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Disparità giudizio voti di laurea in medicina

  1. #1
    Overdose da FdT Jamila
    Donna 33 anni da Padova
    Iscrizione: 27/7/2008
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    Predefinito Disparità giudizio voti di laurea in medicina

    La tabella si riferisce unicamente ai voti di laurea della facoltà di Medicina e Chirurgia.
    Nella mia facoltà è stato pubblicata questa valutazione. Di fronte a certe disparità di giudizio tra i diversi atenei italiani non posso non pensare che ci siano obiettivamente scuole dove la laurea te la tirano dietro o che cmq comporti sforzi minori.
    E mi riferisco in particolare alle private. San Raffaele e Cattolica in primis...sono tutti geni lì??
    @Echoes , ne avevamo già parlato mi sembra sul fatto che la San Raffaele sia una buona scuola...cosa ne pensi? Ne eri a conoscenza?



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  3. #2
    *of the Moon* The Dark Side
    Donna
    Iscrizione: 23/5/2011
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    Quando si tratta di giudizi soggettivi, non ci si può aspettare altro.
    Ci sarebbe una valutazione equa solo se i test fossero tutti uguali, tutti allo stesso momento e tutti a risposta multipla. Senza mai un orale.
    E' una storia che vale per tutte le scuole di una stessa città, per tutte le scuole dello stesso tipo disseminate in Italia e, infine, per tutte le università..
    A Temperance, Holly e Layne S. piace questo intervento

  4. #3
    Overdose da FdT Jamila
    Donna 33 anni da Padova
    Iscrizione: 27/7/2008
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    sì, lo so che c'è disparità di giudizio ovunque. E' che, mi chiedo io, cosa spingerà uno studente a studiare di più in una facoltà dove i voti gli verranno regalati? Dubito che la preparazione sia comparabile (in linea di massima) a quella di uno studente che avrà dovuto sudare per prendere il suo trenta.

    Cmq, il problema si pone perchè ora, con la graduatoria nazionale delle scuole di specializzazione, si è molto propensi a valutare solamente la media e il voto di laurea del singolo studente. E qui sono cazzi per me che studio a Pd..parlavano anche di introdurre il metodo dei percentili per equiparare i giudizi...mah.

  5. #4
    Sower Eurasia
    Donna
    Iscrizione: 16/4/2012
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    Ma l'obiettivo non è laurearsi con il 110 e lode. L'obiettivo di iscriversi all'università è studiare e imparare un mestiere. E' ridicolo paragonare delle scuole statali con la Cattolica e il San Raffaele, per il semplice fatto che le persone si iscrivono in queste scuole hanno i soldi, una posizione e una percentuale di successo superiore derivante dai rapporti più solidi tra gli Istituti e le Aziende. Quindi qui il problema, in primo luogo, non è mettersi a fare il paragone tra tutte le università, ma tra gli istituti di istruzione parastatali e gli istituti di istruzione privati. In secondo luogo, non si può pensare che le università sfornino tutti geni. Va anche valutata la percentuale dei successi: è decisamente possibile che a Cagliari siano tutti geni, ma va anche valutata la percentuale di iscritti e di abbandoni in rapporto a tutte le altre.
    A Flou. piace questo intervento

  6. #5
    Overdose da FdT Jamila
    Donna 33 anni da Padova
    Iscrizione: 27/7/2008
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    In questo caso sì, l'obiettivo è laurearsi con il 110 L. Perchè vogliono fare l'accesso alle scuole di specialità con graduatoria nazionale, dove in pratica varrà solo il voto di laurea e il test a crocette della relativa scuola. Boh, a me sembra che in Italia sia sempre utopistico sperare in una selezione dove a valere sia solo il merito...
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  7. #6
    Alias Bonnie Tyler Joy Turner
    Donna 36 anni
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    Quote Originariamente inviata da Jamila Visualizza il messaggio
    In questo caso sì, l'obiettivo è laurearsi con il 110 L. Perchè vogliono fare l'accesso alle scuole di specialità con graduatoria nazionale, dove in pratica varrà solo il voto di laurea e il test a crocette della relativa scuola. Boh, a me sembra che in Italia sia sempre utopistico sperare in una selezione dove a valere sia solo il merito...
    Appunto.
    In medicina la gente mira al 110 e lode e spesso (non tutti eh, non sto generalizzando) ad alcuni importa di più il voto che imparare realmente. E qui mi riferisco ai studenti eccessivamente boriosi di medicina.
    A Fiona, Flou., Jamila e altri 1 piace questo intervento

  8. #7
    *of the Moon* The Dark Side
    Donna
    Iscrizione: 23/5/2011
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    Quote Originariamente inviata da Jamila Visualizza il messaggio
    sì, lo so che c'è disparità di giudizio ovunque. E' che, mi chiedo io, cosa spingerà uno studente a studiare di più in una facoltà dove i voti gli verranno regalati? Dubito che la preparazione sia comparabile (in linea di massima) a quella di uno studente che avrà dovuto sudare per prendere il suo trenta.

    Cmq, il problema si pone perchè ora, con la graduatoria nazionale delle scuole di specializzazione, si è molto propensi a valutare solamente la media e il voto di laurea del singolo studente. E qui sono cazzi per me che studio a Pd..parlavano anche di introdurre il metodo dei percentili per equiparare i giudizi...mah.
    Ma io non penso che, in linea di massima, uno studente decida dove iscriversi in base agli esami che regalano.
    [Faccio un discorso di grandi numeri, eh. Sicuramente ci sarà una percentuale che lo fa per questo, ma immagino che non sia la maggior parte].
    Penso che ciò che determina la scelta dell'Università sia determinato da una serie di fattori, personalmente non andrei mai a spulciare la media di 30 e lode di tutte le Università di Italia per decidere dove iscrivermi, pur non avendo studiato Medicina.
    Per quanto riguarda la preparazione, è un discorso così complicato ed entrano in gioco così tante variabile che penso sia davvero impossibile fare un confronto del tipo Lo studente X che esce da Pd è più preparato dello studente Y che esce dal San Raffaele perché si è dovuto fare un culo così per passare l'esame e prendere un buon voto.
    Ci saranno studenti per i quali è vera questa implicazioni e studenti per i quali è vera esattamente l'opposta..

  9. #8
    Spotless Echoes
    Donna 31 anni da Roma
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    @Jamila io continuo ad essere della mia idea. Prima di tutto non vedo una distinzione tra Nord e Sud, come si parlava nell'altro topic. Poi la percentuale dei 110 e lode è un indice limitato: quanti si sono laureati in corso? In quanto tempo?
    e soprattutto, dovremmo parlare anche di nonnismo.
    Io ho un'esperienza diretta: Bari. Qui configura il 55% circa di 110 e lode. Ma ho un amico veramente bravino che puo studiare quanto vuole, ma agli esami prende sempre voti bassissimi. Io lo conosco, magari non è un'eccellenza, ma di certo non merita di essere bocciato tremila volte e di accontentarsi di 18 19 20. Anche perchè, diciamocelo, medicina non è un'uni di grandi capacità (dal punto di vista prettamente scolastico, non parlo del lavoro del medico), e lui studia. E non è stupido. Perchè va cosi? Perchè bari è l'università italiana con piu nonnismo. Una quantità di raccomandati altissimi, professori imparentati tra loro. Quel 55% non è indicativo, perchè da chi è composto?!
    Per quanto concerne la privata, ho sempre detto che uno studente in una privata paga un servizio migliore: ti seguono di piu. A parità di capacità, uno studente in una privata è piu aiutato a superare determinate difficoltà. E' ovvio che un ragazzo seguito rende meglio dal punto di vista dell'esame. Anche qui ho esperienze dirette (sia alla cattolica che al san raffaele): ragazzi brillanti del mio liceo studiano li e confrontandomi con loro non noto grandi disparità, se non il fatto che noi, per dirti, per anatomia microscopica facciamo le file di due ore per vedere un vetrino (se ci riusciamo), loro hanno microscopi e vetrini in prestito a casa. E' sbagliato? Hanno pagato un servizio. E renderanno meglio di chi invece deve accontentarsi di vedere il vetrino una volta sola prima dell'esame.
    Prendi la cattolica:che senso avrebbe investire tanti soldi su una marea di medici mediocri (se ci atteniamo al tuo discorso) e metterli nel loro policlinico? Dovrebbero assumerli da fuori, invece no, si tengono i loro medici. E il Gemelli è un ottimo policlinico. Funziona!
    Secondo me dal punto di vista delle conoscenze, un ragazzo uscito dalla privata non ha nulla in meno (dipende da quale privata eh. E ovviamente parlo di ragazzi senza raccomandazioni). Quello che puo avere in meno è lo spirito di sacrificio che caratterizza uno studente che se ha difficoltà viene atterrito. Non è poco, eh. Io sono felice di farmi il culo, tutti devono fare gavetta. Ma è anche vero che io avro sempre difficoltà nella mia vita, che non ho un posto sicuro in un policlinico come quelli della cattolica, per dirti.
    Continuo a pensare che in una struttura all'avanguardia con professori di un certo livello uno ha tutto la possibilità di diventare un bravo medico SE VUOLE.

    In sintesi, per me ste percentuali sono tutto e niente, non sono indicative affatto!
    A The Dark Side e Temperance piace questo intervento

  10. #9
    Moderatrice Holly
    Donna 34 anni
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    Ma il problema che si va a toccare è più vasto: alcuni atenei sono più semplici di altri.


    Ultima modifica di Holly; 23/6/2013 alle 16:10
    Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

  11. #10
    Overdose da FdT Jamila
    Donna 33 anni da Padova
    Iscrizione: 27/7/2008
    Messaggi: 5,001
    Piaciuto: 2595 volte

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    Echoes, ci può anche stare che, come dici tu, siano seguiti di più i ragazzi delle private. Ma non credo che avere il vetrino in prestito a casa anzichè come i poveri mortali recarsi in facoltà per vederlo o guardarselo su internet sia chissà quale vantaggio.Se poi mi dici che sono seguiti di più anche nello studio e nelle spiegazioni ci credo. Ma credo però che lo studio resti sempre una cosa individuale e che il fatto che il prof ripeta le cose due volte invece di una non faccia poi questa differenza (posto poi che il fatto di 'spiegare il libro' è una cosa prettamente italiana, in america, per esempio, le lezioni non sono altro che un approfondimento del libro. E non penso che la preparazione degli Americani possa essere giudicata inferiore per questo ..). E poi non parlo solo delle private. Napoli, Sassari, Cagliari...come mai gli stessi posti che hanno i punteggi più bassi al test di medicina sono anche quelli dove il voto di laurea è più alto??

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