Hamsik io lo prenderei massimo a 15 milioni, non vale di più (se vogliamo essere realisti).
Se poi vogliamo valutare i giocatori come fanno Zamparini e De Laurentis, Pato ne vale 300
Hamsik io lo prenderei massimo a 15 milioni, non vale di più (se vogliamo essere realisti).
Se poi vogliamo valutare i giocatori come fanno Zamparini e De Laurentis, Pato ne vale 300
Come spesso ti capita, scrivi a vanvera.
1) Hamsik è un classe '87 che da 4 anni gioca in serie A realizzando una media di 35 partite all'anno con 12 goal a stagione.
2) In questo caso il prezzo non lo ha fatto il presidente (a differenza di Zamparini con Pastore) bensì il mercato. Già l'anno scorso abbiamo rifiutato le offerte di Manchester City e Chelsea di 30 milioni.
3) Un po' di cultura calcistica e cervello non ti guasterebbe.
allora vatti a guardare i numeri, la data di nascita e anche qualche partita di Pato..
Se sei col tuo presidente, allora non potrai che convenire (dopo aver visto le cose suddette) che Pato ne vale 300
Ma dai su, Hamsik sarà anche un classe '87 ma deve ancora dimostrarne di cose prima di valere i 40 milioni citati dal presidente.
Il prezzo lo fa il mercato? Se un giocatore è incedibile è incedibile anche per mille milioni. Punto. Se Hamsik vale 30 milioni Ibra ne vale 24? Mapperfavore. Forse non ne vale 15, ma 20.
Il prezzo giusto di Hamsik va dai 20 ai 30 milioni.
Mai partito così male in campionato nella sua storia
Pato, com'è bello ritrovarsi a Firenze
Per il Papero 1 gol ogni 56' al Franchi
PAOLO MANDARA'10/11/11
L’odore dell’erba fresca del 'Franchi', quella che per la prima volta Delio Rossi si appresta a calpestare da allenatore di casa, comincia a pervadere le stanze di Milanello. Una in particolare: quella di Alexandre Pato, che, distante (gioco forza) dalle distrazioni della Seleçao, ha ripreso a lavorare in gruppo e sarà arruolato dopo la pausa. La sfida ai Viola sarà per il Papero l’occasione per ripartire e lasciarsi alle spalle un avvio di stagione tribolato.
A causa del solito infortunio muscolare, che doveva tenerlo fuori un mese ma lo ha costretto da spettatore poco entusiasta per 50 giorni. Non è un caso, però, che la nuova stagione del talento brasiliano riparta proprio da lì: da quello stadio diventato teatro della sua grandezza precoce e capace di esaltarlo a ogni occasione utile. La Fiorentina farà gli scongiuri di fronte a certi numeri. Pato, al 'Franchi', ha una media gol spaventosa: 1 ogni 56 minuti, 4 in altrettante partite. Reti dal peso specifico esagerato: con il brasiliano a segno, il Milan a Firenze ha sempre vinto.
Fuori dal 21 settembre per una distrazione alla coscia, il Papero torna in tempo per arricchire la sua bella collezione di memorie in terra toscana. La prima perla - la più entusiasmante - arriva il 3 febbraio 2008, a poco meno di un mese dall’esordio in rossonero. Ancelotti lo butta nella mischia al 21’ della ripresa, gli bastano pochi giri di lancette per trovare la fiammata che spezza l’equilibrio: 1-0, Viola al tappeto. E’ il primo gol in trasferta per il diciottenne ex Internacional, il quarto con la sua nuova maglia. Controllo, dribbling e scarica alle spalle di Frey. In quella stessa occasione, però, Pato si fa male alla caviglia (è una brutta distorsione) e abbandona il campo in lacrime.
La gioia, invece, è completa quindici mesi dopo, nel giorno dell’addio di Maldini e Ancelotti (e poi - si scoprirà - anche di Kakà). Il brasiliano parte ancora dalla panchina, ma con il solito guizzo congela il terzo posto e l’accesso in Champions, mortificando le speranze della squadra di Prandelli: finisce 0-2 per i rossoneri. Il 24 febbraio del 2010, invece, il gol beffardo arriva in rimonta. E’ il minuto 92, il Milan aveva già rischiato di capitolare e si era aggrappata a Huntelaar per tenersi in vita: Pato stavolta realizza col cinismo dei fuoriclasse e fa felice l’amico Leo, seduto in panchina. L’ultimo colpo grosso, decisivo nella corsa al titolo, arriva lo scorso anno: il Papero - è il 10 aprile, giorno in cui Ibra si becca il rosso per gli insulti all’arbitro Morganti - bissa la rete di Seedorf, dando seguito a una settimana straordinaria inaugurata con la doppietta all’Inter. Allegri ha la strada spianata verso la conquista di uno scudetto che manca dal 2004.
Lo stadio Franchi e la Fiorentina, insomma, entrano a pieno titolo nell’almanacco personale di Pato. Anche questa volta, il brasiliano proverà a scrivere un'altra pagina. Per la sua stagione e per quella del Milan, che vuole tornare primo della classe. Il suo rientro sarà una freccia in più nell’attacco rossonero, capace di scardinare le difese avversarie ben 18 volte nelle ultime 5 gare di campionato. Pato, a proposito di medie, viaggia a quasi un gol ogni due partite (50 in 105 apparizioni) in Serie A. Quest’anno – tanto per gradire - ha messo lo zampino al 'Camp Nou', in Champions. Poi si è concentrato a svolgere il compito più ingrato per un giovane esplosivo come lui: recuperare dagli infortuni e rimettersi in sesto, maneggiando con cura i muscoli. In confronto, segnare al 'Franchi' sembra quasi una formalità.
http://www.sportmediaset.mediaset.it...-firenze.shtml
Non male l'operazione che ha portato Cerci al Milan.
Praticamente hanno preso Torres gratis in estate accollandosi l'oneroso contratto, adesso l'hanno girato all'Atletico di Madrid in cambio di Cerci, ottenendo così:
1. Cerci gratis che solo l'estate scorsa era costato una 15ina di milioni
2. Lo sgravio del contratto di Torres
Oppure mi sfugge qualcosa?
Se è così, dopo Menez, un'altro colpaccio del sempre bravo Galliani!
Non sono sicuro sullo sgravio dell'ingaggio...potrei ricordare male, ma mi sembrava di aver letto che i rispettivi ingaggi continueranno a essere pagati dalle "vecchie" squadre. Rimane comunque un'operazione più che decente, e lo dico da interista. L'unico rischio che grava è che se qualcuno dovesse ora voler comprare Cerci e fare un'offerta davvero convincente, il Milan resterebbe con un palmo di naso perchè una clausola permette all'Atletico di venderlo anche domani (tanto per fare un esempio). I rossoneri a quel punto si riprenderebbero automaticamente Torres...ossia, rimarrebbero appunto con niente in mano