Originariamente inviata da
cleopatra
Originariamente inviata da
John Galliano
"è più facile per un cammello passare dalla cruna di un ago che per un ricco entrare nel regno dei cieli"
tratto dal vangelo.
Grazie a Dio, quello n on è un inno alla povertà, come a dire: "Se volete essere veri cristiani diventate poveri!".
Anzi!
Gesù Cristo ha sempre detto che se uno voleva essere un vero cristiano, doveva eliminare i poveri dalla terra, portando più giustizia!!
Quella pericope che tu hai riportato è un avvertimento riguardo alla ricchezza!
Anzi: più che alla ricchezza (che di per sè, se avuta onestamente, io non mi sento da condannare come quegli ipocriti che dicono che il denaro non è importante nella vita) è un evvertimento ai ricchi:"Guardate,che se siete ricchi per voi sarà difficile entrare nell'ottica di Dio e fare la sua volontà (= entrare nel regno dei cieli) se non riuscirete a trattare le vostre ricchezze con distacco (= il contrario dell'avarizia) e ad usarle per il bene comune!"
E' questa la grande difficoltà dei ricchi: trattare i soldi per quello che sono: materia!
Al di sopra c'è sempre l'uomo!
E, tanto per dirti delle cose che gli studiosi sanno ma che la gente comune neppure immagina, il padre di Gesù, Giuseppe, era un imprenditore affermato, titolare di un’azienda per la costruzione di serramenti e attrezzi in legno. Da San Giustino martire, palestinese e lontano parente di Giuseppe, sappiamo che aveva un laboratorio rinomato non solo a Nazareth ma in tutta la Galilea, soprattutto per la costruzione di aratri di legno e gioghi per buoi. Luca precisa che Maria e Giuseppe erano si, in una mangiatoia che fungeva da dependance del caravanserraglio, perché non c'era più posto in albergo, non perché‚ non se lo potevano permettere. Matteo, poi, ci informa degli enigmatici Magi venuti dall'Oriente con doni preziosi.
E i genitori di Gesù li accettano.
Non dicono:"Che schifo! noi dobbiamo essere poveri e morti di fame, altrimenti non entreremo el Regno dei cieli!"
Anche perché Gesù non aveva ancora diffuso il suo messaggio... Comunque c'è anche chi ha scritto un libro sostenendo che Gesù non è esistito, parlo de LA FAVOLA DI CRISTO di Luigi Cascioli.
Questo per dire che si danno troppe cose per scontate...
Va ricordato anche che i carnefici del Cristo si stupiscono della bellezza dell'abito indossato da Gesù (oggi diremmo firmato) tanto che non lo strappano ma se lo disputano ai dadi: era una tunica senza cucitura, tessuta tutta d'un pezzo da cima a fondo.
Molte cose dei Vangeli vanno lette come paradossi. "Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo", dice, ad esempio, il Signore. Questa frase non va presa alla lettera, va interpretata come la testimonianza di uno sradicamento, disumano in Oriente, dalla famiglia, dal clan, dal villaggio e non come segno di penuria di denaro. Tutta la storia narrata nei Vangeli è paradossale: parlano del Dio che si fa uomo e che invece di finire sul trono finisce a morte sulla croce.
Ciao!