Catalogo IKEA senza donne

[Layne S.]

Mah, non sono cmq d'accordo, perchè avranno pur chiesto scusa, ma secondo me la scelta l'hanno fatta e non a caso. Anzi, molto ponderata, proprio perchè è l'ikea e non il fruttivendolo sotto casa. Cmq concludo qui il dibattito (almeno da parte mia) perchè penso di aver detto quello che avevo da dire, e ho ovviamente letto e valutato quello che hai scritto tu.



Jo, non capisco davvero se sei serio o no. Io quando ero bambina e i miei mi hanno comprato la cameretta avrò anche detto "bella" quando me l'hanno fatta vedere, ma di certo non stavo lì a sfogliare i cataloghi dell'ikea e di mondo convenienza e a vedere se c'erano raffigurati altri bambini/e / uomini / donne nelle foto.

[Annie Lennox]

Mah, non sono cmq d'accordo, perchè avranno pur chiesto scusa, ma secondo me la scelta l'hanno fatta e non a caso. Anzi, molto ponderata, proprio perchè è l'ikea e non il fruttivendolo sotto casa. Cmq concludo qui il dibattito (almeno da parte mia) perchè penso di aver detto quello che avevo da dire, e ho ovviamente letto e valutato quello che hai scritto tu.

Jo, non capisco davvero se sei serio o no. Io quando ero bambina e i miei mi hanno comprato la cameretta avrò anche detto "bella" quando me l'hanno fatta vedere, ma di certo non stavo lì a sfogliare i cataloghi dell'ikea e di mondo convenienza e a vedere se c'erano raffigurati altri bambini/e / uomini / donne nelle foto.

Concludo pure io dicendo che se sta scelta era ponderata non la ritrattavano quando si è sollevato il polverone. Se pensavano che era una scelta adeguata, proprio perchè sono l'Ikea e non il fruttivendolo sotto casa, spiegavano le loro motivazioni pubblicamente, invece di chiedere scusa sui giornali, il giorno dopo. Ma forse è stata pure questa una scelta ponderata, forse più ponderata della prima. O forse non sapevano che spiegazioni dare, perchè dare spiegazioni sarebbe stato più difficile che scusarsi ed uscirne in modo quasi decente.

[Jo Constantine]

Jo, non capisco davvero se sei serio o no. Io quando ero bambina e i miei mi hanno comprato la cameretta avrò anche detto "bella" quando me l'hanno fatta vedere, ma di certo non stavo lì a sfogliare i cataloghi dell'ikea e di mondo convenienza e a vedere se c'erano raffigurati altri bambini/e / uomini / donne nelle foto.

Tu hai detto che i bambini non sono un target commerciale per i mobili.

E non è così. Se ci sono mobili per l'arredamento di camere per i bambini, il target sono loro.
Se devo andare all'ikea per fare la stanza nuova a mio figlio di 6 anni, lo porto all'ikea con me, perchè in quella camera ci deve stare lui.
Il bambino è un target commerciale eccome. Altrimenti mobili con le formine giocose manco per il cazzo che le fabbricavano.

[RudeMood]

Ma voi conoscete altri spot arabi?
Le donne vengono sempre escluse?


No perché il problema pare sia nato perché c'è di mezzo l'IKEA, grandissima azienda attenta a questo questo e quest'altro.
La Coca Cola come si comporta?

[Randagio]

In linea generale l'Ikea, non essendo un'azienda araba, ha fatto una scelta discriminatoria, secondo me.

si,. e giustamente! Mica deve "insegnare l'ugualianza", deve vendere e fare soldi... seguendo il modo migliore da stato a stato per far breccia con la pubblicità!

Non ci vedo niente di male nell'adattarsi alel usanze di un posto, anche se quelle usanze sono sbagliate!

[RudeMood]

La notizia ha fatto il giro del mondo. Ikea, il colosso del mobilio low cost, ha dovuto togliere ogni presenza femminile dal catalogo che ha diffuso sul territorio dell’Arabia Saudita. L’azienda, contattata dall’edizione francese di Metro, ha confermato che si è dovuti scendere a compromessi con un mercato nuovo e accettarne le leggi e i valori culturali. Detto semplicemente, o fai in questo modo o scordati di poter fare pubblicità alle tue adorabili camere da letto componibili dalle mie parti.
GISELE VIETATA. Non è la prima volta che una campagna pubblicitaria viene modificata per poter essere presente nei paesi arabi. Nel marzo 2011, infatti, toccò a H&M, per i cartelloni promozionali che esibivano una delle top model più belle al mondo, Gisele Bundchen. Bella sì, ma troppo scoperta per i canoni islamici. E allora ecco spuntare la versione ritoccata con maglietta della salute aggiuntiva, a coprire decolleté e spalle.
MARIAH E KATY. Ha accettato placidamente di farsi ritoccare da Photoshop per nudità e non per rughe Mariah Carey, amatissima in Arabia Saudita. Tutte le copertine dei suoi album, sulle quali la cantante appare in abiti da popstar, o in pose ambigue e ammiccanti, vengono ripassate dal mouse. Le maniche si allungano, la stoffa si fa più larga laddove deve celare le forme e in questo modo sono tutti contenti. Stesso fotoritocco per la coloratissima collega Katy Perry. E Lady Gaga? No, lei non può nemmeno mettere piede in uno di quegli stati. La photoshoppano in partenza.

http://www.tempi.it/non-solo-ikea-ecco-le-altre-pubblicita-e-pop-star-ritoccate-in-arabia-saudita#.UJuox-JVFfk

[Randagio]

Ma infatti di che ci stupiamo!!!

[RudeMood]

Io ad esempio non mi sono stupita.
E @Sedna credo abbia aperto il topic perché si parlava di Ikea, che è 'famosa' per la sua etica.

Il resto sono inutili crociate che lasciano il tempo che trovano

[Elaine Marley]

Quanto sono ottusi.

[Annie Lennox]

La notizia ha fatto il giro del mondo. Ikea, il colosso del mobilio low cost, ha dovuto togliere ogni presenza femminile dal catalogo che ha diffuso sul territorio dell’Arabia Saudita. L’azienda, contattata dall’edizione francese di Metro, ha confermato che si è dovuti scendere a compromessi con un mercato nuovo e accettarne le leggi e i valori culturali. Detto semplicemente, o fai in questo modo o scordati di poter fare pubblicità alle tue adorabili camere da letto componibili dalle mie parti.
GISELE VIETATA. Non è la prima volta che una campagna pubblicitaria viene modificata per poter essere presente nei paesi arabi. Nel marzo 2011, infatti, toccò a H&M, per i cartelloni promozionali che esibivano una delle top model più belle al mondo, Gisele Bundchen. Bella sì, ma troppo scoperta per i canoni islamici. E allora ecco spuntare la versione ritoccata con maglietta della salute aggiuntiva, a coprire decolleté e spalle.
MARIAH E KATY. Ha accettato placidamente di farsi ritoccare da Photoshop per nudità e non per rughe Mariah Carey, amatissima in Arabia Saudita. Tutte le copertine dei suoi album, sulle quali la cantante appare in abiti da popstar, o in pose ambigue e ammiccanti, vengono ripassate dal mouse. Le maniche si allungano, la stoffa si fa più larga laddove deve celare le forme e in questo modo sono tutti contenti. Stesso fotoritocco per la coloratissima collega Katy Perry. E Lady Gaga? No, lei non può nemmeno mettere piede in uno di quegli stati. La photoshoppano in partenza.

http://www.tempi.it/non-solo-ikea-ecco-le-altre-pubblicita-e-pop-star-ritoccate-in-arabia-saudita#.UJuox-JVFfk

Appunto!! Altre aziende mica hanno escluso le donne? Le hanno ritoccate
Quello che stavo dicendo io, APPUNTO, era che potevano impiegare una modella vicina alla tradizione araba o potevano eliminare tutte le figure.

@Randagio conosci la differenza tra ADATTARSI e CENSURARE, CANCELLARE?
In questo caso c'è una differenza abnorme. Se altre aziende, come l'articolo di Rude citava, si sono ADATTATE alla cultura araba, non capisco perchè l'Ikea o chi per essa, potrebbe anche essere la Coca Cola, fotte sega, debba cancellare solo la donna, lasciando quindi uomini e bambini, sottolineando che la donna non esiste.

Certo che bisogna rispettare le usanze altrui, non dico altro dalla mattina alla sera. Ma si possono rispettare in tantissimi modi, la censura è stata una scelta estrema.