Non metto in dubbio la serietà intellettuale del papa, ma nel citare Galileo Galilei non ha manco ammesso la colpa della Chiesa del tempo: mentre Galileo leggeva il libro della natura, la chiesa leggeva un libro tutto suo ed errato e ha commesso il peccato capitale di negare la verità e imporre la sua falsa visione dell'universo con la forza e le esecuzioni (Ricordiamo Giordano Bruno).
Comunque sia non sono per niente daccordo, perchè scienza e religione non possono coesistere perchè da sempre in antitesi tra loro.
stamattina abbiamo discusso di questo a religione.
Secondo me è più credibile la scienza, perchè ha delle prove, ma anche la religione ha dei punti a suo favore.
SCIENZA!!!!!!!
In realtà lui credeva nel "Deus Sive Natura", aveva una concezione panteistica dell'universo e si scontrava esplicitamente con il paradossale dio della bibbia: nelle sue memorie espone il fatto che un dio onnipresente, onnipotente e buono non può esistere perchè costituisce un assurdo
Era un credente ma come ho gia detto credeva nel "Deus sive natura" e non nella Bibbia:
"L'idea di un Dio personale è un concetto antropologico che non sono capace di prendere seriamente."
"Io non credo in un Dio personale e non l'ho mai negato, anzi, ho sempre espresso le mie convinzioni chiaramente. Se qualcosa in me può essere chiamato religioso è la mia sconfinata ammirazione per la struttura del mondo che la scienza ha fin qui potuto rivelare."
"Credo nel Dio di Spinoza che si rivela nell'armonia di tutto ciò che esiste, ma non in un Dio che si occupa del destino e delle azioni degli esseri umani."
"La principale fonte dei conflitti odierni tra le sfere della religione e della scienza sta tutta in questa idea di un Dio personale. […] Nella lotta per il bene morale, i maestri della religione debbono avere la capacità di rinunciare alla dottrina d'un Dio personale, vale a dire rinunciare alla fonte della paura e della speranza, che nel passato ha garantito ai preti un potere così ampio."
"Nella fase giovanile dell'evoluzione spirituale dell'uomo la fantasia umana creò a propria immagine divinità che supponeva dovessero determinare il mondo fenomenologico. L'idea di Dio nelle religioni insegnate oggi, è una sublimazione di quell'antica concezione degli dèi. Il suo carattere antropomorfico è dimostrato, per esempio, dal fatto che gli uomini si rivolgano all'Essere Divino con preghiere, e ne implorino l'esaudimento dei propri desideri."
"Non riesco a concepire un Dio che premi e castighi le sue creature o che sia dotato di una volontà simile alla nostra. E neppure riesco né voglio concepire un individuo che sopravviva alla propria morte fisica; lasciamo ai deboli di spirito, animati dal timore o da un assurdo egocentrismo, il conforto di simili pensieri. Sono appagato dal mistero dell'eternità della vita e dal barlume della meravigliosa struttura del mondo esistente, insieme al tentativo ostinato di comprendere una parte, sia pur minuscola, della Ragione che si manifesta nella Natura"
"Per me, la parola Dio non è niente di più che un’espressione e un prodotto dell’umana debolezza, e la Bibbia è una collezione di onorevoli ma primitive leggende, che a dire il vero sono piuttosto infantili. Nessuna interpretazione, non importa quanto sottile, può farmi cambiare idea su questo. Per me la religione ebraica, come tutte le altre, è un’incarnazione delle superstizioni più infantili"
Guarda,io non credo affatto che la religione sia frutto di superstizioni infantili,tutt'altro. La spiritualità c'è e basta, conviene pensare ai Buddisti... più che venerandi di Buddha io li vedo esseri che studiano e mettono in pratica la spiritualità,che non è frutto di superstizione ma coinvolge in modo biologico e spirituale(corpo-anima-mente) La religione è un misto di superstizioni(verissimo) ma sono nate da mente distorte e bigotte(vedi preti assurdi) . Mettendo da parte una buona volta la Scienza,in questo mondo avvengono fenomeni a dir poco naturali,che sono impossibilissimi da spiegare. Non può esserci sempre lo zampino della Natura. Poi ognuno di noi,fin dai tempi remoti e primitivi,abbiamo sempre avuto quel senso di tendere verso l'innoto,non a caso gli uomini primitivi seppellivano i loro morti,onorandoli con "preghiere" e invocazioni. Questo dimostra che siamo in netta differenza tra gli esseri animali senza ragione. Insomma,religioni ottuse o meno,siamo troppo sofisticati come Animali con intelletto da essere scartati come semplici residui di molecole nate a caso. Il discorso di Einstein è puramente di logica umana,ci vogliono formule e formule e certezze per dire cose del genere. DEtto questo non nego che non abbia ragione riguardo le credenze popolari o superstizioni,ma è limitato per trarre già delle conclusioni senza ulteriori prove fisiche ad occhio nudo.
Galileo doveva muoversi con i piedi di piombo per non incappare nelle persecuzioni dell'Inquisizione,Einstein è dovuto emigrare per non incappare nelle persecuzioni Naziste..e poi scusami,mi fai troppo ridere..sei tu che hai tirato fuori l'esempio di Einstein dicendo che non si sarebbe piegato..ti ho solo dimostrato che davanti alle persecuzioni,religiose o politiche,in genere anche i grandi sono costretti ad abbassare la testa