Avete appreso la seguente notizia:
Nicola Sapone, uno del gruppo delle «Bestie di Satana», condannato a due ergastoli per gli omicidi di Mariangela Pezzotta, Chiara Marino e Fabio Tollis, è stato aggredito a pugni e calci da quattro detenuti nel carcere di Opera, dove è rinchiuso dal 31 gennaio scorso dopo la sentenza emessa dalla Corte d'Assise. La notizia che Sapone è finito nell'infermeria con lividi in tutto il corpo è stata data dal suo avvocato, Francesca Cramis, secondo cui «il pestaggio è stato motivato dalla sentenza, che acclara un reato considerato particolarmente infamante». Il legale ha aggiunto di aver chiesto il trasferimento del suo assistito a San Vittore dove è già rinchiusa un'altra Bestia di Satana, Eros Monterosso.
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Volevo prendere spunto da essa per disquisire sulle condizioni di vita dei carcerati. Vi sembra giusto che nel carcere non esista alcuna tutela del carcerato e che si consenta l'esistenza di un codice alternativo per il quale i detenuti-capi decidono delle sorti degli altri?
Il Nicola Sapone si è macchiato di un crimine che lo ha reso molto detestabile, ma questo puo' giustificare che si permetta che egli venga poi malmenato e probabilmente seviziato da altri detenuti?
A me, in generale, il concetto che si ha del carcere non sembra quello di un paese civile.