credo che in nessun posto come in furiditesta si possa parlare di questo:
e' un po' che ci penso, premettendo che sono un ignorantone in materia letteraria ma credo che l'arte, quando e' vera arte possa parlare anche a chi non ha una preparazione perche' va direttamente al cuore:
mi sembra che l'infinito si presti ad una interpretazione anche diversa da quella che tutti i critici ne danno.
Ora prendete la vostra ragazza senza che si sia depilata da qualche mese e appoggiate la testa sulla sua pancia sotto il seno guardando verso i piedi e provate a ricordare queste parole:
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo;
ove per poco il cor non si spaura.
E come il ventoodo stormir tra queste piante,
io quelloinfinito silenzio a questa vocevo comparando:
e mi sovvien l'eterno,e le morte stagioni,
e la presentee viva, e il suon di lei.
Così tra questaimmensità
s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.
Il colle e' il monte di venere e la siepe, dovete provare
a mettere la testa come vi ho detto e la vedrete.
E' tutto giocato su riferimenti doppi: natura e anatomia,
come non pensare alle passate stagioni o generazioni
e alla presente guardando l'origine della nascita,
l'oggetto che crea il miracolo della vita, fa venire in mente l'infinito
l'immortalita' non della persona ma della specie.
E cosi': "interminati spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete" Non e' la differenza tra l'uomo e la donna?
il pieno e il vuoto: profondissimo... e chi ne ha raggiunto mai il fondo?
E poi quell'ultima frase, "tra questa immensita' s'annega il pensier mio e il naufragar m'e' dolce in questo mare" e' la descrizione piu' sublime della letteratura mondiale dell'orgasmo.
Non trovate anche voi questa poesia cosi' pregna di significante?