Quanti post devo aspettare prima che arrivi il troll?
A quell'età ti prendono per il culo per qualsiasi cosa, figuriamoci se ti metti lo smalto
secondo altri giornali non era cosi dichiarato questo orientamento, poi scusa i soui compagni di classe dicevano che non aveva quella tendenza. Qui siamo di fronte ad un episodio di bullismo grave , ad esempio come quella ragazzina americana che si uccisa per lo stesso motivo.
Il bullismo è un problema che colpisce tutti i ragazzi quando vengono individuati da un gruppo come i piu deboli . Ogni pretesto è buono per attacare la preda, basta che abbia appiccicato il marchio ( di strano,handicappato,timido,gay, ecc...) che autorizza alla sottomissione alla umiliazione. Quindi essere gay o no non crea di certo l'aria di martire come vorrebbe farci credere l'arcigay.
- - - Aggiornamento - - -
forse, questo succede , perchè oggi gli animali tirano di piu in tv e sui giornali perchè sono di moda. Parlare gay ormai è out qualcosa di demode di "qualcosa già visto" che ormai è stato metabolizzato dal grande pubblico. Solo se uno muore fa notizia , quattro notizie di cronaca accanto all'immigrato , al rapinatore ecc.. delle tue preoccupazioni e di quello che tu provi dovrebbe toccare la massa? La comunicazione è cosi oggi, spettacolo, ti devi rassegnare è un brutto specchio dei tempi attuali .
Ho poca fantasia: mi sono limitata a riportare il titolo di Repubblica. Ecco perché nel titolo è chiamata in causa l'Arcigay.
Essere gay è quello che rende deboli perché rende diversi, non mi sembra un concetto dell'altro mondo la cosa assurda è che un omosessuale sia ancora un diverso. Qui c'è un problema di mentalità alla radice, ecco perché il problema non è solo il bullismo ma anche l'omofobia.
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
Ragà, lo volete capire o no che NON ERA GAY? Era solo un po' eccentrico, magari con maniere più effemminate della media, ma non gay.
Rimane un episodio da condannare, e ci siamo, OVVIO, ma non se ne faccia un nuovo cavallo di battaglia per una supposta o reale omofobia italiana.
All'inizio infatti era gay per tutti. Poi addirittura gay.it pubblica questo articolo :
http://www.gay.it/channel/attualita/34590/Amici-e-insegnanti-protestano-Andrea-non-era-gay.html
Io non sono dello stesso parere. C'è tanta gente che è o si sente diversa eppure non è debole.
E c'è gente non omosessale, completamente omologata alla norma, che è debole.
Io sono convinta che alle spalle qesto ragazzo aveva ben altri disagi, perché da quello che si legge amava fare il 'clown'.
Era solare e scherzoso, ironico e autoironico.
Boh....
Io ho pigramente ricopiato il titolo ieri, poi non sono sinceramente andata a controllare altrove XD stavo leggendo il sito di Repubblica (come tutti i giorni) e la notizia ha attirato la mia attenzione. Sinceramente ho dato per buono quel che diceva il titolo XD
Il mio discorso probabilmente doveva essere più preciso e meno "generalizzante". Io credo che tendenzialmente quando la comunità (in questo caso quella di un gruppo di quindicenni) ha una sua identità, qualsiasi estraneo (sia questo omosessuale, sia questo musulmano, nero, ebreo, facendo anche esempi di "diversità" passate), crea squilibrio e quindi paura, perché fa paura il nuovo in quanto elemento destabilizzante.
Poi ovviamente, analizzando i casi singoli, è normale trovare il diverso che se ne sbatte e l'omologato debole.
Poi, io il disagio del ragazzo lo vedo anche nel suo fare il clown, tante volte l'autoironia e l'ironia sono le forme di difesa più sicure che le persone deboli trovano. Generalmente fra le persone con disagi, fra il piagnone e l'ironico fino all'esasperazione a star peggio. Non dico che è una legge della vita, ma spesso è così. Anche perché spesso la scherzosità è uno scudo per nascondere il disagio, per attirare meno l'attenzione.
- - - Aggiornamento - - -
ma secondo me il punto non è manco se lui era gay o meno, ma piuttosto quanto i suoi atteggiamenti ambigui, diciamo così, siano stati recepiti dal mondo intorno a lui e portato a una conclusione tragica.
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
lascia perdere di arrampicarti sui vetri. Il vero problema è il bullismo come fenomeno trasversale nella nostra società tocca tutti i livelli tocca persone normali che persone diverse. Non è giusto creare delle categorie sociali"deboli" come vorrebbe farci credere l'arcigay per creare l'icona martire: questo si chiama strumentalizzare
Così, tanto per la cronaca... Gay.it è stato uno dei primi siti/blog/testate/ a pubblicare la smentità sulla presunta omosessualità del ragazzo.
Probabile anche che una sorta di strumentalizzazione al contrario eh.
Nel senso che magari avranno pensato "Essì... mo' era frocio... e mo' non è frocio più. Vogliono farci credere che l'omofobia non esiste"