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Io interromperei la gravidanza e abortirei. Ma se altri genitori fanno la scelta di fargli affrontare la vita, non mi sento di dire che dovrebbero sopprimerlo. Il figlio è loro.
Poi ci sono persone malformate che sono perfettamente integrate con la società e conducono una vita serena.
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Originariamente inviata da
lunantica
Io infatti quando sarà non so se lo farò. Ogni volta che ci penso mi dico che non lo so...l'idea di mettere a rischio mio figlio, anche se a un rischio minimo (che poi, minimo..io non mi fido affatto della sanità italiana) non mi piace. E per quanto mi riguarda non so se il fine giustificherà i mezzi (conoscendomi, non credo proprio, ma il futuro è un'ipotesi..)
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Originariamente inviata da
Temperance
Pure su questo sono combattuta. Mia madre, avendomi avuta a 40 anni, la fece, e la sorella di mio padre la sconsigliava fortemente, proprio perchè le diceva "E se poi scopri che c'è qualcosa che non va?". Il rischio della procedura in sè è davvero basso, il problema sono i risultati che può dare.
La possibilità di perdere il feto per conseguenza di un'amniocentesi è praticamente vicina allo zero.
La sanità italiana in aggiunta è tra le migliori.
Considera anche che la possibilità di generare un bambino down cresce con l'età della partoriente e che oggi in Italia è assai improbabile che si partorisca prima dei 30 anni...
A 40 anni d'età le possibilità di un feto affetto dalla sindrome del cromosoma 21 sono inimmaginailmente alte: 1 concepimento ogni 40 è down!! (Poi in realtà i casi si riducono al tempo dell'amniocentesi perché molti di essi abortiscono spontaneamente).
Quindi secondo me voi donne dovreste porvi una sola questione: se vorreste vostro figlio anche se malato oppure no .
Perché se lo terreste in ogni caso ovvio che non ha senso fare un'amniocentesi, visto che in caso positivo comunque non abortireste. Invece, se siete del parere di non far nascere un eventuale figlio malato, allora quel discorsetto del rischio di perdere con l'amniocentesi un eventuale feto sano è una grandissima stupidaggine, sulla quale fanno leva e quindi propaganda gli antiabortisti.
Qualsiasi donna ha il dovere di riflettere su questo argomento anche quando non ha intenzione di procreare, perché deve trovarsi pronta ad affrontare tali quesiti quando si presentarà (se si presenterà) il momento di concepire un bambino.
Non solo, bisogna che la donna sappia che cosa pensa prima, quando ancora non si trova a dover affrontare un feto malato, perché al momento l'emotività potrebbe giocare un ruolo importante e spingere la donna verso una decisione che in realtà non è quella incosciamente voluta.
Post come questo che mi onoro di aver aperto, sono utilissimi per questo esercizio di riflessione.
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Originariamente inviata da
Temperance
Dal momento che il bambino è nato, però, per me è impensabile togliergli la vita. Se si pensa di non essere in grado di crescerlo c'è chi ne sarà capace.
Mi sembra un po' superficiale come soluzione.
Non mi sto ponendo il problema di non sentirmi adeguato o di non volermi prendere la briga di crescere un mio figlio perché malato.
Per me è un atto di amore quello di togliergli la vita. Lo farei per lui, non per me.
Così come l'aborto terapeutico. Se abortisco un figlio down lo faccio per il suo bene, non certo per l'egoismo di non volermici dedicare.
Mai e poi mai permetterei a un figlio mio di venire allevato da altri. Sano o malato che sia.
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1 allegato(i)
Ho già detto quello che penso e ritengo che chi la pensa diversamente sia libero di farlo, ma stamattina su FB ho trovato una cosa che vorrei vedeste per intero, poi ognuno ne tragga le proprie conclusioni, sempre che si veda perchè non so se riesco a caricarlo)
https://www.facebook.com/video.php?v=875536809147627
Allegato 83220
Volere, è potere!:)
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Non mi sto ponendo il problema di non sentirmi adeguato o di non volermi prendere la briga di crescere un mio figlio perché malato.
Per me è un atto di amore quello di togliergli la vita. Lo farei per lui, non per me.
Così come l'aborto terapeutico. Se abortisco un figlio down lo faccio per il suo bene, non certo per l'egoismo di non volermici dedicare.
eh ma farlo quando è nato diventa omicidio
se per questo anche per me sarebbe un atto di amore verso ancora più persone, ovvero la società, uccidere diverse persone adulte sulla base della mia morale, con motivazioni di interesse pubblico forse più forti di un problema fisico
se diventa legale poter sopprimere un essere umano dopo la nascita, oltre che nei casi di legittima difesa ma anche quando non lo si ritiene degno di vivere o di avere una vita dignitosa, arbitrariamente secondo la propria etica,
perchè tu dovresti poter uccidere un bambino, in quanto con problemi gravi fisici/mentali e liberarlo da un futuro di disagi, ma che non danneggia la società, e io no quando si tratta di persone che producono danni maggiori alla società?
e perchè non poter uccidere chi tenta di uccidere simili bambini, dato che potrebbero essere persone geniali e fornire un contributo allo scibile umano?
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Originariamente inviata da
morrigan
Ho già detto quello che penso e ritengo che chi la pensa diversamente sia libero di farlo, ma stamattina su FB ho trovato una cosa che vorrei vedeste per intero, poi ognuno ne tragga le proprie conclusioni, sempre che si veda perchè non so se riesco a caricarlo)
https://www.facebook.com/video.php?v=875536809147627
Allegato 83220
Volere, è potere!:)
Molto romantico il filmino.
A parte che ha comunque grosse difficoltà di movimento e non avrà mai una vita conforme a quella della massa delle persone, dalle quali sono convinto resterà comunque emarginato, se ci fosse un minimo di onestà intellettuale si dovrebbero postare per questa specie di miracolo i filmetti delle migliaia di infelici che tali erano alla nascita e tali son rimasti:
E secondo te io mi dovrei prendere il rischio di condannare alla vita una larva umana perché c'è una possibilità su diecimila che dopo anni di tribolazioni riesca a lanciare una palletta al cane? :roll:
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e uno dovrebbe uccidere un bambino perchè è emarginato rispetto a una massa di rincoglioniti?
per me la felicità è inversamente proporzionale all'intelligenza razionale, come l'odio crea potenziale artistico, ben venga un infelice, sono un leopardiano, non nel senso animalesco
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Originariamente inviata da
Temperance
Dal momento che il bambino è nato, però, per me è impensabile togliergli la vita.
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Originariamente inviata da
Sousuke
eh ma farlo quando è nato diventa omicidio
E' questo il punto.
Una coppia può decidere di abortire PER QUALSIASI MOTIVO, tra cui ovviamente dei problemi riscontrati da un'amniocentesi.
Ma dopo la nascita NESSUNO ha il diritto di togliere la vita ad un bambino. NEMMENO I GENITORI! E NEMMENO DICONO DI VOLERLO FARE PER UN ATTO DI AMORE VERSO DI LUI. PERCHE' LA VITA APPARTIENE A LUI E SOLO A LUI.
Se non te la senti di crescerlo lo dai in affidamento, ma non lo puoi ammazzare.
Non stiamo parlando di conigli o di tacchini nati con delle malformazioni ma di esseri umani.
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Originariamente inviata da
Sousuke
eh ma farlo quando è nato diventa omicidio
Se non lo fosse stato verosimilmente non avrei nemmeno aperto il post... :)
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Originariamente inviata da
Sousuke
se per questo anche per me sarebbe un atto di amore verso ancora più persone, ovvero la società, uccidere diverse persone adulte sulla base della mia morale, con motivazioni di interesse pubblico forse più forti di un problema fisico
se diventa legale poter sopprimere un essere umano dopo la nascita, oltre che nei casi di legittima difesa ma anche quando non lo si ritiene degno di vivere o di avere una vita dignitosa, arbitrariamente secondo la propria etica,
perchè tu dovresti poter uccidere un bambino, in quanto con problemi gravi fisici/mentali e liberarlo da un futuro di disagi, ma che non danneggia la società, e io no quando si tratta di persone che producono danni maggiori alla società?
e perchè non poter uccidere chi tenta di uccidere simili bambini, dato che potrebbero essere persone geniali e fornire un contributo allo scibile umano?
Come ben sai non può esserci oggettività in simili decisioni, il mio punto di vista è che il valore di una vita, anche umana, è dato dall'esperienza, da quanto ha già messo in quel magazzino che Jung chiamava inconscio collettivo.
Da questo punto di vista un neonato vale zero, mentre una persona anziana può (non è detto) valere molto.
Tu ovvio sei libero di pensare diversamente, addirittura l'opposto rispetto a me e proporre la licenza di uccidere coloro che come me vorrebbero sopprimere un neonato disabile...
...se lo pensi veramente (ho dei dubbi), aprici un post! :)
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Originariamente inviata da
cikay
E' questo il punto.
Una coppia può decidere di abortire PER QUALSIASI MOTIVO, tra cui ovviamente dei problemi riscontrati da un'amniocentesi.
Ma dopo la nascita NESSUNO ha il diritto di togliere la vita ad un bambino. NEMMENO I GENITORI! E NEMMENO DICONO DI VOLERLO FARE PER UN ATTO DI AMORE VERSO DI LUI. PERCHE' LA VITA APPARTIENE A LUI E SOLO A LUI.
Se non te la senti di crescerlo lo dai in affidamento, ma non lo puoi ammazzare.
Non stiamo parlando di conigli o di tacchini nati con delle malformazioni ma di esseri umani.
Hai riassunto il codice penale... ma questo già si sapeva, mica ho aperto il post perché avevo il dubbio se si potesse o non si potesse fare... se no lo ponevo in "consulenze legali"! :lol:
Comunque non è vero che non puoi ucciderlo, è illegale appunto, ma puoi farlo!
Qui si discute dell'opportunità o meno di farlo, da diversi punti di vista. Da quello legale ovvio che non conviene.
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Originariamente inviata da
Sousuke
e uno dovrebbe uccidere un bambino perchè è emarginato rispetto a una massa di rincoglioniti?
per me la felicità è inversamente proporzionale all'intelligenza razionale, come l'odio crea potenziale artistico, ben venga un infelice, sono un leopardiano, non nel senso animalesco
Scusami, o usato il termine infelice a sproposito, intendevo dire disabile e nulla più. Anzi credo che un minorato mentale abbia molte più possibilità di porsi tra le persone più felici!
La felicità per me non è affatto un gran valore, come per te se ho ben capito; questo non significa che uno stato di emarginazione non possa portare tantissimi disagi, assai più che non quello di non potersi muovere se paralitici o ragionare se minorati mentali.
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Se non lo fosse stato verosimilmente non avrei nemmeno aperto il post... :)
beh non è detto, avresti potuto ugualmente avere dei ripensamenti
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Come ben sai non può esserci oggettività in simili decisioni, il mio punto di vista è che il valore di una vita, anche umana, è dato dall'esperienza, da quanto ha già messo in quel magazzino che Jung chiamava inconscio collettivo.
Da questo punto di vista un neonato vale zero, mentre una persona anziana può (non è detto) valere molto.
Tu ovvio sei libero di pensare diversamente, addirittura l'opposto rispetto a me e proporre la licenza di uccidere coloro che come me vorrebbero sopprimere un neonato disabile...
...se lo pensi veramente (ho dei dubbi), aprici un post! :)
non posso, potrei essere denunciato per incitamento all'omicidio di chi vuole sopprimere un bambino, anche se c'è chi può averci fondato sopra una religione,
poi verrei tacciato di essere nazista, anche se non è così errato dato che ho una divisa militare nera che richiama quel periodo buio
per me invece vale il tipo di esperienza e le potenzialità, oltre che il danno alla società, non l'età anagrafica, quindi no a uccidere un bambino con malformazioni che può essere geniale, sì a uccidere adulti di altro genere, che rientrano in quella categoria, sempre parlando per ipotesi
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Scusami, o usato il termine infelice a sproposito, intendevo dire disabile e nulla più. Anzi credo che un minorato mentale abbia molte più possibilità di porsi tra le persone più felici!
La felicità per me non è affatto un gran valore, come per te se ho ben capito; questo non significa che uno stato di emarginazione non possa portare tantissimi disagi, assai più che non quello di non potersi muovere se paralitici o ragionare se minorati mentali.
ah ma se allora è solo disabile, senza essere per forza un infelice, è un motivo in più per tenerlo in vita
nella società attuale l'emarginazione ha molti vantaggi, e non preclude nulla, anche perchè lui non sarebbe l'unico disabile, potrebbe sempre creare una setta tra disabili simile a una massoneria
quanto all'essere minorato mentale beh, non è che tanti non ufficialmente minorati siano dei geni, o ragionino in senso logico
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Originariamente inviata da
Sousuke
ah ma se allora è solo disabile, senza essere per forza un infelice, è un motivo in più per tenerlo in vita
nella società attuale l'emarginazione ha molti vantaggi, e non preclude nulla, anche perchè lui non sarebbe l'unico disabile
La differenza nei nostri pensieri è che tu ritieni (se ho capito bene) la solitudine un valore e io un disagio.