Sou, ho già risposto alle tue folli tesi su questo argomento in un topic simile di qualche settimana fa.
Quindi stavolta passo, anche perchè non vorrei beccarmi dei cartellini a causa di insulti.
Sou, ho già risposto alle tue folli tesi su questo argomento in un topic simile di qualche settimana fa.
Quindi stavolta passo, anche perchè non vorrei beccarmi dei cartellini a causa di insulti.
Difficile "argomentare" in questa discussione senza scadere in luoghi comuni.
In una società come la nostra, votata sempre di più al "consumo selvaggio", è difficile sostenere "i soldi non sono importanti".
E i soldi diventano importanti non solo per le cose frivole, ma anche per cose decisamente importanti come gli accessori per la scuola dei figli o i loro vestiti, il cibo, la casa. Tutte cose che oramai davvero costano sacrifici enormi.
Certo è che che, una volta raggiunta la tranquillità economica minima (la casa, le bollette, i vestiti, il cibo), tutto il resto diventa un "di più" che senz'altro gratifica ma difficilmente cristallizza la felicità.
Le felicità costruite sugli eccessi economici sono inebrianti ma superficiali ed effimere.
A scanso di equivoci io sono uno che ha speso abbastanza in "cazzate" e spenderebbe ancora molto in "cazzate" (e ogni tanto continuo a farlo), non sono un moralista e non condivido le associazioni povero=onesto; ricco=disonesto.
Ci sono però molte cose (a parte il classicone "trombare") che danno una felicità assoluta e che non necessitano di denaro in cambio.
perchè così funziona il mondo e oltre una certa soglia di tenore di vita, salvo eccezioni come eredità o capacità rare,
bisogna fare i conti con altre questioni, parlo del comportamento diffuso, non dei casi particolari
contattami quando avrai 15 anni in più e avrai visto tanti esempi di come ragionano le persone sul lavoro, i responsabili, cosa dovresti fare per saltare un ostacolo
sono certo che non mi darai più del folle
il ministero dell'economia avrebbe molto da ridire
Ma io credo che intendesse la QUANTITA' di soldi.....se no è una domanda scontatissima, ovvio che i soldi sono fondamentali
Susughi l'onestà è un insieme di valori, non tutti necessariamente valutabili dal ministero dell'economia o delle finanze.
Certo, l'evangelica affermazione relativa ai cammelli, alle crune e ai paradisi lascerebbe poche speranze ma, osservando la realtà con raziocinio, si possono scoprire persone ricche ma comunque oneste e persone povere che sono disoneste, che non hanno rispetto per la comunità e che utilizzano la propria - infelice - situazione di indigenti per arrogarsi diritti e fuggire dai doveri.
Poi ci sono i poveri veri, ma quella è un'altra storia.
Diciamo che sono cresciuta in una famiglia 'che sta bene', senza eccedere però.
Ho studiato, sto studiando, e ora aiuto pure io, ma so che su di loro posso contare.
Poi vedo il mio ragazzo che ha studiato e che fatica a studiare,e che un giorno finito il corso obbligatorio per avere una laurea in contrabbasso dovrà farsi il mazzo in accademie private e so che dovrò aiutarlo io perché altrimenti se lo scorderà.
E se si rompe lo strumento (di mio padre fra l'altro)devo aiutarlo io (tipo ora), e se vogliamo permetterci di spendere 30 euro per passare un capodanno con gli amici dovrò aiutarlo io, e la spesa la pago io.
Mi dice sempre che dovrebbe smettere per cercare altro, ma non è giusto.
I soldi sono importanti, non sono fondamentali, questo no.
Però per il felice sostentamento di una famiglia occorrono.
So pure io che gli italiani hanno una loro prerogativa nel voler fregare gli altri, nel voler rubare e svendere i valori più importanti, ma qui si parla di avere un minimo di dignità, di poter studiare, di poter diventare bravi in qualcosa per poter poi aspirare ad un lavoro che non sia malpagato (cosa pure rara di questi tempi)
per me nel concetto di onestà rientra anche quello valutabile da quei soggetti
un conto è chi fa il disonesto per sopravvivere, un altro per lucrare e altri scopiCerto, l'evangelica affermazione relativa ai cammelli, alle crune e ai paradisi lascerebbe poche speranze ma, osservando la realtà con raziocinio, si possono scoprire persone ricche ma comunque oneste e persone povere che sono disoneste, che non hanno rispetto per la comunità e che utilizzano la propria - infelice - situazione di indigenti per arrogarsi diritti e fuggire dai doveri.
le condizioni molto benestanti in generale non sono associate a grande rigore morale in una visione d'insieme complessiva, poi ci sono i casi particolari
Susughi ti sto perdendo.....
Chi è disonesto per il ministro delle finanze è ovvio che è un disonesto. Ma si può essere disonesti anche se per le finanze e l'economia sei a posto, questo intendevo dire.
L'onestà e la disonestà non si basano solo sul "pago le tasse SI/NO".