Auschwitz, rubata la targa
Prelevata nella notte la scritta "Il lavoro rende liberi" all'ingresso del campo di concentramento. La polizia polacca ha offerto un premio di 5.000 zloty (1.250 euro) a chi ritroverà la scritta.
La celebre iscrizione "Arbeit Macht Frei" (Il lavoro rende liberi) posta all'ingresso del campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau, in Polonia, è stata rubata da sconosciuti la notte scorsa. Lo ha annunciato oggi la polizia polacca, spiegando che le autorità locali ritengono che il furto sia avvenuto fra le 3.30 e le 5 di questa mattina. Sempre secondo la polizia, l'iscrizione è stata svitata da una parte e strappata dall'altra: le forze di sicurezza hanno subito avviato le ricerche, ma al momento non ci sono sospetti.
"L'iscrizione è stata rubata questa mattina presto", ha dichiarato all'Afp, Jaroslaw Mensfelt, portavoce del museo del campo che fu installato dall'occupante tedesco sul territorio polacco durante la Seconda guerra mondiale. "E' una profanazione del luogo in cui più di un milione di persone furono assassinate. E' vergognoso", ha commentato Mensfelt. "Si tratta del primo caso così grave di furto nel campo", ha aggiunto. La Germania nazista sterminò dal 1940 al 1945 a Auschwitz-Birkenau circa 1,1 milione di persone, di cui un milione di ebrei. Le altre vittime del campo furono soprattutto polacchi, rom e prigionieri sovietici.
Da Israele si è levato un coro di indignazione. "E' un atto abominevole che è assimilabile alla profanazione", ha dichiarato il vice Primo ministro e ministro dello Sviluppo regionale, Sylvan Shalom. "Questo gesto testimonia ancora una volta dell'odio e della violenza contro gli ebrei", ha aggiunto Shalom. Da parte sua, il memoriale israeliano della Shoah a Gerusalemme, lo Yed Vashem, ha manifestato la sua indignazione. "Questo atto costituisce una vera dichiarazione di guerra. Non conosciamo l'identità degli autori ma suppongo che si tratti di neonazisti animati dall'odio verso lo straniero", ha dichiarato il presidente del memoriale della Shoah a Gerusalemme, Yed Vashem, Avner Shalev, in un comunicato. "Queste persone vogliono riportare l'Europa a 60 anni fa, agli anni bui della morte e della distruzione", ha aggiunto Shalev.
Anche numerose personalità politiche polacche hanno espresso costernazione per il furto della celebre iscrizione. "E' impensabile!", ha esclamato il leader storico di Solidarnosc ed ex presidente, Lech Walesa, all'emittente Tvn 24. "Ma non vi vi vedo un atto ideologico. E' un atto criminale. Impossibile comprenderlo diversamente", ha aggiunto il premio Nobel de la Paix. "E' orribile. Spero che la polizia ritroverà rapidamente questa iscrizione", gli fatto eco sula radio pubblica il presidente del Senato, Bogdan Borusewicz.
"Tutte le piste sono possibili ma noi privilegiamo quella del furto su commissione di un collezionista privato o di un gruppo", ha dichiarato all'Afp Malgorzata Jurecka, portavoce della polizia di Oswiecim (Auschwitz in polacco).
Decine di poliziotti, accompagnati da cani, erano sul posto già da questa mattina per le indagini e dei posti di blocco sono stati allestiti lungo le strade locali.
Il campo di Auschwitz-Birkenau è chiuso la notte e sorvegliato da vigilantes. Oggi la polizia si era già messa a visionare le registrazioni delle telecamere di sorveglianza del museo e della città. Le forze dell'ordine hanno promesso una ricompensa di 5.000 zloty (1.200 euro) a chiunque fornisca informazioni utili per ritrovare l'iscrizione e arrestare i colpevoli.
Il pannello in ferro battuto e lungo 5 metri, non era difficile da asportare dalla "ma bisognava sapere come fare", ha detto il portavoce del museo. "Il ladro doveva sapere bene quello che voleva e come fare", ha aggiunto.
La Germania aveva annunciato proprio eri di essere pronta a una donazione di 60 milioni di euro per la manutenzione dell'ex lager di Auschwitz-Birkenau, la metà del denaro necessario per preservare le rovine delle baracche e delle camere a gas del più famigerato lager nazista. Il campo è stato liberato dall'esercito sovietico nel gennaio 1945. I nazisti hanno distrutto numerose installazioni prima della fuga. Su 191 ettari, il sito conta 155 edifici e più di 300 rovine. L'anno scorso, più di un milione di persone hanno visitato Auschwitz. Il ministero degli Esteri israeliano ha definito il furto una «azione disumana». La polizia polacca ha offerto un premio di 5.000 zloty (1.250 euro) a chi ritroverà la scritta.
Il Tempo - Auschwitz, rubata la targa
gesto di profanazione antisemita,o semplice desiderio di impossessarsi di un cimelio storico?