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Perplessità sull'università......

  1. #11
    Little Spongy Folletta
    Donna 32 anni da Genova
    Iscrizione: 8/12/2007
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    Quote Originariamente inviata da Holly Visualizza il messaggio




    Sinceramente? No, non sono più le università di una volta, sono cambiate e in peggio. E non è una questione di facilità o di serietà, è una questione di sistema che nel complesso è sbagliato. Io ho fatto quasi cinquanta esami in cinque anni. E alcuni erano identici a quelli della quadriennale. Non me la sento di dire che a quei tempi fosse tutto più serio e anzi, mi dà un fastidio immenso quando mi si viene a dire che il 3+2 è fatto di esamini. Io la mangerei viva la gente che mi parla degli ESAMINI del nuovo ordinamento...
    L'università di oggi non è più difficile, è semplicemente più stressante e organizzata peggio. Perché quando ti trovi a preparare cinque esami in ogni sessione che non c'entrano assolutamente niente l'uno con l'altro, ti assicuro che c'è da uscire scemi... la 270 (mi sa l'ordinamento che hai seguito tu, io ero dell'ultimo maledetto anno in cui era in vigore la 509) che ho seguito alla magistrale era già migliore.
    Sono assolutamente d'accordo su tutto!

  2. #12
    Spotless Echoes
    Donna 31 anni da Roma
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    Non prendertela, ma ti parlo da ragazza che prende sul serio l'università:
    il nostro Paese ci da un'istruzione abbastanza alla portata di tutti, dal ricco al povero, finanziata con la famose tasse che tutti paghiamo in relazione alle nostre possibilità economiche.
    Tu ti chiedi se sei un genio, io al posto tuo sarei depressa da morire. Pensi che sarai pronto ad affrontare davvero un lavoro con tutti sti votini strappati cosi? Se non sai un cavolo di niente?
    Fidati, genio non sei. Esistono esami più facili, facoltà piu facili, università piu facili, a volte. Ma fondamentalmente tu affermi di andare agli esami impreparato e hai perplessità sul fatto che non sarai pronto al tuo futuro lavorativo.
    Ovvio che non lo sarai, se non hai le nozioni.
    A Jamila e Visionario piace questo intervento

  3. #13
    Snape93 (non attivo)
    Matricola FdT

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    Non prendertela,


    No,tranquilla,non me la prendo

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    Tu ti chiedi se sei un genio, [...]Fidati, genio non sei.


    Io non sarò un genio ma anche tu non hai tutto sto gran acume visto che non hai nemmeno capito che quando ho affermanto di essere un genio ero palesemente ironico

    Quote Originariamente inviata da Echoes Visualizza il messaggio
    Esistono esami più facili, facoltà piu facili, università piu facili, a volte.
    Una cosa è un corso/esame/facoltà più facile,un'altra cosa è prendere per i fondelli gli studenti che pagano fior fior di tasse universitare regalando voti ed esami in questo modo.

    Quote Originariamente inviata da Echoes Visualizza il messaggio
    Ma fondamentalmente tu affermi di andare agli esami impreparato e hai perplessità sul fatto che non sarai pronto al tuo futuro lavorativo.
    Ovvio che non lo sarai, se non hai le nozioni.

    La mia perplessità era un'altra: se i miei docenti hanno l'abitudine di far superare esami a cani e porci, a pressochè chiunque abbia solo vagamente seguito il corso e/o aperto il libro giusto giusto un paio di volte probabilmente le aziende a cui servono laureati della mia facoltà sapranno che genere di gente esce dal mio corso e ad ogni colloquio di lavoro mi rideranno in faccia.
    Cmq la soluzione che ho trovato è quella proposta da Elaine Marley: sbrigarmi questo "corso di lauria" (scritto così apposta per evidenziarne la serietà) il prima possibile e poi fare una specialistica di due anni (relazioni internazionali) che,a quanto mi dice gente che la fa/che l'ha fatta,è decisamente più seria e offre sbocchi lavorativi decisamente più abbondanti e milgiori.
    A Elaine Marley piace questo intervento

  4. #14
    Spotless Echoes
    Donna 31 anni da Roma
    Iscrizione: 21/6/2009
    Messaggi: 9,071
    Piaciuto: 2972 volte

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    So che il tuo "sono un genio" era ironico. Ma il mio no. Cioè, per cosa studi? Per i voti^? per un titolo? O per formarti, per conoscere e per diventare una figura consapevole?
    Ok la nostra università ha tante pecche, ma non stai al liceo. Sei autonomo. Hai tutta la possibilità di puntare in alto e spaccarti il culo e credo che questo faccia molto la differenza. Anzi, credo che sia solo questo a fare la differenza.
    A me da fastidio che dici che è tutto na farsa quando fondamentalmente sei tu a rendere il tuo percorso una farsa.
    Sono sicura che ci sono ragazzi che studiano lo stesso, a prescindere dal voto.
    Anche io ho dato esami in cui il livello richiesto era altissimo e per cui dovevi necessariamente farti il culo ed esami in cui i docenti si fregavano poco e regalavano i 30. Ma la mia preparazione non cambiava, ho sempre studiato allo stesso modo.
    Cioè pensa a formarti tu, in primis. Perchè a prescindere dal "questo è uscito da quel corso di laurea" arriverà il momento in cui dovrai confrontarti con la tua preparazione e allora di certo ti rideranno in faccia se dici "eh ma gli esami erano facili".
    Soprattutto ora che hai deciso di continuare questa triennale! Poi ognuno la pensa come vuole..
    A Jamila, Flou. e Visionario piace questo intervento

  5. #15
    Matricola FdT
    Uomo 47 anni
    Iscrizione: 25/11/2013
    Messaggi: 21
    Piaciuto: 5 volte

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    Bisogna prendere quel poco di buon che è rimasto nella scuola e nell'università in Italia. Tanto lo saprete che una volta laureati siete solo all'inizio e andrete ad alimentare un esercito di dottori disoccupati. Ma passione, talento, determinazione e spirito di adattamento hanno sempre fatto la differenza e se li possiedi, allora un titolo non ti penalizza certo.

  6. #16
    FdT svezzato
    Uomo 37 anni da Bari
    Iscrizione: 1/9/2010
    Messaggi: 252
    Piaciuto: 30 volte

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    Quote Originariamente inviata da Snape93 Visualizza il messaggio
    Salve a tutti,ho 20 anni e frequento il secondo anno di un corso di laurea triennale in scienze politiche e solciali presso la Statale di Milano.
    A un anno e due mesi dall'inizio del corso e con 7 esami svolti con successo la situazione è la seguente: al di là di un esame di Antropologia Culturale per il quale ho dovuto studiare sodisssimo per portare a casa un 22 ho dato un esame di Storia in cui il professore mi ha chiesto "parlami di un argomento a piacere" e dopo che avevo pronunciato 4 e dico 4 parole di numero mi ha mandato a casa con un 28.
    Il giorno dopo la fine delle vacanze di Pasqua,durante le quali ero stato a Praga,ho dato un esame di Scienza Politica per il quale avevo studiato SOLO il giorno della parternza dalla città ceca (quello subito prima dell'esame tra l'altro) un po' in aereo e un po' sull'autobus che da Malpensa va in Milano città. Ho preso 25.
    Due mesi dopo,preso dai fasti dell'amore e concetrato esclusivamente sul corteggiare quella che poi sarebbe stata la mia prima ragazza ho dato un esame di sociologia; il giorno prima di quest'esame avevo avuto la mia prima furibonda lite d'amore con la mia ragazza,ero psicologicamente a pezzi.
    Nonostante la preparazione pressochè nulla e le condizioni psicologiche piuttosto precarie ho cmq portato a casa un 18.
    Ma,almeno,per Sociologia,Politica e Storia avevo minuziosamente seguito il corso in classe senza perdermi nemmeno una lezione,ma dei tre esami che dieidi nei mesi successivi (Economia,Inglese e Storia e Istituzioni degli USA) avevo seguito in modo assai sporadico il corso,anzi i primi due non gli avevo seguiti proprio e,presentandomi all'esame senza aver praticamente aperto libro,con lo spirito di si gioca un biglietto alla lotteria,ho preso rispettivamente un 20 un 23 e un 22.
    Io conosco molta gente che ha agevolmente "vissuto di rendita" alle scuole elementari,pochi (io ero tra questi) che l'ha fatto alle medie,pochi di questi pochi sono riusciti a farlo anche alle superiori....ma uno che vive di rendita all'università e la prima volta che mi capita di sentirlo.

    Qui le possibilità sono due: o sono io un genio e in due decenni che sono al mondo me ne sto accorgendo solo ora.
    O il corso di laurea in cui sono finito è un'autentica pagliacciata.

    Al momento sono due le cose che mi turbano: la prima,per il futuro,mi chiedo che genere di lavoro potrò andare a fare con un pezzo di carta ottenuto in questo modo in mano.
    La seconda è che praticamente io mi sveglio la mattina,vado in uni dove seguo lezione per 2 o per 4 ore poi torno a casa e..... basta! Non ho più nulla da fare fino al giorno dopo. A volte provo a studiare,ma sapendo che non studiando passo l'esame ugualmente non sono motivato e pianto li dopo massimo 10 minuti. Darsi all'ozio più totale era sublime i giorni immediantamente successivi alla maturità,serviva anche a smaltire lo stress nervoso accumulato nei mesi precedenti ma ora è quasi un anno e mezzo che sono pressochè un nullafacente e la cosa mi sta frustrando e non poco.
    Cambiare facoltà..........si ci ho pensato ma
    1) Cmq sette esami superati (lasciamo stare come) andrebbero buttatti nel cesso e mi dispiacerebbe
    2) Per colpa dell'immonda burocrazia italiana non posso cambiare facoltà fino all'estate prossima (se volevo cambiarla dovevo "svegliarmi" entro il 15 ottobre) e quindi sarei per parecchi mesi un nullafacente completo e non un quasi nullafacente come ora e la cosa mi frustrerebbe ancora di più.
    Te la do io qualcosa da fare: studia come cristo comanda e cerca di prendere voti alti e non 18,20,22.

    Se sei ad una facoltà a tua detta facile (io non m permetterei mai di dirlo ad alta voce) e ti laurei pure con un voto basso non sei di certo furbo. Certo l'idea che "alla fine del tunnel ci arrivi comunque" ti spinge a fregartene ma cerca a controbilancaire l'idea pensando che ad un futuro colloquio di lavoro ti troverai con un voto ridicolo e magari persone che si sono impegnate un minimo andranno li con il loro caro 110 e lode.
    A Jamila piace questo intervento

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