Originariamente inviata da
Lucien
Forse si è perso il valore evocativo della parola, a forza di dirla a sproposito: la si dice ma senza sapere che cosa comporta.
A me personalmente non disturba che la gente dica di amarsi anche quando sta con un tappabuchi contro la solitudine anziché con una vera anima affine. Anche le bave di melassa che, raramente per fortuna, si intravedono fra coppiette, non mi danno più il voltastomaco. E' comprensibile, si stanno assicurando la fedeltà dell'altro col metodo più comodo e meno costoso, l'aria della bocca cui pensieri da carta dei cioccolatini (cit.) prefabbricati ed indolori han dato forma. Le parole non costano nulla, tantopiù se non serve nemmeno pensare per formularle e si lasciano uscire gli sproloqui dell'inconscio. Anche le tenerezze fisiche si danno a comune interesse, perché fanno piacere anche a chi le somministra.
Lasciate che dicano, lasciate che vi dicano melensaggini senza senso, o dette senza saperne il vero senso. Quando alle prime incomprensioni e difficoltà l'egoismo prevarrà sull'attrazione fisica, portando a separazioni altrettanto infuocate che le promesse d'amore eterno, forse si renderanno conto che avevano detto a sproposito di amare. Se invece sapranno privarsi della loro sciarpa per riparare dal freddo improvviso chi amano, potranno dire che, pur con tutte le melensaggini, non avevano detto "T'amo" troppo presto