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Sparatoia alla prima di Batman: almeno 14 morti

  1. #61
    Scrivano Lucien
    Uomo 39 anni da Imperia
    Iscrizione: 10/10/2008
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    Quote Originariamente inviata da Nickname Visualizza il messaggio




    Ma per piacere dai
    "Ma per piacere dai" non è un contraddittorio sensato. Quindi non vedo ancora cosa ci sia di ridicolo nella mia affermazione. Se tu fai un film in cui una mandria di coglioni che fanno corse clandestine vengono ritratti come eroi, ti rendi responsabile di apologia di reato. Questo non vuol dire che debba essere proibito fare film del genere, ma bisognerebbe forse impedirne la visione ai bambini di età inferiore ai 70 anni. Ma visto che questo non si può fare si potrebbe almeno, tornando sul caso, far passare chi si vuole comprare un'arma attraverso una tale trafila burocratica da fargli evaporare le fantasie.
    Modi per agire ce ne sarebbero tanti: senza andare a ledere il loro beneamato diritto di tenersi la magnum nelle mutande per compensare l'uccello a lutto, potrebbero maciullare i cabbasisi dei possessori di armi con controlli medici frequentissimi, rendere l'acquisto subordinato al possesso di una montagna di cartacce, mettere tasse salate. Ma manca la volontà, quindi che si tengano le loro stragi.

  2. #62
    Risolvo problemi Winston Wolf
    Uomo 33 anni
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    Quote Originariamente inviata da Usher Visualizza il messaggio
    Winston Wolf sostiene che con la mentalità che ha il popolo americano e la con la sua cultura niente si puo cambiare: la violenza è nel sangue basta vedere i listini dell'armi dove invogliano alle armi per sui visto che si parla di cultura il cinema puo eccitare e quindi la strage è servita per cui in questo modo di pensare è inutile ogni iniziativa, anche la piu piccola, per cambiare questo stato di cose rispondendomi alla Toto la mia succesiva domanda se non si comincia ora con piccoli passi ( anche se ipocriti) se no quando?
    innanzitutto vorrei correggermi,e piu che usare il termine cultura vorrei correggerlo in tradizione.e poi è da stupidi pensare che il cinema sia in qualche modo coinvolto in queste stragi.
    Quante persone nel mondo vengono uccise all'anno a causa delle armi da fuoco?
    In Germania 381,in Francia 285,Canada 165 che confina con gli Stati Uniti,Regno Unito 68,Giappone 39,Australia 65 e negli Stati Uniti udite udite 11.127
    @Usher.Tu come te li spieghi questi dati?
    Quando ti dico che fino a quando l'america non discuterà in maniera SERIA questo problema non ci saranno cambiamenti rilevanti.Ti ricordo che quello che è successo a Denver non è assolutamente il primo caso e non sarà nemmeno l'unico.Logicamente se ci sono meno armi,ci sono meno omicidi,ma secondo te,l'america abbasserà la produzione e la vendita di armi?Vedi,purtroppo dove c'è un grande male in questo mondo,dall'altra parte c'è un ENORME business,paradossalmente 5 o 6 anni fa,quando in America il tasso di criminalità diminuiva,l'acquisto di armi aumentava ,se ci pensi è un controsenso il problema è molto piu grosso di quello che credi...Hai mai sentito parlare della National Rifle Association?E' una simpatica organizzazione americana che difende i diritti americani a possedere un'arma da fuoco in casa.Quando il regista Michael Moore chiese perchè in america un bambino di 6 anni uccise con un fucile una bambina a scuola al capo della NRF,Charlton Heston,egli preferi' alzarsi dalla sedia e non rispondere.Purtroppo quando ci sono i soldi di mezzo,nessuno guarda in faccia nessuno,soprattutto in america..
    Ultima modifica di Winston Wolf ; 28/7/2012 alle 16:15
    A Randagio e Canalfeder piace questo intervento

  3. #63
    Jack Daniels
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da Lucien Visualizza il messaggio
    "Ma per piacere dai" non è un contraddittorio sensato. Quindi non vedo ancora cosa ci sia di ridicolo nella mia affermazione. Se tu fai un film in cui una mandria di coglioni che fanno corse clandestine vengono ritratti come eroi, ti rendi responsabile di apologia di reato. Questo non vuol dire che debba essere proibito fare film del genere, ma bisognerebbe forse impedirne la visione ai bambini di età inferiore ai 70 anni. Ma visto che questo non si può fare si potrebbe almeno, tornando sul caso, far passare chi si vuole comprare un'arma attraverso una tale trafila burocratica da fargli evaporare le fantasie.
    Modi per agire ce ne sarebbero tanti: senza andare a ledere il loro beneamato diritto di tenersi la magnum nelle mutande per compensare l'uccello a lutto, potrebbero maciullare i cabbasisi dei possessori di armi con controlli medici frequentissimi, rendere l'acquisto subordinato al possesso di una montagna di cartacce, mettere tasse salate. Ma manca la volontà, quindi che si tengano le loro stragi.
    Sai quanti registi allora sono responsabili di apologia di reato... Allora aboliamo il rally se no qualcuno potrebbe mettersi a derapare in montagna, aboliamo Kill Bill perchè c'è un'eroina che uccide un sacco di persone, tutti i film di Tarantino perchè sono l'esaltazione della violenza, aboliamo le arti marziali, la boxe, aboliamo i western perchè può capitare che un povero ebete si prenda revolver e cappello da cowboy e vada a fare il pistolero in giro...
    Il discorso sulle armi è condivisibile, rimane il fatto che comunque se un coglione vuole fare del male, un modo lo trova, lo si può limitare ecco, ma non pensare di risolvere il problema, perlomeno lo riduci quello si

  4. #64
    Scrivano Lucien
    Uomo 39 anni da Imperia
    Iscrizione: 10/10/2008
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    Sai quanti registi allora sono responsabili di apologia di reato... Allora aboliamo il rally se no qualcuno potrebbe mettersi a derapare in montagna, aboliamo Kill Bill perchè c'è un'eroina che uccide un sacco di persone, tutti i film di Tarantino perchè sono l'esaltazione della violenza, aboliamo le arti marziali, la boxe, aboliamo i western perchè può capitare che un povero ebete si prenda revolver e cappello da cowboy e vada a fare il pistolero in giro...

  5. #65
    Wowbagger Jo Constantine
    Uomo 35 anni da Roma
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    Quote Originariamente inviata da Lucien Visualizza il messaggio
    In parte sì, ma solo in via teorica, nella misura in cui sta alla coscienza dei singoli l'individuare la frontiera fra finzione e realtà e non se ne può fare una colpa ai produttori dei film se qualche imbecille fonde i circuiti e fa una strage a tema ispirandosi ai loro prodotti. Se ammettessimo una responsabilità reale dei produttori, allora dovremmo censurare ogni scena di violenza in circolazione e ciò sarebbe assurdo.
    Al limite la responsabilità diventa più grave quando l'ideale proposto dal film è idiota e pericoloso; esempio, se un truzzo guarda Fast and furious, si esalta, porta la Clio a 180 all'ora e falcia un pedone, sempre per il problema del mancato percepimento della frontiera fra finzione e realtà, io andrei a cercare anche il regista che propone un comportamento illegale come modello eroico; ma in questo caso il cretino s'era ispirato al cattivo, non all'eroe...

    Forse dovrebbero fare un film sul cretino, col secondo tempo tutto di scene di stupri omosessuali in cui il nostro bravo joker viene violentato in carcere dai suoi compagni di cella superdotati, e senza vasellina: tanti urlacci e tanti schizzi di sangue, ma vedremo se stavolta ai deficienti della sua razza gli viene ancora l'ispirazione per sparare alla gente che non conoscono...
    Un film può ispirare, negativamente o positivamente. Non c'è una colpa. Non ci può essere.
    Questo se si fanno le cose per bene, cioè se si adotta un approccio consapevole.
    Mo' che intendo con approccio consapevole?
    Semplicemtente il Non mascherare il Male.
    Un esempio perfetto è Romanzo Criminale.
    Una serie bellissima, ma fa vedere dei criminali, realmente esistiti, che vengono miticizzati. Sono assassini, ma non viene fatto vedere quanto sono assassini, e infatti tra personaggio e spettatore non s'è creato il muro...Tant'è che in città vedi ragazzi con le magliette del Libanese.

  6. #66
    Overdose da FdT
    Uomo
    Iscrizione: 29/9/2004
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    La violenza nel cinema incide sul caos quasi ordinario delle città americane? Non è certo la prima volta che si pone
    la questione. Pensiamo a Gangster story di Arthur Penn o a Mucchio selvaggio di Sam Peckimpah, pellicole di quarant’anni fa.
    La risposta classica è che una follia simile non può nascere in una sala cinematograica,anche se certe
    immagini possono contribuire a scatenarla, e ci pensate se il cinema suggestionasse la gente e le menti deboli già da allora sentiremo parlare di gente autori di stragi. Ma l’inquietudine rimane.Non si può negare a un autore (Kurosawa, Scorsese, Tarantino e tanti altri) la possibilità di rappresentare la violenza. In più il pubblico (almeno la gran parte) sa che niente è reale sullo schermo.Basta ricordare, pescando dalle indagine sociologiche e statistiche, che i maggiori consumatori di horror sono adolescenti di sesso femminile. Non si può essere d’accordo con chi attacca i ilm violenti a priori da un pulpito moraleggiante. Eppure, oggi, qualsiasi risposta trainata sulla violenza nel cinema, di quelle che sono andate bene per decenni, sembra inadeguata.
    I film forse non cambieranno mai,ma cambiare una mentalità, si questo è possibile, basta pensare alla pena di morte.
    (che in america sembrava un monolita ideologico e attualmente vediamo che in fase di ridiscussione: molti governatori ci pensano prima di mandare a morte qualcuno in molti stati questo succede,una cosa veramente ecclatante propongo dei link che vi danno una panoramica di come le cose cambiano questi sono alcuni esempi per cui anche per le armi qualcosa potrebbe cambiare. )
    Il Connecticut abolisce la pena di morte Diventano 17 gli Stati Usa che dicono no al boia - Corriere.it
    Pena di morte - Stati Uniti d'America

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