Originariamente inviata da
imok
La dinamica è sconvolgente, una sfortuna davvero incredibile tenendo conto di come "generalmente" va a finire questo tipo di cadute in un tracciato.
Non ho idea di come si sentano Rossi e Edwards, passare inesorabilmente sopra ad un tuo amico e collega deve essere terribile.
Se non altro è morto facendo ciò che amava, magra consolazione.
Per coloro che si sdegnano di fronte a sport come questo, non ho molte parole...
Nessuno ti obbliga a farlo, nessuno ti mette il culo su una sella o su di un sedile. Le passioni non si scelgono, sono loro che scelgono te e tu sei libero di praticarle accettando il rischio che ne consegue, come sei libero di fare altro.
I soldati sanno che potrebbero non tornare a casa, ma scelgono di farlo. I velisti sanno che potrebbero affogare nel mare in tempesta, lo accettano e prendono il largo.
Vivere significa anche poter scegliere, noi siamo liberi di fare ciò che amiamo, accettandone però i prezzi da pagare.
La morte è uno di questi. Basta esserne consapevoli.