Ma si allora vai co le botte,i calcioni,le bastonate e le armi allora.
Di manifestazioni per me ne possono fare anche tutti i giorni ma la violenza la lasciassero a casa loro *****.
E parlo così solo per esperienza.
Per ben 2 volte sono stata a stretto contatto con i pastori e tutte e 2 le volte ho rischiato la pelle,voglio vedere a voi *****.
Originariamente inviata da Prozac.
Cosa c'entra un problema che hai avuto tu, con la condizione della pastorizia sarda ed un governo che se ne frega di favorire delle politiche sull'allevamento?!
Non sto parlando dei motivi della manifrestazione ma della violenza dei pastori durante la manifestazione.
la violenza non è certamente una soluzione
Curiosa la concezione di democrazia e libertà che ha qualcuno..se non si viene ascoltati o se non si ottiene quel che si vuole, il passo logicamente conseguente è la violenza, più o meno grave.
Come è bello parlare quando non si è mai provato il senso di frustrazione legato al non ascolto, il senso di rabbia per i diritti violati e quello di disillusione per la visione di un futuro incerto.
Non ci vuole un genio per capire che qui non si tratta di democrazia ma di psicologia. Una persona sottoposta per anni a queste condizioni, difficilmente riesce a non diventare violenta (violenza in diverse forme che comunque rappresentano uno sfogo per il soggetto).
Ohh poverino..è vero, dimentico sempre che laggiù avete tutti i problemi mentre quassù è un paradiso, quindi non possiamo capire niente..
Frustrazione o la disillusione quanto ti pare, ma in un paese europeo nel 2010 i mezzi e gli strumenti per farsi sentire sono, e devono essere, altri.
CIVILI e LEGALI, innanzitutto.
Psicologia un caxxo; se ognuno quando è frustrato (anche per buoni motivi, ce ne sono 1000: disoccupato cronico, imprenditore che fallisce, dipendente licenziato, ecc.ecc.) dovesse mettersi a spaccare tutto o reagire con la violenza saremmo alla frutta.
Legittimare la violenza è stupido, nonchè pericolosissimo per il futuro.
Cos'è, quando mi stancherò di pagare il 40% di tasse e nessuno mi ascolterà quando chiederò di abbassarle, mi potrò anche io sentire autorizzato o giustificato a dar fuoco all'agenzia delle entrate o pestare il finanziere che mi viene in ufficio?
Se l'Italia fosse un paese civile ed europeo, la categoria degli allevatori in Sardegna sarebbe ascoltata, così come quella dei pescatori siciliani di Mazara che vengono presi a fucilate dai libici, come gli studenti che vogliono concordare una riforma universitaria e non subirla dall'alto perché chi ci governa ritiene sia giusto che un ministro dell'economia faccia anche il ministro dell'istruzione e che quindi tagli a càzzo di cane.
Legittimare la violenza è stupido così come lo è accettare supinamente tutto ciò che ti viene imposto dall'alto da chi calpesta la Costituzione. Che dire, prendiamo a calci in culo gli allevatori sardi e rispediamoli ad Oristano.
Ma che dici? Non è che "paese civile" significa tutto rose e fiori, con tutti che vengono ascoltati amorevolmente, tutte le richieste vengon o soddisfatte, ecc.
Avere malcontento, insoddisfatti o tensioni è una cosa, e capita dappertutto.
Legittimare una reazione violenta è tutt'altro, ed è quello che è stupido.
Perchè poi chi è che decide quando questa reazione è giustificata o comprensibile e quanto no? Tu?? Gli stessi violenti che la mettono in atto? Così ci ritroveremmo con qualcuno che blocca la strada, qualcuno la ferrovia, qualche altro da fuoco alle macchine, altri pestano i poliziotti, altri bloccano i rifornimenti di cibo o carburante, ecc. E ci sarebbe anche qualche illuminato a dire "poverini, sono frustrati, è giusto non subire supinamente" (perchè ovviamente tra il subire supinamente e la violenza non ci sono altre alternative).
Continui a non centrare il discorso perché ti è comodo per portare acqua al tuo mulino. Quello che radicalizza il discorso sei proprio tu.
Qui non stiamo parlando di un atto di violenza (lancio di una molotov sulla polizia) ingiustificato (nato senza motivo da un gruppo di persone che si trovava lì per caso), bensì di un gruppo di persone che in seguito alle orecchie da mercante del Governo che non ha intavolato nessun dialogo con una categoria in crisi per milleduecento motivi, conscio che un'autorizzazione per la manifestazione a Roma sarebbe stata negata, parte dalla Sardegna, di notte, e giunge a Civitavecchia per dirigersi poi a Roma e manifestare il proprio dissenso ad un Governo che non ascolta (senza quella protesta gli italiani col càzzo che si sarebbero preoccupati dei pastori sardi). Nel momento in cui trovano la polizia a bloccarli ed esasperati per un viaggio fatto a vuoto, sbroccano.
Puoi definirlo semplicemente un expoit di violenza, ma è un discorso superficiale ed ignorante perché ignora il background della storia, che invece è fondamentale.
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