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PDL- Lega accordo firmato, "Alfano come premier" e Berlusconi ministro dell'economia

  1. #51
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    Ma la questione che io pongo è economica. Non è solo economica, certo, ma è economica e deve essere propedeutica a qualsiasi altro provvedimento che miri a un risanamento dell'economia. E' inaccettabile persino l'alienazione di un edificio statale che non dà alcun reddito ma solo grane, se prima non si provvede alla riduzione delle spese della politica.
    Ho fatto qualche conto della serva da solo, avrò sbagliato i numeri, ma non il concetto di fondo: io non digerisco che un Monti (lascia stare che adesso ha deciso di darsi alla politica a tempo pieno) solo per aver avuto un incarico di Presidente del Consiglio durato qualche mese, divenga senatore a vita e ci costi da oggi alla sua morte qualcosa come 10 milioni di euro.
    Senza contare che si dovrebbe entrare meglio nel merito di come mettere in pratica certe argomentazioni toccate in questi 10 punti, ma queste sono problemi da porsi successivamente.
    Per quanto attiene gli affari generali, Fermare il declino crede sia necessaria una drastica riduzione dei costi della politica, limitare le spese di tutti gli organismi legislativi ed esecutivi, a cominciare dalla presidenza della repubblica, a sfoltire ed accorpare vari uffici di ricerca economica, dello stato o finanziati dallo stato, ridurre le spese per consulenti, semplificare la rete di ambasciate e consolari, ridurre con maggiore decisione auto blu e voli di stato ed eliminare i rimborsi elettorali;


    Si tratta di una società molto importante che si occupa di fisco, molto sensibile alle raccomandazioni; Giannino non è un mero giornalista; le sue conoscenze, soprattutto in ambito di finanza, ce le ha. E' una notizia che non ho letto, ma ho acquisito direttamente; d'altra parte nno stiamo parlando dell'amministratore delegato, un dirigente in più, uno in meno... Sinceramente affidare il destino di questa malconcia Italia a uno con certi biglietti da visita non mi piace per niente, sono stanco di questa mentalità mafiosa che incontri ovunque ti giri.
    le tue sono illazioni basate su convinzioni personali per le quali non hai nessuna prova, la tua affermazione è al limite della diffamazione...


  2. #52
    Se muoio rinasco P S Y C H O
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    le tue sono illazioni basate su convinzioni personali per le quali non hai nessuna prova, la tua affermazione è al limite della diffamazione...
    Secondo me un datore di lavoro che si basi su una raccomandazione per l'assunzione di un dirigente non fa una cosa sbagliata. L'importante è che lo faccia nell'interesse della sua azienda. Per questo la trovo una cosa molto lontana dal limite della diffamazione.
    Sono convinto che cercavano una persona capace di ricoprire un certo ruolo e che prima di affidarsi al primo che capita abbiano ben considerato eventuali buone reputazioni.
    Date certe dinamiche però, a scanso di equivoci preferisco il mio voto orientarlo altrove, per quel poco che pesa.
    Non si tratta di convinzioni quindi, ma di precauzioni.

  3. #53
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    Secondo me un datore di lavoro che si basi su una raccomandazione per l'assunzione di un dirigente non fa una cosa sbagliata. L'importante è che lo faccia nell'interesse della sua azienda. Per questo la trovo una cosa molto lontana dal limite della diffamazione.
    Sono convinto che cercavano una persona capace di ricoprire un certo ruolo e che prima di affidarsi al primo che capita abbiano ben considerato eventuali buone reputazioni.
    Date certe dinamiche però, a scanso di equivoci preferisco il mio voto orientarlo altrove, per quel poco che pesa.
    Non si tratta di convinzioni quindi, ma di precauzioni.
    Mi farebbe piacere sapere a chi intendi dare il tuo voto considerato che per una tua idea, su cui non hai alcuna prova, non ritieni affidabile un partito che si affaccia per la prima volta sulla scena politica italiana e che al suo interno non ha politici di lungo corso ma solo rappresentanti della società civile. D'altronde il tuo ragionamento potrebbe essere questo: dando il voto ad uno qualsiasi degli altri partiti sei ben consapevole che combineranno porcate, ti piace l'usato&fregato sicuro ?

  4. #54
    Se muoio rinasco P S Y C H O
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    Mi farebbe piacere sapere a chi intendi dare il tuo voto considerato che per una tua idea, su cui non hai alcuna prova, non ritieni affidabile un partito che si affaccia per la prima volta sulla scena politica italiana e che al suo interno non ha politici di lungo corso ma solo rappresentanti della società civile. D'altronde il tuo ragionamento potrebbe essere questo: dando il voto ad uno qualsiasi degli altri partiti sei ben consapevole che combineranno porcate, ti piace l'usato&fregato sicuro ?
    L'usato&fregato sicuro non mi piace!


    Onestamente non so ancora come mi orienterò, per ora analizzo in modo critico tutti.
    Certo che se per dare la mia preferenza dovessi andare in cerca di "prove", come dici tu, prove di lealtà e correttezza soprattutto, difficilmente potrei recarmi alle urne, non perché manchino i corretti ma perché è impossibile conoscere un candidato così bene.
    Come tutti mi informerò, leggerò programmi, ascolterò interventi e in base al detto e alle percezioni che ognuno di noi ha, tenterò di farmi delle convinzioni.
    Programmi e mie percezioni sulla lista di Giannino (a parte che mi sembra che non abbiano ancora nemmeno raccolto le firme necessarie per presentare una lista) mi costruiscono in mente l'idea di un partitucolo (per dimensioni, non dispregiativamente) che per collocazione nell'arco parlamentare non potrà che appoggiare un partito maggiore di quelli che si collocano proprio nell'area "usato&fregato sicuro".
    Preferisco allora appoggiare un partito nuovo che possa meglio soddisfare alcune mie esigenze: di protesta nei confronti della classe politica tutta, come potrebbe essere il m5s accordandomi per questo con le motivazioni che offre @Randagio; oppure ideologiche, scegliendo un partito di estrema sinistra guidato da un magistrato, Ingroia, del quale ho stima e che di marcio nella politica ne ha già messo in luce non poco. Due soluzioni che garantirebbero stando ai sondaggi un'adesione tale da potersi sorreggere da soli, senza che il mio voto rischi di andare perso, e spero senza pericolose alleanze con nessuno, in un'azione di opposizione.
    Comunque c'è tempo ancora per decidere.

  5. #55
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    L'usato&fregato sicuro non mi piace!


    Onestamente non so ancora come mi orienterò, per ora analizzo in modo critico tutti.
    Certo che se per dare la mia preferenza dovessi andare in cerca di "prove", come dici tu, prove di lealtà e correttezza soprattutto, difficilmente potrei recarmi alle urne, non perché manchino i corretti ma perché è impossibile conoscere un candidato così bene.
    non parlo di prove di lealtà e correttezza, parlo di prove del fatto che tutti i precedenti partiti che si presentano alle elezioni hanno fatto le loro belle porcate. Rivoluzione Civile di Ingroia sarà pure un movimento ''nuovo'' ma è sostenuto da IDV, Federazione della Sinistra e Verdi e direi che anche loro mi hanno già dato prova di essere inadeguati.

    Come tutti mi informerò, leggerò programmi, ascolterò interventi e in base al detto e alle percezioni che ognuno di noi ha, tenterò di farmi delle convinzioni.
    Programmi e mie percezioni sulla lista di Giannino (a parte che mi sembra che non abbiano ancora nemmeno raccolto le firme necessarie per presentare una lista) mi costruiscono in mente l'idea di un partitucolo (per dimensioni, non dispregiativamente) che per collocazione nell'arco parlamentare non potrà che appoggiare un partito maggiore di quelli che si collocano proprio nell'area "usato&fregato sicuro".
    FiD crede totalmente nel suo programma di 10 punti al punto di aver abbandonato l'alleanza, nata nei mesi precedenti, con Italia Futura (e quindi il sostegno a Monti) perchè, e riporto testuali parole di Oscar Giannino: ''gli unici numeri che si vedono nel vostro programma sono quelli delle pagine''. Ha provato ad allearsi con altri sempre ponendo come punto fondamentale l'adesione ai 10 punti e liste in cui venissero presentate facce nuove dei vari movimenti, guarda caso ha ricevuto rifiuti da tutti. Al momento attuale non esiste partito politico che abbia un programma chiaro ed esplicito come quello di FiD, fatto con i numeri e con idee precise e puntuali. Magari non riuscirà ad entrare in Parlamento, magari una volta in Parlamento mi deluderà totalmente (ne dubito) ma al momento attuale mi piace la chiarezza con cui propongono il loro programma, mi piace che pongano al centro di tutto il programma e nelle liste non c'è nessuno che mi abbia dato dimostrazione di essere inadeguato.

    Preferisco allora appoggiare un partito nuovo che possa meglio soddisfare alcune mie esigenze: di protesta nei confronti della classe politica tutta, come potrebbe essere il m5s accordandomi per questo con le motivazioni che offre @Randagio; oppure ideologiche, scegliendo un partito di estrema sinistra guidato da un magistrato, Ingroia, del quale ho stima e che di marcio nella politica ne ha già messo in luce non poco. Due soluzioni che garantirebbero stando ai sondaggi un'adesione tale da potersi sorreggere da soli, senza che il mio voto rischi di andare perso, e spero senza pericolose alleanze con nessuno, in un'azione di opposizione.
    Comunque c'è tempo ancora per decidere.
    Su Ingroia ho già detto la mia e su M5S vorrei tanto capire qual'è il loro programma dato che non mi sembra ne abbiano proposto uno (e non accetto che un programma sia costituito da sparate stile ''zero rifiuti'' , ''biciclette per tutti'' , ''lo spread è un'allucinazione'' ecc ecc...). A Parma Pizzarotti (con tutte le attenuanti che gli concedo per la situazione disastrosa del comune) ha fallito entrambi i suoi punti forti del programma, ovvero la lotta all'inceneritore e il quoziente Parma, oltre a non aver abbassato l'IMU come promesso. A parole sono tutti bravi...

    Pizzarotti fa marcia indietro sull'Imu e cancella il "quoziente Parma": «Troppo costoso» - Il Sole 24 ORE

  6. #56
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    Sostenere che m5s non ha un programma vero è ingeneroso.
    Nel capitolo dell'economia c'è una frase secca ma chiara che a me piace molto: "Riduzione del debito pubblico con forti interventi sui costi dello Stato con il taglio degli sprechi [...]"
    Io credo che una cosa del genere ha senso in un programma se ti poni in modo chiaro contro tutti quei partiti che fanno parte dell'usato&fregato-sicuro che dicevi tu. Il solo fatto che Giannino abbia cercato delle intese con liste costituite da politici di vecchio stampo, un punto del genere, ammesso pure che esista nel programma, diventa poco credibile.

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  7. #57
    Zeitgeist
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    Sostenere che m5s non ha un programma vero è ingeneroso.
    Nel capitolo dell'economia c'è una frase secca ma chiara che a me piace molto: "Riduzione del debito pubblico con forti interventi sui costi dello Stato con il taglio degli sprechi [...]"
    Io credo che una cosa del genere ha senso in un programma se ti poni in modo chiaro contro tutti quei partiti che fanno parte dell'usato&fregato-sicuro che dicevi tu. Il solo fatto che Giannino abbia cercato delle intese con liste costituite da politici di vecchio stampo, un punto del genere, ammesso pure che esista nel programma, diventa poco credibile.

    Non solo, c'è anche da considerare che Giannino, per venti anni, non ha mai mosso una critica a Berlusconi ed è sempre stato considerato una stampella ideologica alle politiche economiche berlusconiane.

    D'accordo che nell'avvicinarsi alle tornate elettorali tutti cercano la perduta verginità, ma che una meretrice vada a Santiago de Compostela lo trovo ridicolo.
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  8. #58
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    Sostenere che m5s non ha un programma vero è ingeneroso.
    Nel capitolo dell'economia c'è una frase secca ma chiara che a me piace molto: "Riduzione del debito pubblico con forti interventi sui costi dello Stato con il taglio degli sprechi [...]"
    Io credo che una cosa del genere ha senso in un programma se ti poni in modo chiaro contro tutti quei partiti che fanno parte dell'usato&fregato-sicuro che dicevi tu. Il solo fatto che Giannino abbia cercato delle intese con liste costituite da politici di vecchio stampo, un punto del genere, ammesso pure che esista nel programma, diventa poco credibile.

    Tutto bello, ma in politica quello che conta è come si intende fare le cose: che capitoli di spesa vuole tagliare ? quanto vogliono tagliare ? come intendono reinvestire le cifre che si risparmiano ? ....
    Se per te avere un programma significa avere una lista delle cose che si vogliono fare allora ti accontenti di poco...di molto poco...
    Come ho detto prima, ha cercato alleanze ponendo come punto dirimente l'accettazione del programma politico, non è sceso a compromessi con nessuno e questo lo dimostra il fatto che correrà da solo (e mi auguro che le cose rimangano così, altrimenti il mio voto non lo vedranno nemmeno con il cannocchiale)

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    Non solo, c'è anche da considerare che Giannino, per venti anni, non ha mai mosso una critica a Berlusconi ed è sempre stato considerato una stampella ideologica alle politiche economiche berlusconiane.

    D'accordo che nell'avvicinarsi alle tornate elettorali tutti cercano la perduta verginità, ma che una meretrice vada a Santiago de Compostela lo trovo ridicolo.
    Giannino è da anni che critica Berlusconi, la Lega e l'impostazione più spesa - più tasse. Ha sempre detto di aver visto in Berlusconi la possibilità di una ''svolta liberale'' in Italia ma ha più volte criticato il suo operato e ha sempre detto di essere deluso dai suoi provvedimenti.

  9. #59
    Zeitgeist
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    Giannino è da anni che critica Berlusconi, la Lega e l'impostazione più spesa - più tasse. Ha sempre detto di aver visto in Berlusconi la possibilità di una ''svolta liberale'' in Italia ma ha più volte criticato il suo operato e ha sempre detto di essere deluso dai suoi provvedimenti.
    Ti cito un articolo che proprio ieri leggevo...

    Il manifesto di Giannino: tanto rumore per nulla! Ma dall’Amerika | L'Indipendenza

    "Prima di esaminare meglio il “decalogo delle libertà”, val la pena ripescare alcune affermazioni dello stesso Oscar Giannino per convincersi che l’iniziativa è squisitamente nel solco del “già visto”. Sul suo “Chicago-blog” si possono leggere queste parole:

    La versione di Oscar 1- “Occorre un’aggregazione politica completamente diversa che sia espressione di forze sociali produttive e pragmatiche. Vogliamo un partito non di tecnici ma di esperti e competenti professionisti, dall’artigiano, all’imprenditore, dallo scienziato al medico, dal giornalista all’avvocato all’agricoltore. E vogliamo che le loro proposte siano vagliate dall’elettorato, approvate e votate esplicitamente. Per essere poi legittimamente attuate e messe in pratica, non abbandonate e scordate come tutti i programmi elettorali”.

    Cosa scriveva Silvio Berlusconi nel 1994? “Ciò che vogliamo offrire agli italiani è una forza politica fatta di uomini totalmente nuovi. Ciò che vogliamo offrire alla nazione è un programma di governo fatto solo di impegni concreti e comprensibili. Noi vogliamo rinnovare la società italiana, noi vogliamo dare sostegno e fiducia a chi crea occupazione e benessere, noi vogliamo accettare e vincere le grandi sfide produttive e tecnologiche dell’Europa e del mondo moderno. Noi vogliamo offrire spazio a chiunque ha voglia di fare e di costruire il proprio futuro, al Nord come al Sud”.

    La versione di Oscar 2- “Dalla certezza che solo mettendo merito e concorrenza, lavoro e professionalità al centro dell’agenda nazionale, risolvendo i conflitti d’interesse con una legge inequivocabile ed organica, restituendo a scuola e università il ruolo di ascensore sociale che hanno perso, sostenendo il reddito di chi ha perso il lavoro, facilitando la creazione di nuove imprese, sia possibile con anni d’impegno riscalare le posizioni che l’Italia ha perso”.

    E Silvio Berlusconi nel 1994? “Se ho deciso di scendere in campo con un nuovo movimento, e se ora chiedo di scendere in campo anche a voi, a tutti voi – ora, subito, prima che sia troppo tardi – è perché sogno, a occhi bene aperti, una società libera, di donne e di uomini, dove non ci sia la paura, dove al posto dell’invidia sociale e dell’odio di classe stiano la generosità, la dedizione, la solidarietà, l’amore per il lavoro, la tolleranza e il rispetto per la vita”.


    Propositi molto simili insomma, con aderenze anche in termini di materiale umano in vero, dato che tra i sottoscrittori della “bozza contro il declino” ho scorso non poca gente che inneggiava a Forza Italia anni addietro. Per onor del vero, va riconosciuto all’Oscar nazionale una critica serrata nei confronti di Berlusconi. Dirò di più probabilmente lui ed i suoi compagni di viaggio sono anche più bravi e anche più attrezzati del “tycoon” di Arcore, ma falliranno perché non affrontano il cuore del problema e non potranno mai affrontarlo se tireranno la volata allo “zazzeruto”. Ricapitolando: non mettono in discussione l’Italia!"


    Consiglio comunque di leggere tutto l'articolo, che critica punto per punto il programma di Giannino.
    A Rocknrolf e Randagio piace questo intervento

  10. #60
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    Ti cito un articolo che proprio ieri leggevo...

    Il manifesto di Giannino: tanto rumore per nulla! Ma dall’Amerika | L'Indipendenza

    "Prima di esaminare meglio il “decalogo delle libertà”, val la pena ripescare alcune affermazioni dello stesso Oscar Giannino per convincersi che l’iniziativa è squisitamente nel solco del “già visto”. Sul suo “Chicago-blog” si possono leggere queste parole:

    La versione di Oscar 1- “Occorre un’aggregazione politica completamente diversa che sia espressione di forze sociali produttive e pragmatiche. Vogliamo un partito non di tecnici ma di esperti e competenti professionisti, dall’artigiano, all’imprenditore, dallo scienziato al medico, dal giornalista all’avvocato all’agricoltore. E vogliamo che le loro proposte siano vagliate dall’elettorato, approvate e votate esplicitamente. Per essere poi legittimamente attuate e messe in pratica, non abbandonate e scordate come tutti i programmi elettorali”.

    Cosa scriveva Silvio Berlusconi nel 1994? “Ciò che vogliamo offrire agli italiani è una forza politica fatta di uomini totalmente nuovi. Ciò che vogliamo offrire alla nazione è un programma di governo fatto solo di impegni concreti e comprensibili. Noi vogliamo rinnovare la società italiana, noi vogliamo dare sostegno e fiducia a chi crea occupazione e benessere, noi vogliamo accettare e vincere le grandi sfide produttive e tecnologiche dell’Europa e del mondo moderno. Noi vogliamo offrire spazio a chiunque ha voglia di fare e di costruire il proprio futuro, al Nord come al Sud”.

    La versione di Oscar 2- “Dalla certezza che solo mettendo merito e concorrenza, lavoro e professionalità al centro dell’agenda nazionale, risolvendo i conflitti d’interesse con una legge inequivocabile ed organica, restituendo a scuola e università il ruolo di ascensore sociale che hanno perso, sostenendo il reddito di chi ha perso il lavoro, facilitando la creazione di nuove imprese, sia possibile con anni d’impegno riscalare le posizioni che l’Italia ha perso”.

    E Silvio Berlusconi nel 1994? “Se ho deciso di scendere in campo con un nuovo movimento, e se ora chiedo di scendere in campo anche a voi, a tutti voi – ora, subito, prima che sia troppo tardi – è perché sogno, a occhi bene aperti, una società libera, di donne e di uomini, dove non ci sia la paura, dove al posto dell’invidia sociale e dell’odio di classe stiano la generosità, la dedizione, la solidarietà, l’amore per il lavoro, la tolleranza e il rispetto per la vita”.


    Propositi molto simili insomma, con aderenze anche in termini di materiale umano in vero, dato che tra i sottoscrittori della “bozza contro il declino” ho scorso non poca gente che inneggiava a Forza Italia anni addietro. Per onor del vero, va riconosciuto all’Oscar nazionale una critica serrata nei confronti di Berlusconi. Dirò di più probabilmente lui ed i suoi compagni di viaggio sono anche più bravi e anche più attrezzati del “tycoon” di Arcore, ma falliranno perché non affrontano il cuore del problema e non potranno mai affrontarlo se tireranno la volata allo “zazzeruto”. Ricapitolando: non mettono in discussione l’Italia!"


    Consiglio comunque di leggere tutto l'articolo, che critica punto per punto il programma di Giannino.
    questo articolo (o meglio questo estratto, l'articolo lo leggerò dopo) conferma pienamente quello che ho scritto prima: Giannino ha visto in Berlusconi (quello del 94) una speranza di svolta liberale che lui ha sempre desiderato ma poi deluso dalle sue iniziative lo ha aspramente criticato : Per onor del vero, va riconosciuto all’Oscar nazionale una critica serrata nei confronti di Berlusconi. C'è solo un'enorme differenza tra i due, uno ha governato per 15 anni dimostrando di non tener fede a nessun suo proposito (per non parlare di tutto il resto...) l'altro è un onesto giornalista e opinionista che ha deciso solo ora di provare a fare qualcosa perché conscio che nessun soggetto politico in Italia aveva un programma in linea con le sue idee.
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