già,e io mi sento un po cattiva.lui non è più un bambino,ha 16 anni,non frequenta più la scuola superiore e quindi (al livello di pezzo di carta) in mano ha solo un diploma di terza media.è sveglio,molto intelligente,e lavora da un anno come parrucchiere...io e lui stiamo assieme da quasi 6 mesi ormai,e sono convinta di conoscerlo bene....è sempre stato felice da quando lo conosco,della sua vita,del suo lavoro...più di una volta mia ha detto che ama quello che fa,e quando spesso ci capita di immaginare il nostro futuro come fanno le coppie giovani e felicemente inesperte,ha sempre sognato di aprirsi un salone di bellezza...premetto che cmq non è una strada che ha imboccato autonomamente,in realtà ce l'ha portato la madre quando lui dopo essersi ritirato dal primo anno di superiori rimaneva tutto il giorno fuori casa con gli amici.però gli è subito piaciuto.una volta però mi ha detto che lui non voleva fare questo,ma sognava di diventare calciatore,o cantante...io mi sento cattiva,terribilmente in colpa,perchè vorrei credere in lui,stargli vicino,incoraggiarlo...eppure non ci riesco.perchè mi sembrano i sogni di un bambino,quelli che si fanno quando si è piccoli,quelli che,si sa,muterrano crescendo.mi sembrano sogni terribilmente immaturi,perchè lui è terribilmente immaturo.i bambini quando sono piccoli si incoraggiano e si spingono a suguire la strada che sognano,ma lui non è un bambino,e tra l'altro i genitori non potrebbero nemmeno sostenerlo economicamente.
se lo incoraggio,mi sento di prenderlo in giro,perchè parliamoci seriamente,quante probabilità ci sn che mettendosi a 16 possa riuscire veramente?
se gli dico che sta facendo 1 ca22ata mi sento in cokpa e x giunta cattiva,perchè mi sembra di precludergli la strada dei suoi sogni
uffi