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Sono un nazista
Ieri ero in un famoso ospedale di Roma. Mentre ero in attesa del mio turno ho avuto modo di vedere una bambina, una piccola paziente, che mi ha fatto stare veramente male per l'intero giorno e ancora oggi ci penso...
Descriverla è complicato, una faccia da vero mostro, un occhio da zombie, ipovedente, naso deformato, bocca sempre spalancata in modo irregolare...
Io dico: perché non sopprimere un bambino che nasce con così evidenti problemi fisici?
Che infanzia e che adolescenza sarà riservata a costei?
Che vita potrà avere?
Basterebbe estendere l'aborto terapeutico ai primi giorni di vita, per dar modo ai genitori di decidere per il meglio appena dopo la nascita.
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Perché non sopprimere anche persone con evidenti problemi cerebrali? (non mi riferisco a te, sia chiaro.. specifico che non si sa mai XD)
Per i problemi fisici/estetici esiste sempre la chirurgia. Non vedo perché privare della vita una persona che non ha reali/gravi problemi di salute.
Anche le persone affette da nanismo hanno evidenti problemi fisici e probabilmente vivranno un'infanzia e adolescenza un po' complicate... van soppressi anche loro? Non han diritto a dimostrare che possono avere molte più capacità di chi viene considerato "normale"?
Una ragazza del mio paese ha il viso deformato e quando ero più piccola mi faceva anche un po' "paura", poi per fortuna son cresciuta ed ho imparato a conoscerla. Ha passato un'adolescenza difficile, ma si è riscattata alla grande. Ha un ragazzo, molti amici e nessuno la giudica perché ha la faccia da "mostro".
Grazie al cielo esiste ancora chi va oltre all'aspetto esteriore.
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Ho letto prima la discussione ma non ho saputo dare una risposta,da un lato son d'accordo,dall'altro mi sembra una mostruosità,non so prendere una posizione al momento.
Son più favorevole,come ha detto something,a pensare di sopprimere chi ha ritardi cerebrali irreversibili,però anche su questo ho delle perplessità.
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Non dovete focalizzarvi e quindi immaginare una persona avente delle problematiche fisiche e/o mentali, neanch'io ho affermato che vorrei eliminare un essere ormai esistente con dei problemi di qualsivoglia natura, ma anzi farei di tutto per integrarlo al meglio in una società che comunque fa fatica ad accettarlo, per essere buoni.
Sto parlando di un neonato, cioè di un essere appena vivente, con scarsissime per non dire nulle esperienze di vita, che paragono a un feto e non riesco a capire che differenze possano esserci tra i due se non minime.
Sopprimere un neonato che verrà rifiutato dalla società è un atto d'amore.
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Quote:
Originariamente inviata da
Abel Balbo
Ieri ero in un famoso ospedale di Roma. Mentre ero in attesa del mio turno ho avuto modo di vedere una bambina, una piccola paziente, che mi ha fatto stare veramente male per l'intero giorno e ancora oggi ci penso...
Descriverla è complicato, una faccia da vero mostro, un occhio da zombie, ipovedente, naso deformato, bocca sempre spalancata in modo irregolare...
Io dico: perché non sopprimere un bambino che nasce con così evidenti problemi fisici?
Che infanzia e che adolescenza sarà riservata a costei?
Che vita potrà avere?
Basterebbe estendere l'aborto terapeutico ai primi giorni di vita, per dar modo ai genitori di decidere per il meglio appena dopo la nascita.
Evidentemente, non hai figli......
Punto primo, se io in gravidanza avessi scoperto di avere un figlio con gravi problemi, in tutta sincerità avrei pensato di abortire, non so se lo avrei fatto, ma ci avrei pensato non poco.
Detto ciò, consideriamo che non è sempre possibile sapere se un bambino sarà sano o meno, possono esserci complicanze durante il parto che creano gravi scompensi al bambino, che fai lo uccidi?
Estendere l'aborto terapeutico dopo i primi giorni di vita si chiama consenso all'omicidio!!! Il bambino è già nato, non è più solo un feto da dopo il 3 mese di gestazione, figuriamoci dopo la nascita!
Tu non hai idea di cosa significhi sentirsi crescere dentro "qualcuno"! La prima cosa che ti fanno sentire è il battito, senti un cuoricino che batte forte forte e inizi a capire cosa succede.....Poi lo vedi, vedi il corpicino, le manine e i piedini che si muovono, il nasino......E poi mentre cresce, senti tutti i movimenti che fa, se calcia, se dorme, se si sta girando....e lo senti tuo e gli vuoi bene più di ogni altra cosa al mondo.....E mai, mai una volta nato, per quanto potrà essere difficile, puoi pensare di ucciderlo.
L'amore per un figlio è così forte da farti sacrificare tutta la tua vita per cercare di rendere meno dura la sua.
Certo, si può non essere così forti, ma la scelta dell'aborto la fai all'inizio, fai tutti gli esami possibili, per capire quali saranno le sue condizioni, e poi decidi. Ma dopo la nascita non esiste proprio!!!
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Non dovete focalizzarvi e quindi immaginare una persona avente delle problematiche fisiche e/o mentali, neanch'io ho affermato che vorrei eliminare un essere ormai esistente con dei problemi di qualsivoglia natura, ma anzi farei di tutto per integrarlo al meglio in una società che comunque fa fatica ad accettarlo, per essere buoni.
Sto parlando di un neonato, cioè di un essere appena vivente, con scarsissime per non dire nulle esperienze di vita, che paragono a un feto e non riesco a capire che differenze possano esserci tra i due se non minime.
Sopprimere un neonato che verrà rifiutato dalla società è un atto d'amore.
Ma tu lo sai che durante la gravidanza, man mano che sviluppa i vari sensi il bambino è in grado di imparare a riconoscere le voci di mamma e papà, di sentire e apprezzare la musica, mangia.....
Non ti sembra un essere vivente? Lo trovi meno importante di te perchè è piccolo e non capisce?
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Non dovete focalizzarvi e quindi immaginare una persona avente delle problematiche fisiche e/o mentali, neanch'io ho affermato che vorrei eliminare un essere ormai esistente con dei problemi di qualsivoglia natura, ma anzi farei di tutto per integrarlo al meglio in una società che comunque fa fatica ad accettarlo, per essere buoni.
Sto parlando di un neonato, cioè di un essere appena vivente, con scarsissime per non dire nulle esperienze di vita, che paragono a un feto e non riesco a capire che differenze possano esserci tra i due se non minime.
Sopprimere un neonato che verrà rifiutato dalla società è un atto d'amore.
No beh Abel,la differenza fra un feto e un neonato c'è eccome,non diciamo eresie,non è il bagaglio di esperienze che ti rende un essere vivente.
Il neonato è a tutti gli effetti un essere vivente e sopprimerlo è come commettere un omicidio a tutti gli effetti,certo è che in casi di gravi malformazioni o di deficit mentali diagnosticati chiaramente,non sarebbe assurdo contemplare una soluzione estrema come quella che proponi tu.
Rimango dello stesso parere di prima,non riesco a prendere una posizione netta.
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Dal momento che si è deciso di dare la vita a un bambino, per me, non è giusto togliergliela. Diverso è, sempre per me, quando durante la gravidanza si viene a conoscenza di problemi gravi che ha il feto. In quel caso sono per l'aborto. O almeno, non ho nulla in contrario contro chi non se la sente di far nascere un bambino con gravi problemi di salute, fisici e mentali che siano.
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Questo è un thread difficile.
Ho pensato alla tua domanda, e ho pensato in base a quali criteri si possa decidere.
Ne ho individuati due: la non sopravvivenza in natura e il riconoscimento sociale. Per quanto riguarda il primo punto mi son detta : beh, effettivamente in natura non sopravvivrebbe... poi mi son detta "ma noi, sopravviveremmo?" risposta: "no".
Oramai abbiamo perso tutte le caratteristiche che potrebbero farci sopravvivere, in più ci siamo indeboliti talmente che probabilmente morremmo di infezioni/febbre al primo taglio un po' serio (senza considerare che oramai non abbiamo neanche più peli tali a ripararci...) Bene, primo punto escluso.
Secondo punto: riconoscimento sociale. Ci ho riflettuto un po' su, questo era più ostico. Poi mi sono detta: ma quanti esempi ci sono, anche nello star system, di gente bella, talentuosa, ricca, con forte riconoscimento sociale...che però si è suicidata? Innumerevoli.
E quanti ragazzi comuni, magari anche belli, sani, sono finiti tossicodipendenti o alcolizzati? innumerevoli.
Quindi anche questo punto l'ho escluso.
E ho pensato che alla fine nessuno di noi sa come andrà la propria vita, se non per ipotesi (che spesso si rivelano fallaci, tra l'altro). Figuriamoci quella altrui.
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Scusate, c'è un po' di confusione in questo topic...
Quote:
Originariamente inviata da
DueDiPicche
No beh Abel,la differenza fra un feto e un neonato c'è eccome,non diciamo eresie,non è il bagaglio di esperienze che ti rende un essere vivente.
Il neonato è a tutti gli effetti un essere vivente
La differenza tra feto e neonato non è quella di essere un essere vivente: essere vivente è sia il neonato, che il feto, che l'embrione, che lo spermatozoo.
Quote:
Originariamente inviata da
morrigan
Estendere l'aborto terapeutico dopo i primi giorni di vita si chiama consenso all'omicidio!!! Il bambino è già nato, non è più solo un feto da dopo il 3 mese di gestazione, figuriamoci dopo la nascita!
Semmai da dopo il 3 mese diventa un feto. Non è più solo un embrione.
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Io sono sempre per la libertà di scelta, durante la gravidanza.
L'aborto è una conquista per la democrazia.
Un neonato, no. Cioè, si può dare via a centri specializzati, e anche lì sono per la libertà di scelta.
Detto questo, se scopri che tuo figlio nascerà con patologie, e abortisci, per me sei un/a pezzo/a di merda, a opinione personale.
L'atto d'amore non è evitargli una vita di merda, l'atto da merda è viverla insieme a lui e rendergliela migliore.
Quella è codardia.