A otto anni, picchiato a scuola e soprannominato «monnezza» perché figlio di una «sporca napoletana».
Treviso, lo deridono per la madre napoletana
Lo hanno raccontato ieri i suoi genitori a una tv veneta, lo ha confessato lo stesso bambino sul suo diario: «Se mi mandi ancora a scuola mi uccido» aveva scritto. Tutto è cominciato quando le immagini di Napoli sommersa dai rifiuti hanno fatto il giro del mondo. Piccoli razzisti crescono: la vicenda, che per ora non ha portato a denunce alle forze dell’ordine, è stata raccontata dai genitori del piccolo alla tv «Rete Veneta». Il bambino, che frequentava la seconda elementare a Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, era diventato schivo, non mangiava, non voleva che la madre o la nonna lo andassero a prendere a scuola e preferiva tornare con il pullmino. Insospettita, la madre ha trovato la spiegazione sul diario del bambino: «Sei sporco perché tua madre è napoletana», «Tu sei italiano e tua madre no», frasi subite fino a qualche giorno fa, quando il bambino ha cambiato scuola. Mamma e papà hanno preferito trasferirlo in un istituto di Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza: nuovi compagni, nuovi insegnanti. «Adesso sta meglio - racconta la madre -. È tornato a sorridere». I genitori non ancora. f. j.
( Fonte: 03/04/2008 Il Mattino)
Assurdo come persino nei bambini possa scattare così automaticamente il pregiudizio
E' stato giusto secondo voi cambiare scuola, cioè: è servito più alla vittima o ha soltanto dato soddisfazione a questi bulletti in erba alimentandone la logica :" è diverso, quindi se ne deve andare?"