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Sono un nazista
Ieri ero in un famoso ospedale di Roma. Mentre ero in attesa del mio turno ho avuto modo di vedere una bambina, una piccola paziente, che mi ha fatto stare veramente male per l'intero giorno e ancora oggi ci penso...
Descriverla è complicato, una faccia da vero mostro, un occhio da zombie, ipovedente, naso deformato, bocca sempre spalancata in modo irregolare...
Io dico: perché non sopprimere un bambino che nasce con così evidenti problemi fisici?
Che infanzia e che adolescenza sarà riservata a costei?
Che vita potrà avere?
Basterebbe estendere l'aborto terapeutico ai primi giorni di vita, per dar modo ai genitori di decidere per il meglio appena dopo la nascita.
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Perché non sopprimere anche persone con evidenti problemi cerebrali? (non mi riferisco a te, sia chiaro.. specifico che non si sa mai XD)
Per i problemi fisici/estetici esiste sempre la chirurgia. Non vedo perché privare della vita una persona che non ha reali/gravi problemi di salute.
Anche le persone affette da nanismo hanno evidenti problemi fisici e probabilmente vivranno un'infanzia e adolescenza un po' complicate... van soppressi anche loro? Non han diritto a dimostrare che possono avere molte più capacità di chi viene considerato "normale"?
Una ragazza del mio paese ha il viso deformato e quando ero più piccola mi faceva anche un po' "paura", poi per fortuna son cresciuta ed ho imparato a conoscerla. Ha passato un'adolescenza difficile, ma si è riscattata alla grande. Ha un ragazzo, molti amici e nessuno la giudica perché ha la faccia da "mostro".
Grazie al cielo esiste ancora chi va oltre all'aspetto esteriore.
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Ho letto prima la discussione ma non ho saputo dare una risposta,da un lato son d'accordo,dall'altro mi sembra una mostruosità,non so prendere una posizione al momento.
Son più favorevole,come ha detto something,a pensare di sopprimere chi ha ritardi cerebrali irreversibili,però anche su questo ho delle perplessità.
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Non dovete focalizzarvi e quindi immaginare una persona avente delle problematiche fisiche e/o mentali, neanch'io ho affermato che vorrei eliminare un essere ormai esistente con dei problemi di qualsivoglia natura, ma anzi farei di tutto per integrarlo al meglio in una società che comunque fa fatica ad accettarlo, per essere buoni.
Sto parlando di un neonato, cioè di un essere appena vivente, con scarsissime per non dire nulle esperienze di vita, che paragono a un feto e non riesco a capire che differenze possano esserci tra i due se non minime.
Sopprimere un neonato che verrà rifiutato dalla società è un atto d'amore.
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Ieri ero in un famoso ospedale di Roma. Mentre ero in attesa del mio turno ho avuto modo di vedere una bambina, una piccola paziente, che mi ha fatto stare veramente male per l'intero giorno e ancora oggi ci penso...
Descriverla è complicato, una faccia da vero mostro, un occhio da zombie, ipovedente, naso deformato, bocca sempre spalancata in modo irregolare...
Io dico: perché non sopprimere un bambino che nasce con così evidenti problemi fisici?
Che infanzia e che adolescenza sarà riservata a costei?
Che vita potrà avere?
Basterebbe estendere l'aborto terapeutico ai primi giorni di vita, per dar modo ai genitori di decidere per il meglio appena dopo la nascita.
Evidentemente, non hai figli......
Punto primo, se io in gravidanza avessi scoperto di avere un figlio con gravi problemi, in tutta sincerità avrei pensato di abortire, non so se lo avrei fatto, ma ci avrei pensato non poco.
Detto ciò, consideriamo che non è sempre possibile sapere se un bambino sarà sano o meno, possono esserci complicanze durante il parto che creano gravi scompensi al bambino, che fai lo uccidi?
Estendere l'aborto terapeutico dopo i primi giorni di vita si chiama consenso all'omicidio!!! Il bambino è già nato, non è più solo un feto da dopo il 3 mese di gestazione, figuriamoci dopo la nascita!
Tu non hai idea di cosa significhi sentirsi crescere dentro "qualcuno"! La prima cosa che ti fanno sentire è il battito, senti un cuoricino che batte forte forte e inizi a capire cosa succede.....Poi lo vedi, vedi il corpicino, le manine e i piedini che si muovono, il nasino......E poi mentre cresce, senti tutti i movimenti che fa, se calcia, se dorme, se si sta girando....e lo senti tuo e gli vuoi bene più di ogni altra cosa al mondo.....E mai, mai una volta nato, per quanto potrà essere difficile, puoi pensare di ucciderlo.
L'amore per un figlio è così forte da farti sacrificare tutta la tua vita per cercare di rendere meno dura la sua.
Certo, si può non essere così forti, ma la scelta dell'aborto la fai all'inizio, fai tutti gli esami possibili, per capire quali saranno le sue condizioni, e poi decidi. Ma dopo la nascita non esiste proprio!!!
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Non dovete focalizzarvi e quindi immaginare una persona avente delle problematiche fisiche e/o mentali, neanch'io ho affermato che vorrei eliminare un essere ormai esistente con dei problemi di qualsivoglia natura, ma anzi farei di tutto per integrarlo al meglio in una società che comunque fa fatica ad accettarlo, per essere buoni.
Sto parlando di un neonato, cioè di un essere appena vivente, con scarsissime per non dire nulle esperienze di vita, che paragono a un feto e non riesco a capire che differenze possano esserci tra i due se non minime.
Sopprimere un neonato che verrà rifiutato dalla società è un atto d'amore.
Ma tu lo sai che durante la gravidanza, man mano che sviluppa i vari sensi il bambino è in grado di imparare a riconoscere le voci di mamma e papà, di sentire e apprezzare la musica, mangia.....
Non ti sembra un essere vivente? Lo trovi meno importante di te perchè è piccolo e non capisce?
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Non dovete focalizzarvi e quindi immaginare una persona avente delle problematiche fisiche e/o mentali, neanch'io ho affermato che vorrei eliminare un essere ormai esistente con dei problemi di qualsivoglia natura, ma anzi farei di tutto per integrarlo al meglio in una società che comunque fa fatica ad accettarlo, per essere buoni.
Sto parlando di un neonato, cioè di un essere appena vivente, con scarsissime per non dire nulle esperienze di vita, che paragono a un feto e non riesco a capire che differenze possano esserci tra i due se non minime.
Sopprimere un neonato che verrà rifiutato dalla società è un atto d'amore.
No beh Abel,la differenza fra un feto e un neonato c'è eccome,non diciamo eresie,non è il bagaglio di esperienze che ti rende un essere vivente.
Il neonato è a tutti gli effetti un essere vivente e sopprimerlo è come commettere un omicidio a tutti gli effetti,certo è che in casi di gravi malformazioni o di deficit mentali diagnosticati chiaramente,non sarebbe assurdo contemplare una soluzione estrema come quella che proponi tu.
Rimango dello stesso parere di prima,non riesco a prendere una posizione netta.
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Dal momento che si è deciso di dare la vita a un bambino, per me, non è giusto togliergliela. Diverso è, sempre per me, quando durante la gravidanza si viene a conoscenza di problemi gravi che ha il feto. In quel caso sono per l'aborto. O almeno, non ho nulla in contrario contro chi non se la sente di far nascere un bambino con gravi problemi di salute, fisici e mentali che siano.
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Questo è un thread difficile.
Ho pensato alla tua domanda, e ho pensato in base a quali criteri si possa decidere.
Ne ho individuati due: la non sopravvivenza in natura e il riconoscimento sociale. Per quanto riguarda il primo punto mi son detta : beh, effettivamente in natura non sopravvivrebbe... poi mi son detta "ma noi, sopravviveremmo?" risposta: "no".
Oramai abbiamo perso tutte le caratteristiche che potrebbero farci sopravvivere, in più ci siamo indeboliti talmente che probabilmente morremmo di infezioni/febbre al primo taglio un po' serio (senza considerare che oramai non abbiamo neanche più peli tali a ripararci...) Bene, primo punto escluso.
Secondo punto: riconoscimento sociale. Ci ho riflettuto un po' su, questo era più ostico. Poi mi sono detta: ma quanti esempi ci sono, anche nello star system, di gente bella, talentuosa, ricca, con forte riconoscimento sociale...che però si è suicidata? Innumerevoli.
E quanti ragazzi comuni, magari anche belli, sani, sono finiti tossicodipendenti o alcolizzati? innumerevoli.
Quindi anche questo punto l'ho escluso.
E ho pensato che alla fine nessuno di noi sa come andrà la propria vita, se non per ipotesi (che spesso si rivelano fallaci, tra l'altro). Figuriamoci quella altrui.
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Scusate, c'è un po' di confusione in questo topic...
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Originariamente inviata da
DueDiPicche
No beh Abel,la differenza fra un feto e un neonato c'è eccome,non diciamo eresie,non è il bagaglio di esperienze che ti rende un essere vivente.
Il neonato è a tutti gli effetti un essere vivente
La differenza tra feto e neonato non è quella di essere un essere vivente: essere vivente è sia il neonato, che il feto, che l'embrione, che lo spermatozoo.
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Originariamente inviata da
morrigan
Estendere l'aborto terapeutico dopo i primi giorni di vita si chiama consenso all'omicidio!!! Il bambino è già nato, non è più solo un feto da dopo il 3 mese di gestazione, figuriamoci dopo la nascita!
Semmai da dopo il 3 mese diventa un feto. Non è più solo un embrione.
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Io sono sempre per la libertà di scelta, durante la gravidanza.
L'aborto è una conquista per la democrazia.
Un neonato, no. Cioè, si può dare via a centri specializzati, e anche lì sono per la libertà di scelta.
Detto questo, se scopri che tuo figlio nascerà con patologie, e abortisci, per me sei un/a pezzo/a di merda, a opinione personale.
L'atto d'amore non è evitargli una vita di merda, l'atto da merda è viverla insieme a lui e rendergliela migliore.
Quella è codardia.
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L'aborto non può avvenire dopo i 90 giorni .
Sono solo due le condizioni in cui è possibile praticare un’interruzione di gravidanza oltre al 90esimo giorno: quando la gravidanza o il parto comportano un grave pericolo per la vita della donna e nel caso subentrino complicazioni (come per esempio malattie o malformazioni del nascituro) che possano costituire un grave pericolo per la sua salute fisica o psichica.
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Originariamente inviata da
Knave
Detto questo, se scopri che tuo figlio nascerà con patologie, e abortisci, per me sei un/a pezzo/a di merda, a opinione personale.
L'atto d'amore non è evitargli una vita di merda, l'atto da merda è viverla insieme a lui e rendergliela migliore.
Quella è codardia.
Io credo che in certe situazioni ci si debba trovare.
Magari anche io, che non ho figli, al momento posso pensare la stessa cosa. Ma poi cerco di immaginare cosa succederebbe se mi dicessero che sto per mettere al mondo un figlio del tutto incapace di intendere e di volere, non in grado di muoversi, con una speranza di vita bassissima e al tempo stesso durante l'arco di tempo che è in vita non ha la dignità di altri bambini.
Non so quanto sia giusto infliggergli una sofferenza simile.
Per un bambino già nato è diverso. Ma è difficile farsi un parere in merito. La soppressione dei bambini nati malformati, un po' come facevano gli spartani, mi sembra un abominio.
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E infatti io ti parlo per la mia esperienza di vita (che nella fattispecie è nulla, visto che non ho figli), e baso la mia opinione, ad oggi, sull'esperienza di oggi.
E dico che una cosa è non volerne, una cosa è volerne e selezionarli.
Se uno non ne vuole, e capita "l'incidente", alzo le mani sull'aborto (purché sia sempre un caso, e non un'abitudine).
In caso di gravidanza, specie se voluta, penso sia una cattiveria, e una discriminazione già quella di non farlo nascere.
Se vuoi un figlio non vuoi un Lordino biondo occhi azzurri vestito da marinaretto. La scatola è chiusa, e il gatto, poi si vede.
Se metti al mondo un figlio per amore, e per amarlo, vuoi amarlo qualsiasi cosa sia.
E scusa, ma la dignità umana, per me non si misura nel modo di tenere una forchetta, o di pisciare in piedi.
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Originariamente inviata da
Something Strange
Perché non sopprimere anche persone con evidenti problemi cerebrali? (non mi riferisco a te, sia chiaro.. specifico che non si sa mai XD)
Per i problemi fisici/estetici esiste sempre la chirurgia. Non vedo perché privare della vita una persona che non ha reali/gravi problemi di salute.
Anche le persone affette da nanismo hanno evidenti problemi fisici e probabilmente vivranno un'infanzia e adolescenza un po' complicate... van soppressi anche loro? Non han diritto a dimostrare che possono avere molte più capacità di chi viene considerato "normale"?
Una ragazza del mio paese ha il viso deformato e quando ero più piccola mi faceva anche un po' "paura", poi per fortuna son cresciuta ed ho imparato a conoscerla. Ha passato un'adolescenza difficile, ma si è riscattata alla grande. Ha un ragazzo, molti amici e nessuno la giudica perché ha la faccia da "mostro".
Grazie al cielo esiste ancora chi va oltre all'aspetto esteriore.
Avresti dovuto vederla, ci vorrebbe un vero miracolo della chirurgia estetica; ma a parte questo, non credo proprio che si possa intervenire prima che si sia arrestata la crescita, quindi dopo aver passato la parte più critica della vita e della formazione mentale di un essere umano, dall'infanzia fino a tutta l'adolescenza.
Tu poni un esempio concreto e per prima affermi che "ha passato un'adolescenza difficile, ma si è riscattata alla grande".
Ti rispondo che un'adolescenza complicata porta dei segni mentali che non si cancellano e rimangono fino alla tomba. Poi mi fa ridere che parli di "riscatto", parola infelice con la quale tu per prima ammetti il suo stato di emarginazione, se non addirittura lo avvalori.
Il blocco mentale tuo e di altri che pensano come te è nel pensare alla vita come a un valore imperdibile, un dono per dirla religiosamente... io credo che se uno di questi mostri che costringiamo a vivere potesse esprimere ai propri genitori che a tanto lo hanno condannato i propri risentimenti, scevri dall'istintiva consapevolezza di aver bisogno di loro, visto lo stato di dipendenza in cui versano e di avversione nei loro confronti da parte della quasi totalità delle altre persone, sui propri genitori si vendicherebbero nel più sadico dei modi.
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Originariamente inviata da
Knave
E infatti io ti parlo per la mia esperienza di vita (che nella fattispecie è nulla, visto che non ho figli), e baso la mia opinione, ad oggi, sull'esperienza di oggi.
E dico che una cosa è non volerne, una cosa è volerne e selezionarli.
Se uno non ne vuole, e capita "l'incidente", alzo le mani sull'aborto (purché sia sempre un caso, e non un'abitudine).
In caso di gravidanza, specie se voluta, penso sia una cattiveria, e una discriminazione già quella di non farlo nascere.
Se vuoi un figlio non vuoi un Lordino biondo occhi azzurri vestito da marinaretto. La scatola è chiusa, e il gatto, poi si vede.
Se metti al mondo un figlio per amore, e per amarlo, vuoi amarlo qualsiasi cosa sia.
E scusa, ma la dignità umana, per me non si misura nel modo di tenere una forchetta, o di pisciare in piedi.
Non si tratta di volere il lordino,non si sta parlando di scegliere un figlio bello piuttosto che brutto,si sta discutendo di mettere al mondo creature con problemi invalidanti e perenni,mi pare rilevare scindere le due cose.
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Originariamente inviata da
Holly
Io credo che in certe situazioni ci si debba trovare.
Magari anche io, che non ho figli, al momento posso pensare la stessa cosa. Ma poi cerco di immaginare cosa succederebbe se mi dicessero che sto per mettere al mondo un figlio del tutto incapace di intendere e di volere, non in grado di muoversi, con una speranza di vita bassissima e al tempo stesso durante l'arco di tempo che è in vita non ha la dignità di altri bambini.
Non so quanto sia giusto infliggergli una sofferenza simile.
Per un bambino già nato è diverso. Ma è difficile farsi un parere in merito. La soppressione dei bambini nati malformati, un po' come facevano gli spartani, mi sembra un abominio.
Concordo perfettamente, però credetemi che la sensazione e la forza che ti da sentirlo dentro ti fa pensare che nulla sia più importate che farlo vivere.
Io mi ripeto, non sarei assolutamente in grado di occuparmi di un bambino con gravi condizione fisiche, non ne avrei la forza, non avrei il carattere per farlo....Non so neanche se riuscirò a seguire i miei genitori quando saranno vecchi, figuriamoci
Però so anche cosa ti da avere dentro un bambino e su quante cose mi abbia fatto cambiare opinione senza saperlo.
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Quella del lordino era una voluta estremizzazione, e che cazzo.
Di tutto il discorso, quella era la parte veramente meno significativa, visto che era meramente figurativa.
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Non so dovrei passarci per dare una risposta, ma penso che l'amore per un genitore vada oltre l'aspetto fisico. La stessa domanda che fai tu vale sui bambini down, o con altri problemi fisici-mentali, a questo punto. Anche loro saranno considerati "diversi" quindi sarebbe meglio sopprimerli appena nati? Gli zii di mia mamma hanno un figlio down di più di 40 anni, è l'unico che hanno avuto e hanno preferito tenerlo nonostante le difficoltà che sapevano che avrebbero dovuto affrontare. Fa battute, scherzi, è gentile, da e riceve tanto amore. Stessa cosa su un altro bambino con problemi mentali e fisici, in particolare ha difficoltà a camminare. Non è mai stato preso in giro da nessuno ed è il bambino più dolce che abbia mai conosciuto. Oggi penso abbia 16 anni e ha pure la fidanzata, anche lei con dei problemi.
Credo si possa sapere se un bambino ha dei problemi quando è ancora nella pancia della madre, quindi se si vuole abortire si può benissimo fare durante la gravidanza, non dopo quando è già nato. Che sia deformato, down o con altri seri problemi, un figlio appena nato è amato comunque. Però ripeto, per dare risposte valide bisogna trovarsi nella situazione.
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Avresti dovuto vederla, ci vorrebbe un vero miracolo della chirurgia estetica; ma a parte questo, non credo proprio che si possa intervenire prima che si sia arrestata la crescita, quindi dopo aver passato la parte più critica della vita e della formazione mentale di un essere umano, dall'infanzia fino a tutta l'adolescenza.
Tu poni un esempio concreto e per prima affermi che "ha passato un'adolescenza difficile, ma si è riscattata alla grande".
Ti rispondo che un'adolescenza complicata porta dei segni mentali che non si cancellano e rimangono fino alla tomba. Poi mi fa ridere che parli di "riscatto", parola infelice con la quale tu per prima ammetti il suo stato di emarginazione, se non addirittura lo avvalori.
Il blocco mentale tuo e di altri che pensano come te è nel pensare alla vita come a un valore imperdibile, un dono per dirla religiosamente... io credo che se uno di questi mostri che costringiamo a vivere potesse esprimere ai propri genitori che a tanto lo hanno condannato i propri risentimenti, scevri dall'istintiva consapevolezza di aver bisogno di loro, visto lo stato di dipendenza in cui versano e di avversione nei loro confronti da parte della quasi totalità delle altre persone, sui propri genitori si vendicherebbero nel più sadico dei modi.
E se dopo alcuni anni si scoprisse una cura, un rimedio, qualcosa che possa rendere migliori le vite di queste persone?
Amici dei miei hanno avuto una bimba con una deformazione del cranio, era allungato e il suo viso appariva asimmetrico. Tu avresti ucciso quella bambina (dopo la nascita perchè prima non lo potevano sapere). Loro invece l'hanno fatta visitare e per i primi 3 o 4 anni di vita le hanno fatto indossare sempre una specie di casco, non so che attrezzatura sia che ha risolto il problema e ora la bimba non è più deforme, è normalissima.
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Non dovete focalizzarvi e quindi immaginare una persona avente delle problematiche fisiche e/o mentali, neanch'io ho affermato che vorrei eliminare un essere ormai esistente con dei problemi di qualsivoglia natura, ma anzi farei di tutto per integrarlo al meglio in una società che comunque fa fatica ad accettarlo, per essere buoni.
Sto parlando di un neonato, cioè di un essere appena vivente, con scarsissime per non dire nulle esperienze di vita, che paragono a un feto e non riesco a capire che differenze possano esserci tra i due se non minime.
Sopprimere un neonato che verrà rifiutato dalla società è un atto d'amore.
diciamo che in un certo senso chi decide di fare amniocentesi evita con molte probabilità questi casi.
molti genitori che non fanno amniocentesi è perchè sono religiosi e il figlio lo vorrebbero lo stesso.
in ogni caso per quest' "atto d'amore" servirebbe il benestare dei genitori, cosa alquanto improbabile.
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domanda extra...rivolta sopratutto all'autore del topic...@Abel Balbo
e chi avrebbe diciamo il "diritto" di scelta?
mi spiego meglio, tu hai visto questa persona. e hai pensato questa cosa...ma mettendoti nei panni del genitore? o cosí come "cittadino"?
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Originariamente inviata da
Lantis
domanda extra...rivolta sopratutto all'autore del topic...@
Abel Balbo
e chi avrebbe diciamo il "diritto" di scelta?
mi spiego meglio, tu hai visto questa persona. e hai pensato questa cosa...ma mettendoti nei panni del genitore? o cosí come "cittadino"?
Per assurdo,dovrebbe essere il genitore a decidere,credo.
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Quote:
Originariamente inviata da
DueDiPicche
Per assurdo,dovrebbe essere il genitore a decidere,credo.
già, infatti. ma credo che comunque.... con la tecnologia attuale, certi problemi vengono appunto riscontrati prima.
E come diceva qualcuno l'aborto dopo il terzo mese è concesso in casi di malformazioni, ed è comunque sempre a discrezione dei genitori/madre
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E se un genitore dice si e l'altro no?
"Alle bombe del cannon che fan bim bum bam"?
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Avresti dovuto vederla, ci vorrebbe un vero miracolo della chirurgia estetica; ma a parte questo, non credo proprio che si possa intervenire prima che si sia arrestata la crescita, quindi dopo aver passato la parte più critica della vita e della formazione mentale di un essere umano, dall'infanzia fino a tutta l'adolescenza.
Tu poni un esempio concreto e per prima affermi che "ha passato un'adolescenza difficile, ma si è riscattata alla grande".
Ti rispondo che un'adolescenza complicata porta dei segni mentali che non si cancellano e rimangono fino alla tomba. Poi mi fa ridere che parli di "riscatto", parola infelice con la quale tu per prima ammetti il suo stato di emarginazione, se non addirittura lo avvalori.
Il blocco mentale tuo e di altri che pensano come te è nel pensare alla vita come a un valore imperdibile, un dono per dirla religiosamente... io credo che se uno di questi mostri che costringiamo a vivere potesse esprimere ai propri genitori che a tanto lo hanno condannato i propri risentimenti, scevri dall'istintiva consapevolezza di aver bisogno di loro, visto lo stato di dipendenza in cui versano e di avversione nei loro confronti da parte della quasi totalità delle altre persone, sui propri genitori si vendicherebbero nel più sadico dei modi.
Un'adolescenza complicata possono passarla anche ragazzi troppo magri o grassi, chi soffre d'acne, chi ha un angioma evidente, chi ha qualche problema di pronuncia, etc. Ma anche chi non ha nessun problema fisico evidente. I segni che possono lasciare certe esperienze non sono per forza negativi, io penso aiutino a crescere e a capire molto più in fretta che la vita non va sempre come vogliamo.
Ho parlato di riscatto, perché la ragazza in questione ha fatto capire a molte persone (anche a chi un tempo la prendeva in giro) che per avere una vita serena non serve essere miss mondo, per raggiungere i propri scopi non serve "rispettare" i canoni che questa società cerca di imporci. Lei accetta se stessa, è realizzata, ha una vita che molti invidierebbero.
E non ho nessun blocco mentale e non credo che la vita sia un "valore imperdibile".
Se un bambino ha la possibilità di vivere una vita dignitosa, perché negarglielo? In caso contrario probabilmente la penserei diversamente.
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Yes, sono pienamente d'accordo, uccidiamo un neonato perche' e' brutto o deforme.
Ad esempio perche' hanno lasciato in vita quell mostro di Stephen Hawking? Sisi ok, lui e le sue chiacchiere sui buchi neri e quelle altre stronzate, ma ehi, e' tutto grinzoso e ha sempre una smorfia sul viso, a me da fastidio vederlo!
O anche tutta quell'altra gente inutile tipo l'attore nano che fa Tyrion Lannister in Game of Thrones (che si e' permesso di diventare famoso, e addirittura avere figli), o per citare gente un po' meno famosa, una senatrice abruzzese (anche lei affetta da nanismo) e il president dell'associazione student della mia universita' (nato con una malformazione e in sedia a rotelle), che si permette di organizzare e presenziare a feste ed eventi.
(PS: sarei curiosa di sapere voi - mi riferisco in generale alle persone che hanno queste idee "eugenetiche" - in quale modo avete arricchito il mondo e la societa' con i vostri corpi perfettamente abili, per meritarvi il diritto alla vita).
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Di persone con deformità fisiche che vivono un'esistenza felice, che si sposano e che si tolgono un sacco di soddisfazioni nella vita ce ne sono moltissime, quindi non capisco di cosa si stia parlando.
Se i genitori decidono di abortire dopo aver scoperto tale cosa e per loro scelta è un conto, togliere la vita a un neonato è ben altra cosa.
Siamo nel 2014 non nella Sparta del 400 a.C.
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Quote:
Originariamente inviata da
Temperance
Dal momento che si è deciso di dare la vita a un bambino, per me, non è giusto togliergliela. Diverso è, sempre per me, quando durante la gravidanza si viene a conoscenza di problemi gravi che ha il feto. In quel caso sono per l'aborto. O almeno, non ho nulla in contrario contro chi non se la sente di far nascere un bambino con gravi problemi di salute, fisici e mentali che siano.
E che cambia tra un aborto terapeutico dopo il quinto mese e la soppressione di un neonato?
L'hai mai visto un feto dopo l'aborto? Io si, ti garantisco che è un bambino a tutti gli effetti.
Perttnto se si decide di sopprimere un feto dopo l'amniocentesi perché gli si scopre una grave malattia, perché non farlo quando tale malattia rimane nascosta al momento in cui viene alla luce e con essa tale grave malattia?
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
E che cambia tra un aborto terapeutico dopo il quinto mese e la soppressione di un neonato?
L'hai mai visto un feto dopo l'aborto? Io si, ti garantisco che è un bambino a tutti gli effetti.
Perttnto se si decide di sopprimere un feto dopo l'amniocentesi perché gli si scopre una grave malattia, perché non farlo quando tale malattia rimane nascosta al momento in cui viene alla luce e con essa tale grave malattia?
Ma se era un mostro come tu dici, è difficile che non se ne accorgano già durante la gravidanza, se l'hanno fatto nascere probabilmente già erano consapevoli delle sue condizioni
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Preciso che capisco l'aborto per problemi di salute se sono davvero gravi, non perché magari il bambino sarà costretto a stare sulla sedia a rotelle et simili. Ci sono bambini che davvero possono arrivare ad essere poco più che vegetali, e in quel caso non mi sento di condannare una coppia che non se la sente di portare avanti la gravidanza.