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Donne e discriminazione sul lavoro

  1. #21
    Assuefatto da FdT
    39 anni
    Iscrizione: 25/3/2010
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    Quote Originariamente inviata da Eurasia Visualizza il messaggio
    il contrasto tra l'art. 29 e l'art.37, idem l'art.51.
    Questo passaggi non lo capisco.
    Dove starebbe il contrasto?

    Il 29 parla di matrimonio come fondamento dello stato e di diritti dei coniugi.

    Il 37 di parita' sul lavoro.

    In che modo sono in contrasto l'uno con l'altro?









    Cmq colgo spunto per ampliare il concetto di interpretabilita' della costituzione, prendamo proprio l'articolo 29:

    La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.
    Il matrimonio è ordinato sull'uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare.


    La parte sottolineata. Immagino chiunque, anche completamente digiuno di giurisprudenza, possa capire quanto sia aperta e quanto si presti a differenti interpretazioni.


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  3. #22
    Eurasia
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da BadWolf Visualizza il messaggio
    Questo passaggi non lo capisco.
    Dove starebbe il contrasto?

    Il 29 parla di matrimonio come fondamento dello stato e di diritti dei coniugi.

    Il 37 di parita' sul lavoro.

    In che modo sono in contrasto l'uno con l'altro?









    Cmq colgo spunto per ampliare il concetto di interpretabilita' della costituzione, prendamo proprio l'articolo 29:

    La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.
    Il matrimonio è ordinato sull'uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare.


    La parte sottolineata. Immagino chiunque, anche completamente digiuno di giurisprudenza, possa capire quanto sia aperta e quanto si presti a differenti interpretazioni.
    Grazie di avermi risposto, quindi di presento la contraddizione insita in quegli articoli.

    Art. 29 sancisce l'ugualianza morale e giuridica dei coniugi all'interno dell'ambiente familiare, mentre nell'art. 27 - dedicato al lavoro femminile - viene sancito il principio della parità di trattamento della donna nei luoghi di lavoro.

    Malgrado ciò l'articolo 27 prosegue e non si limita a dettare dei principi formali che di fatto non vengono sostanziati, ma prosegue con un " le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare, e assicurare alla madre una speciale e adeguata tutela"
    Si parla di funzione familiare "prevalente" e "connaturata".
    Non credi ci sia qualcosa che stona rispetto al primo articolo che sancisce la parità di trattamento tra i coniugi?
    Tantissimi datori di lavoro si sono aggrappati a questo articolo 27 con la scusa che la donna abbassa la produzione perchè deve fare la mamma e si giustifica dietro un articolo porcheria di quel calibro.

    Proseguo con l'art.51 che sancisce la parità di accesso alle carriere.
    Al di là del principio, tu quante donne conosci che anzichè far le postine dietro gli sportelli fanno i direttori?

  4. #23
    Mai più senza FdT RudeMood
    Donna 42 anni
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    Purtroppo la 'categoria' delle donne viene rovinata da quelle 'poche' che rimangono incinte e, d'accordo col medico si fanno dare una gravidanza a rischio per rimanere a casa. NO. NON SONO TUTTE COSI'.
    Ma io ne ho conosciute fin troppe. "Non vedo l'ora di trovare un posto
    a tempo indeterminato, così finalmente posso rimanere incinta e starmene
    a casa 9 mesi che tanto non ti caccia nessuno"

    Una cassiera di supermercato, che può tranquillamente rimanere seduta
    e fare il suo lavoro.... perchè deve rimanere 6 mesi a casa se sta incinta?
    Che malattia ha?

    Riesco a concepire questo comportamento solo per chi fa un lavoro pesante
    o a rischio... tipo le infermiere, o le commesse, se devono alzare pesi, spostare e rispostare stand e scaffali..

    Ma giuro che vedo sempre più donne, anche segretarie, preferire la malattia
    al lavoro. Se dovessi occuparmi di assumere personale per un'azienda,
    sarei senz'altro maschilista. E mi dispiace.
    Sarà che, come al solito, siamo in ItaGlia.

  5. #24
    Eurasia
    Ospite

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    Se fossimo in uno Stato che tutelasse e valorizzasse la maternità, le donne non farebbero quei ragionamenti. Invece molte di noi non vedono l'ora di trovare un lavoro sicuro per potersi costruire una famiglia, perchè da noi i contratti atipici non sono coperti da protezione per maternità (solo i contratti di lavoro a tempo indeterminato, e delle tutele restrittive per tempo determinato e cococo introdotte di recente).
    Se da noi lo stato di maternità fosse tutelato sempre, le donne a cui ti riferisci tu non farebbero quei ragionamenti perchè si sentirebbero comunque tutelate sia con il lavoro che senza il lavoro.

  6. #25
    Mai più senza FdT RudeMood
    Donna 42 anni
    Iscrizione: 3/2/2009
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    Io capisco che i contratti atipici non aiutano la maternità.
    Ma non capisco perchè vogliono passare per malate quando sono solo incinte O_o

    Capito?Tutto qua.
    E parlo anche di quelle che lavorano da 10 anni nello stesso posto:
    rimangono incinte = 9 mesi a casa .

    Allora se vuoi stare comoda a casa, lascia il posto a chi ha VOGLIA di lavorare.

  7. #26
    Assuefatto da FdT
    39 anni
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    Quote Originariamente inviata da Eurasia Visualizza il messaggio

    Malgrado ciò l'articolo 27 prosegue e non si limita a dettare dei principi formali che di fatto non vengono sostanziati, ma prosegue con un " le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare, e assicurare alla madre una speciale e adeguata tutela"
    Si parla di funzione familiare "prevalente" e "connaturata".
    Non credi ci sia qualcosa che stona rispetto al primo articolo che sancisce la parità di trattamento tra i coniugi?
    Il fatto che non vengano sostanziati e' normalissimo perche' ti ripeto, la costituzione e' una linea gida, non e' un codice legale vero e proprio.

    Per il resto guarda, su questo ti do' ragione in parte.

    ma allora bisogna abolire certe "tutele" , bisogna partire da li.

    Allora poi mi starebbe benissimo.

    Io quel che sostenevo (e che sostengo tutt'ora non e' che cambio idea nel giro di 2 settimane ) e' che pero' non si puo' pretendere di avere speciali tutele e privilegi e contemporaneamente anche identici diritti.

  8. #27
    Can che dorme Wolverine
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    Se fossimo in uno Stato che tutelasse e valorizzasse la maternità, le donne non farebbero quei ragionamenti. Invece molte di noi non vedono l'ora di trovare un lavoro sicuro per potersi costruire una famiglia, perchè da noi i contratti atipici non sono coperti da protezione per maternità (solo i contratti di lavoro a tempo indeterminato, e delle tutele restrittive per tempo determinato e cococo introdotte di recente).
    Se da noi lo stato di maternità fosse tutelato sempre, le donne a cui ti riferisci tu non farebbero quei ragionamenti perchè si sentirebbero comunque tutelate sia con il lavoro che senza il lavoro.
    Ma cosa intendi per tutela? Le tutele già ci sono, per lo meno per i contratti a tempo indeterminato, e consentono appunto di stare parecchi mesi completamente assente dal lavoro pur venendo pagata lo stesso, che sia dallo Stato e/o dal datore di lavoro.

    Ciò significa che io datore di lavoro, appunto a parità di competenze (sia chiaro) col càzzo che scelgo una donna, mi farei soltanto del male da solo sapendo che c'è il forte rischio che mi abbandoni per 9 mesi. Non c'è molta alternativa a tutto ciò E non è per essere contro le donne ma è semplicemente per tutelare se stessi, ed è chiaro che fra lo scegliere di tutelare me stesso ed il tutelare una donna totalmente sconosciuta che tanto non vedrai mai, è fin troppo ovvio che scelgo il tutelare me datore di lavoro assumendo qualcuno che, SEMPRE A PARITA' DI PROFESSIONALITA' E COMPETENZA, almeno non ha di sti problemi.....

  9. #28
    Eurasia
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da Wolverine Visualizza il messaggio
    Ma cosa intendi per tutela? Le tutele già ci sono, per lo meno per i contratti a tempo indeterminato, e consentono appunto di stare parecchi mesi completamente assente dal lavoro pur venendo pagata lo stesso, che sia dallo Stato e/o dal datore di lavoro.

    Ciò significa che io datore di lavoro, appunto a parità di competenze (sia chiaro) col càzzo che scelgo una donna, mi farei soltanto del male da solo sapendo che c'è il forte rischio che mi abbandoni per 9 mesi. Non c'è molta alternativa a tutto ciò E non è per essere contro le donne ma è semplicemente per tutelare se stessi, ed è chiaro che fra lo scegliere di tutelare me stesso ed il tutelare una donna totalmente sconosciuta che tanto non vedrai mai, è fin troppo ovvio che scelgo il tutelare me datore di lavoro assumendo qualcuno che, SEMPRE A PARITA' DI PROFESSIONALITA' E COMPETENZA, almeno non ha di sti problemi.....





    L'Italia è degli italiani, non vi è alcun dubbio

    Corro a fare il bucato..

  10. #29
    Can che dorme Wolverine
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    L'Italia è degli italiani, non vi è alcun dubbio

    Corro a fare il bucato..
    Non sto dicendo che sia una cosa bella, ma alla luce dell'attuale situazione, perchè mai io datore di lavoro, che chiaramente ho tutto il diritto di pensare ai ***** miei e di non fare il buon samaritano (rimanendo ovviamente nei termini di legge e di buon senso, ci mancherebbe), dovrei appunto scegliere una donna piuttosto che un uomo, fermo restando che siano entrambi competenti allo stesso modo? Rispondi, scusa, mettiti nei panni del datore di lavoro appunto, che in quanto tale lavora per guadagnare e non per far piacere alle femministe

  11. #30
    Mai più senza FdT RudeMood
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    Wolverine.. sempre che non ti capiti un trans (ex donna ora uomo)
    ancora fertile che si fa inseminare in laboratorio e rimane incinto

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