W le scienze umanistiche!
W le scienze umanistiche!
Non fatico per niente a crederti! E' anche per questo che ho deciso di spostarmi all'estero (non che lì sia facile o onesto al 100%, eh!).
Però sinceramente preferisco avere un progetto/aspirazione piuttosto che pregare la Madonna fin da ora. Confesso che non ero PER NIENTE sicura di fare la specialistica in UK, perchè mi sposterò in un mercato del lavoro un po' incognito... Ma poi ho pensato, quali diavolo sarebbero le certezze che ho a disposizione con una laurea magistrale in lingue qui?
Io preferisco provare questa strada perchè, se potessi scegliere una cosa che vorrei fare, sarebbe senz'altro questa; piuttosto che buttarmi in un lavoro che non mi interessa (tipo call centre e altre posizioni commerciali - cercando lavori inerenti alle lingue su qualsiasi motore, viene fuori solo questo), che in ogni caso sarebbe precario, sottopagato e neanche inerente alle mie qualifiche. Sarebbe frustrante, non riuscirei a sopportare una cosa del genere per tutta la vita sapendo di non aver nemmeno provato.
Poi per carità, so bene di non essere infallibile... E' una strada veramente difficile, devo ancora pensarci e non posso avere alcuna certezza. Ma purtroppo ormai si è capito, l'incertezza in queste cose è il male della nostra generazione...
Ho scoperto che si può concorrere per più di un dottorato, buongiorno a me
Comunque vedremo, alla fine ancora di tempo ne manca...
Layne se riesci a fare il dottorato in Irlanda facci sapere, sono curiosa!
Anche del "progetto", in realtà: lo esponi? Quando? Dopo quanto tempo ti dicono se sei ammesso/a?
Il progetto si consegna in forma scritta (mi pare che debbano essere circa 2000 parole). Le linee guida consigliano di esporre con chiarezza tutti i punti (cioè: un background con citazioni sull'argomento che faccia capire su cosa si innesterebbe la ricerca, l'esposizione della ricerca stessa e del perchè sarebbe un contributo nuovo al sapere, la metodologia e le fonti che si useranno, i tempi in cui si farà ciò ecc ecc...).
Ovviamente, ma suppongo pure in Italia, in realtà queste cose vengono discusse assieme ai potenziali supervisori, quindi non è che spunti proprio dal nulla.
Non ho controllato nel dettaglio la tabella dei tempi, ma so che la scadenza per consegnare il progetto è a inizio Marzo (quest'anno era l'8), ad Aprile iniziano i colloqui, penso che il verdetto si sappia verso Giugno.
In caso riuscissi veramente a fare domanda ed essere presa sarete sicuramente informati
Scherzi a parte, magari vi farò sapere come va man mano che mi informo e decido cosa fare
Ieri, parlando con il mio relatore, ho scoperto in cosa consiste la prova scritta del dottorato qui da me XD Evviva!
Non ci sono né domande a cui rispondere né tracce da svolgere, ma consiste nell'esposizione di un progetto di ricerca. Non so se essere felice o meno.
E' sicuramente più interessante ma anche più difficile!
Qusto in genere è il modo che lascia meno spazio al merito, a mio avviso..
Delle domande cui rispondere hanno pur sempre qualcosa di oggettivo, invece giudicare un progetto di ricerca è una cosa completamente soggettiva e che permettere di scegliere qualsiasi persona si desidera.
Che il giudizio sia soggettivo sono d'accordo, purtroppo però nel mio corso di laurea non hai la possibilità di valutare attraverso delle domande perché non tutti hanno sostenuto gli stessi esami, al più potresti utilizzare il metodo delle tracce, ma anche in quel caso il giudizio sarebbe soggettivo. Certo che in un corso di laurea come Matematica, le domande acquistano tutto un altro senso.
In ogni caso, sono dell'idea che se uno deve entrare, entra qualunque sia la modalità dell'esame.
Beh, le valutazioni non sono mai oggettive, ma a secondo me valutare solo un progetto di ricerca è un po' un'arma a doppio taglio, perché da un lato non si verifica per niente il lato "generale" e dall'altro si valuta soltanto la ricerca più "utile", quindi da un certo punto di vista gli studenti, dall'altro però non è molto meritocratica.
Da me, da quanto ho capito, alla prova scritta vengono fatte delle domande. Visto che anche da noi si pone il problema degli esami non uguali per tutti e dei vari ambiti d'interesse, si può scegliere fra tre macroaree e, di solito, chi prende la magistrale da noi si indirizza verso una delle tre aree sin dalla tesi di magistrale, o anche prima.
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
Anche da noi ci sono macroaree, il problema è che, per esempio, logica e linguaggio sono nella stessa area di teoretica, la qual cosa è penalizzante per chi è interessato alle prime, in quanto da noi, teoretica è privilegiata. Inoltre gli ambiti sono vastissimi, si potrebbe fare un corso di laurea unico su teoretica, e le domande non possono vertere su tutto, quindi chi si è specializzato in qualche argomento di nicchia non avrà alcuna possibilità rispetto a chi si è specializzato in Heidegger, che da noi è propinato in tutte le salse. Inoltre, in filosofia poco importa se sai tutto Aristotele a memoria, se poi a livello metodologico sei a 0, oppure se non sei in grado di formulare un pensiero autonomamente. Con questi presupposti sono le domande a non essere affatto meritocratiche.
Invece, le tracce o il progetto, sono sì più soggettivi, ma riescono a valutare meglio una persona sotto il profilo filosofico, prendendo in considerazione fattori che non siano semplicemente quello nozionistico.