MILANO - Un terremoto di magnitudo 7 ha devastato martedì pomeriggio - la notte tra martedì e mercoledì in Italia-, l'isola di Haiti. Il sisma, un vero e proprio sciame sismico che ha fatto registrare una decina di scosse nel giro di poche ore (la prima alle 22,53 ora italiana), ha avuto il suo epicentro a una quindicina di chilometri dalla capitale Port-au-Prince e ha provocato numerosi crolli di edifici. Nell'area colpita dal sisma, molto densamente popolata, vivono almeno 1,8 milioni di persone su circa 9 milioni di abitanti dell'intera nazione. Era anche stato diramato un allarme tsunami per tutto il quadrante caraibico, ma poco dopo l'allerta è rientrata.
MIGLIAIA SOTTO LE MACERIE - Per un bilancio delle vittime è ancora troppo presto, le informazioni, anche a causa della rete delle telecomunicazioni andata completamente in tilt, arrivano con difficoltà. Quello che è certo, però, è che migliaia di persone sono rimaste sepolte sotto le macerie e i soccorritori stanno cercando di estrarne vive quante più possibile: gli Stati Uniti, che fin dall'inizio hanno monitorato da vicino la situazione, parlano di un probabile elevato numero di morti. Tra gli immobili collassati ci sono numerosi ospedali (nella capitale solo uno è rimasto in funzione e ha già esaurito la capacità di accoglienza di feriti; la Croce Rossa internazionale si sta attrezzando per allestire alcuni punti di pronto soccorso da campo) e anche il palazzo presidenziale di Port-au-Prince. Il presidente René Preval è tuttavia vivo, secondo quanto hanno confermato fonti diplomatiche haitiane a Città del Messico.
Terremoto devasta Haiti, migliaia di persone tra le macerie - Corriere della Sera