Come già scrissi diverse pagine addietro, molti cacciatori non rispettano le norme di sicurezza come l'indossare il gilet ad alta visibilità, scaricare l'arma durante il porto e rispettare gli angoli di tiro.
Io non giustifico il cacciatore che tira a cazzo contro un cespuglio perchè si sono mosse le frasche, prima di tirare bisogna essere certi del bersaglio e di cosa ci sia dietro (norma elementare del maneggio), se poi uno fa il cazzo che vuole è giusto gli venga ritirato il pda e presi provvedimenti, nulla in contrario.
Conosco molti cacciatori che queste norme le rispettano e non hanno mai subito o causato incidenti, poi per carità, la sfiga cè sempre, però facendo le cose con precisione e serietà il numero di incidenti sarebbe nettamente inferiore.
Come quelli che guidano col culo, se imparassero a farlo bene i morti sulle strade sarebbero molti meno.
Forse non ci siamo spiegati... non sono critico nei confronti della caccia per l'uccisione della preda in sé, è condivisibilissimo il discorso che dovendo scegliere il destino di un coniglio, meglio farlo vivere libero in un bosco e poi sparargli, piuttosto che farlo vivere in una gabbia e poi ucciderlo con un colpo di karate nel collo (e ancora non sto parlando di allevamenti intensivi).
La mia critica alla caccia è la pericolosità unita all'anacronismo.
Mettersi a sparare in un paese come l'Italia, dove ci sono più di 2 abitanti ogni ettaro di terra, è pericoloso; tanto più perché una grande percentuale di cacciatori non rispetta le norme ed è alta la possibilità di qualcuno che spari un colpo in un cespuglio che si muove senza sapere chi o che cosa sia a muoverlo o che spari un colpo accidentale perché trasporta l'arma con un colpo in canna o peggio la lascia incustodita. La soluzione migliore e drastica allora è eliminare il problema, cioé la caccia, alla fonte.
Se fai il parallelo con le automobili, è vero che anche il trasporto privato comporta innumerevoli incidenti mortali, però non si può drasticamente eliminare il problema alla fonte, eliminando gli autoveicoli, perché senza non si potrebbe vivere per come è (malamente) organizzata la nostra società. Allora nel caso delle automobili si deve NECESSARIAMENTE agire si chi, come dici tu, guida a culo, sfondandoglielo quel culo quando becchi qualcuno che fa delle caxxate al volante.
ma a me sembra una strage
Lodi, morto un cacciatore colpito alla testa da un colpo di fucile sparato dall'amico
La vittima aveva 31 anni. Dall'inizio dell'anno già otto morti per incidenti di caccia sant'angelo lodigiano
MILANO - Un uomo è rimasto ucciso durante una battuta di caccia nel Lodigiano. Poco prima delle 8.30 a Sant'Angelo Lodigiano (Lodi) un uomo di 31 anni, è stato colpito alla testa da un colpo di fucile sparato da un amico cacciatore che si trovava insieme a lui. Inutili i soccorsi: l'uomo è morto immediatamente per le gravissime lesioni al capo e i medici non hanno potuto che constatarne il decesso.
STAGIONE CON MOLTE VITTIME - Si allunga così l'elenco delle vittime di quest'ultima stagione venatoria. La prima tragedia era avvenuta il 19 settembre scorso in provincia di Firenze: un uomo era inciampato in una radice e dal fucile che portava in spalla era partito un colpo che aveva raggiunto sotto l'ascella il figlio che era con lui. Lorenzo Cerbone, 32 anni, trasportato d'urgenza all' ospedale di Ponte a Niccheri era morto poco dopo. Il 20 Ottobre aveva perso la vita sulle colline dell'Oltrpo pavese un ragazzo di 16 anni. In questo caso il giocvane era stato raggiunto da un colpo sparato accidentalmente da un amico. Il giorno dopo altra tragedia in provincia di Bergamo dove un cacciatore di 64 anni è scivolato e cadendo ha fatto partire un colpo dal suo fucile che ha raggiunto il nipote di 25 anni. L' 8 novembre un altro cacciatore ha perso la vita durante una battuta di caccia al cinghiale a Marano sul Panaro, nel Modenese. Due incidenti mortali a pochi giorni di distanza in Sardegna: il 18 novembre nei pressi di Arzachena dove dal fucile di un cacciatore era partito un colpo che aveva raggiunto all'addome il compagno di battuta. Pochi giorni aveva perso la vita un ragazzo di 12 anni. Il 25 novembre l'ultimo incidente mortale a Pescosansonesco (Pescara): un cacciatore è stato raggiunto ad una gamba da un colpo sparato da un amico ed è morto a causa dell'emorragia.
Lodi, morto un cacciatore colpito alla testa da un colpo di fucile sparato dall'amico - Milano
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non sarà come sparare con un fucile da guerra. La caccia come sport sta creando molte vittime. Mi domando se una vita è scarificabile a una attività ricretiva come la caccia come divertimento fine a se stesso inteso e la cultura che si porta dietro boh!