Chiedo a voi che siete più giovani di me e forse per voi le cose nella società in cui viviamo sono molto più facili. Io e la mia compagna ci portiamo 11 anni di differenza (io sono classe 1973 e lei 1984), a questo aggiungeteci che lei e straniera e che conviviamo e la frittata è fatta. Noto qualche volta un certo imbarazzo da parte per esempio di amici e alcuni parenti a invitarci alle cene in certe situazioni come se io avessi fatto qualcosa contraria alla morale o come se la nostra presenza imbarazzasse qualcuno. Per esempio è capitato che per capodanno ho dovuto fare lo straordinario in ufficio per cui la mia compagna era da sola a casa il primo gennaio. Quest'anno il pranzo lo ha organizzato mia sorella e tra gli invitati c'era anche il fratello del marito che è un prete, io il giorno prima ho chiamato mia sorella dicendole che questo primo gennaio io lavoravo e che la mia compagna era da sola a casa e che forse era il caso di invitarla da loro e che quando staccavo dal lavoro sarei venuto a prenderla. Forse ho sbagliato io a imporre questa cosa però non mi sembrava di imporre nulla non vi pare? Ebbene non vi dico le storie che ha fatto mia sorella, alla fine ha detto di si purchè l'accompagnassi io a casa sua e che l'aiutasse in cucina sennò era inutile che veniva. Per non dare un dispiacere ai miei genitori che stavano li ho deciso di portarla ma sto seriamente pensando che le prossime festività natalizie le passeremo da soli anche perchè ho sempre l'impressione che io e la mia compagna veniamo considerati di serie B mentre mia sorella e suo marito di serie A.