Il messaggio era rivolto a MasqOriginariamente inviata da Dade
A te ho già detto tutto. E' vero che rifugiarsi in se stessi può essere un bene, ma può anche rivelarsi pericoloso. Io continuo a pensare che non c'è nulla che non vada in te per cui tu non possa aspirare ad avere una compagna, solo datti tempo. Se impari a star bene da solo, quando arriverà il momento, starai ancora meglio in due. Senza fretta..
In effetti sì, non perdo la testa facilmente. Questo non significa che non possa accadere.A parte la frase sotto il tuo nick?
Mi riferivo a questo argomento in particolare, ma in generale, quando scrivi, io personalmente percepisco che sei un che non perde la testa (cosa che ti invidio peraltro)
"La verità è scioccante solo per chi non desidera vedere la realtà".
Non è mia, ma la faccio mia.
Perché se c'è una cosa che ho capito è che non è la realtà che fa male, ma lo svanire di un'illusione. Ti disintegra, ti fa a pezzi, ti lacera.
E' un colpo a tradimento che ti arriva alle spalle e dal quale non puoi neanche provare a difenderti.
La realtà invece colpisce davanti, di faccia. E ti consente di parare il colpo. E soprattutto ti insegna a farlo.
E quando accade, non è che non fa male, ma guarisci prima dal dolore. Decisamente prima.
Ad esempio, restando in tema, nel momento in cui ho deciso di concedere un'altra opportunità a relazioni che consideravo chiuse, quando poi si son chiuse di nuovo, non ho sofferto. Certo mi è dispiaciuto, ma dolore zero. Perché, e questo è il risvolto della medaglia, c'è il vedere fatti e persone realmente come sono e non come vorremmo che fossero. C'è il "prevedere" chiaramente se e quanto durerà una situazione.
E' un po' come avere una sfera di cristallo in cui vedere il futuro senza bisogno di chiedere niente a nessuno. Sai già in anticipo cosa accadrà e quindi, spesso, ti passa pure la voglia di provare.
Ma, e lo ripeto, non cambierei questa mia caratteristica con niente al mondo. E te lo dice una che adora la fantasia.
Fantasia, non illusione.
(Scusate se non vi cito tutti, manco di tempo)
Il brutto dell'essere troppo disponibili è quello, è vero.
Che poi vieni dato per scontato, pensano "Tanto lei c'è". Ma se è un lato caratteriale è difficilissimo cambiare, io ho provato tantissime volte a dire "Ora faccio la stronza", e a volte dico la verità, ci riesco! Ma nella maggior parte dei casi rimango quella che se sente un tono di voce diverso o un messaggio scritto in una certa maniera, corre in modalità Croce Rossa.
Ok, hai lo spirito da crocerossina. Che è anche una bella cosa se riesci poi a non star male quando sai che la batosta arriverà.
invece mi colpisce e molto un'altra cosa.
Perché "fare la stronza"?
Non pensi sia già un porsi in modo negativo verso un eventuale cambiamento, se lo definisci così?
Perché non farsi usare da ruota di scorta sarebbe "fare la stronza"?
Perché avendo la indole "buona" per me comportarmi in maniera opposta è "fare la stronza".Ok, hai lo spirito da crocerossina. Che è anche una bella cosa se riesci poi a non star male quando sai che la batosta arriverà.
invece mi colpisce e molto un'altra cosa.
Perché "fare la stronza"?
Non pensi sia già un porsi in modo negativo verso un eventuale cambiamento, se lo definisci così?
Perché non farsi usare da ruota di scorta sarebbe "fare la stronza"?
Sono messa male
Perché avendo la indole "buona" per me comportarmi in maniera opposta è "fare la stronza".
Sono messa male
Se una persona che mi cerca solo quando ha bisogno, ha bisogno, io devo sforzarmi di dire di no perché mi dispiace... A volte ho ignorato la richiesta di aiuto e me sono sbattuta le palle (scusa la volgarità) ma non fa parte di me, ci posso fare poco onestamente..
Se è la tua indole, inutile farci qualcosa. L'importante è sapere che fin troppi se ne approfitteranno. Ma è anche importante che sapere dire un sano NO fa bene anche a chi ha sempre bisogno dell'aiuto altrui e, soprattutto, sapere dire quel no, non è e non può essere fare la stronza. Fare la stronza è ben altro.
Ad Ottobre ho perso quelle due amicizie che avevo.
All'inizio, e in tutte le situazioni che mi fanno soffrire, sembro non accorgermene neppure.
Sì, mi dispiaccio, ma sono molto orgogliosa e passionale, quindi mando a quel paese senza troppi problemi se mi sento nel giusto (e cavoli, in questo caso lo ero, praticamente mi hanno messa in mezzo a tutti i costi su una situazione che proprio mi era estranea).
Penso che alla fine nessuno sia indispensabile, che io non lo sono per prima, quindi vado avanti con tutti i migliori propositi.
Però poi insomma, ero rimasta sola, non ho mai avuto un gruppo di amici, non ho più avuto nessuno con cui uscire e con cui sfogarmi.
Quindi dopo qualche mese ho iniziato ad accusare il colpo, assolutamente in ritardo.
Specie perché invece a rimpiazzare me nessuno ci mette mai più di tanto.
Ora con queste persone ci parlo normalmente perché non riesco proprio a smettere di voler bene, ma si è rovinato il rapporto. Ho provato a riallacciare i rapporti, ma non ero così importante. Semplicemente si sono divise le nostre strade, e amen.
Quindi boh, pian piano, ultimamente sto uscendo con altra gente, anche se non ho assolutamente un rapporto intimo come lo avevo con una in particolar modo.
Diciamo che negli anni ho vissuto situazioni simili, solo chequesta è stata proprio difficile da mandar giù, perché lo consideravo proprio un rapporto maturo, di amicizia e stima profonde.
Non so se sono cambiata, probabilmente si, tutti lo facciamo, diciamo che non ho mai avuto difficoltà a stare sola e ora pian piano sto tornando in una fase di equilibrio.
Ho tante persone con le quali scherzo, ma il mio confidente ufficiale è tutt'ora il mio ragazzo
nei rapporti sentimentali amorosi puccipucci ho lasciato e sono stata lasciata varie volte, mi sono disperata una settimana e da quella dopo ho ripreso a vivere senza troppi problemi. Però in passato ho avuto anche in questo campo dei momenti di saturazione perché insomma, faccio di tutto per non pensare alle cose che mi fanno star male, ma poi alla prima occasione me le ritrovo proprio lì ad aspettarmi.
Ad Ottobre ho perso quelle due amicizie che avevo.
All'inizio, e in tutte le situazioni che mi fanno soffrire, sembro non accorgermene neppure.
Sì, mi dispiaccio, ma sono molto orgogliosa e passionale, quindi mando a quel paese senza troppi problemi se mi sento nel giusto (e cavoli, in questo caso lo ero, praticamente mi hanno messa in mezzo a tutti i costi su una situazione che proprio mi era estranea).
Penso che alla fine nessuno sia indispensabile, che io non lo sono per prima, quindi vado avanti con tutti i migliori propositi.
Però poi insomma, ero rimasta sola, non ho mai avuto un gruppo di amici, non ho più avuto nessuno con cui uscire e con cui sfogarmi.
Quindi dopo qualche mese ho iniziato ad accusare il colpo, assolutamente in ritardo.
Specie perché invece a rimpiazzare me nessuno ci mette mai più di tanto.
Ora con queste persone ci parlo normalmente perché non riesco proprio a smettere di voler bene, ma si è rovinato il rapporto. Ho provato a riallacciare i rapporti, ma non ero così importante. Semplicemente si sono divise le nostre strade, e amen.
Quindi boh, pian piano, ultimamente sto uscendo con altra gente, anche se non ho assolutamente un rapporto intimo come lo avevo con una in particolar modo.
Diciamo che negli anni ho vissuto situazioni simili, solo chequesta è stata proprio difficile da mandar giù, perché lo consideravo proprio un rapporto maturo, di amicizia e stima profonde.
Non so se sono cambiata, probabilmente si, tutti lo facciamo, diciamo che non ho mai avuto difficoltà a stare sola e ora pian piano sto tornando in una fase di equilibrio.
Ho tante persone con le quali scherzo, ma il mio confidente ufficiale è tutt'ora il mio ragazzo
nei rapporti sentimentali amorosi puccipucci ho lasciato e sono stata lasciata varie volte, mi sono disperata una settimana e da quella dopo ho ripreso a vivere senza troppi problemi. Però in passato ho avuto anche in questo campo dei momenti di saturazione perché insomma, faccio di tutto per non pensare alle cose che mi fanno star male, ma poi alla prima occasione me le ritrovo proprio lì ad aspettarmi.
Ho evidenziato la frase che mi ha più colpito perché è uno dei miei motti di vita: Tutti siamo necessari, nessuno è indispensabile.
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