popolazione generale: il 32 per cento degli italiani ha provato marijuana almeno una volta nella vita, il 14,3 per cento l'ha usata nell'ultimo anno, il 6,9 per cento nell'ultimo mese, percentuale che raddoppia tra gli under 24. Gran parte della sostanza è importata da Russia, Albania e Africa o prodotta da associazioni criminali, ma anche le coltivazioni per uso personale ormai fanno la loro parte: spulciando i rapporti delle forze dell'ordine si scopre che nella sola settimana tra il 7 e il 15 ottobre sono state scovate piantagioni in mezza Penisola (piantine su un balcone a Chieti, altre 13 a Macerata, giardini a Catanzaro e Pisa, 50 piante a Sessa Aurunca, 42 ad Alessandria, 9 vasi a Lucca, mentre un friulano ha trasformato in serra la cameretta della figlia di tre anni) e ha arrestato una dozzina di persone, tutte italiane. Tra loro persino contadini di erbe aromatiche ed imprenditori edili che, a causa della recessione, avevano deciso di riconvertire la loro vecchia attività in perdita gettandosi sul business di "Maria". La domanda, per lei, è sempre alta.

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