Si vabbè, ma allora che caxxo ti balli? Mi dà l'idea dell'ottuagenario ormai rincoglionito che si dà un senso perché è "un sopravvissuto"...
...probabilmente - comunque - così rincoglionito da divenire strumento nelle mani di quattro deficienti che hanno avuto 'sta bella idea.
Come possiamo noi pretendere di capire fino in fondo e soprattutto di DILEGGIARE ciò che passa per la testa di un uomo sopravvissuto ad un tipo di avvenimento di quella portata, Balbo?.....Allora su Primo Levi, che ha tentato per anni di convivere con quei ricordi ricavandoci libri e poi addirittura suicidandosi, che cosa dovremmo dire? Che era un debole e che voleva solo guadagnarci e basta?.....Originariamente inviata da Abel Balbo
Credo che nessuno di noi possa davvero avere idea degli effetti che un'esperienza del genere ha e ha avuto sulla psiche di chi l'ha vissuto.....è quanto di più tremendo l'umanità abbia concepito e messo in atto.
E' proprio perché mi faccio forte dell'esperienza di Primo Levi che ho scarsa fiducia nel deportato medio del lager. "Se questo è un uomo" è un documento di accusa principalmente del deportato, quindi dell'uomo in senso più generale.
Le considerazioni che fai sugli effetti della sua esperienza sulla propria psiche è una considerazione condivisibile epperò estendibile all'intero genere umano e a qualsiasi tipo di esperienza, i cui effetti sono sempre soggettivi e legati alla sensibilità del singolo individuo.
L'esperienza che hanno vissuto loro non è paragonabile a qualsiasi altra esperienza, e trovo più fuori luogo questi commenti e giudizi, che il video in sè!
Più che altro ho preso Primo Levi come esempio proprio perchè ha reagito in maniera totalmente opposta rispetto a quest'uomo....Levi ha vissuto con quel fardello per tutto il resto della sua vita, cercando di trovare sfogo nella scrittura ma alla fine rimanendo totalmente schiacciato dal peso di ciò che ha visto e vissuto, suicidandosi....quest'uomo invece, che magari potrebbe non aver neanche mai sentito parlare di Levi ma che inconsciamente non vuole fare la stessa fine, ha scovato questo modo di reagire probabilmente proprio per mantenersi lucido.
Personalmente non condanno assolutamente nessuna delle due reazioni che giudico appunto opposte, quindi nè quella drammatica ed auto-distruttiva di Levi nè quella "esorcizzante" e straniante di quest'altro uomo.
Del resto non c'è anche Roberto Benigni che con il suo "La vita è bella" ha voluto analizzare quel periodo oscuro in una maniera totalmente nuova ed anch'essa straniante?.....Ovvio, lui non l'ha vissuto quindi non giudico il suo un modo di REAGIRE ma appunto solo di ANALIZZARE, ma il concetto ritengo non sia troppo diverso.
Quello che dici, e cioè che il mio concetto sia estensibile, è teoricamente giustissimo....ma lo è fin quando non si ha a che fare con fatti giudicabili oggettivamente come "estremi", come possono essere il genocidio degli armeni ad opera dei turchi, la "soluzione finale" appunto, o anche all'epoca l'uccisione delle popolazioni precolombiane ad opera degli europei, o l'esperienza delle trincee durante la Grande Guerra, la guerra del Vietnam, la prigionia nei gulag.....avvenimenti "grandiosi" (in negativo), in pratica.
Senza troppi patemi d'animo dico che se non l'avesse fatto sarei stato bene comunque...
Anche questo episodio sembra figlio della società che ci circonda, se proprio si vuole sapere cos'è successo in quel periodo non c'è bisogno di vedere le immagini di un video con 5 persone che ballano ad Auschwitz, molto meglio sarebbe leggere qualche opera del citato Primo Levi come "Se questo è un uomo" o magari interessarsi a quello che ha fatto Simon Wiesenthal leggendo magari anche uno dei suoi libri tipo Max e Helen (incredibile storia vera). Il problema è che un video lo si vede in 5 minuti, si fa un pò di moralismo "Ma che cavolo fa?" "Ha fatto bene!" ma alla fine la maggior parte di quelli che commentano quel periodo lo fanno solo con un vago ricordo di quello che hanno studiato a scuola o di qualche bel film visto al cinema, il massimo poi è quando si discute se siano morti milioni o migliaia di persone in un campo di concentramento...basterebbe anche una persona sola! Insomma un presupposto sbagliato da cui parte una discussione sbagliata che non porterà a nulla....mia conclusione...il vecchietto può anche ballarci su quel campo perché dopo tutto quello che ha passato probabilmente ha acquisito il diritto di farlo ed è il suo modo per mandare a fanc... ancora una volta quelle persone, ma fare un video per farlo vedere agli altri non è utile, commentarlo ancora meno.
Io non penso che lo abbia fatto per dare qualche informazione.
Lo ha fatto soltanto per sputare su tutto quello che ha patito e vedendolo, personalmente, ho provato un senso di speranza e ironia.
Forse voleva solo dimostrare che, nonostante tutto, la vita continua.
I commenti su "un luogo" non sono mai "fuori luogo"...
E' proprio il particolare e al limite tipo di vissuto del deporato che ha dato la possibilità di fare certe considerazioni. Non farle a mio parere è un tapparsi gli occhi sulla vera natura dell'essere umano. A noi tutti piace affermare che il nazista s'è dimostrato d'una spietatezza inaudita, ma dimentichiamo che il deportato è un umano come il nazista; Primo Levi nel suo libro "se questo è un uomo" ha sottolineato come la natura del deportato non fosse così dissimile da quella del suo torturatore. Lo ha fatto elencando una serie di aneddoti riguardanti la vita di quel particolare sistema sociale che s'è venuto a creare nel lager.
Questo è verissimo, infatti "Se questo è un uomo" è considerabile una critica appunto all'uomo in sè per sè prima ancora che al nazista....ma questo non cambia le cose
ha fatto bene eccome è giusto ricordare quello che quei porci hanno fatto anche con l'ironia!
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