Ciao.
Ieri ho "abbondantemente superato" la difesa della tesi di dottorato.
Ciao.
Congrats! Dott. ric. Illusione
("abbondantemente superato" nel senso che sei andata lunga e l'hai lisciata? )
Grandissima
Grandissima Illusione
colgo l'occasione per farvi una domanda, forse più inerente a chi fa facoltà scientifiche, ma testimonianze universitarie mi fanno piacere:
sto per laurearmi in medicina e prima di un'eventuale specialistica voglio fare il dottorato. So che nella mia strada conviene poco, se sei medico hai il culo più parato e blabla ma non mi interessa tanto questo.
quello che voglio sapere è:
se io facessi un dottorato all'estero (in EU), poi decidessi di sistemarmi in Italia e continuare la specialistica (ah, con specialistica intendo i 4 anni di specializzazione post abilitazione a medico) avrei un minimo di speranze di provare la carriera accademica in Italia?
cioe, un dottorato all'estero , anche se magari poi pubblico abbastanza, me la preclude?
Illusione mi accodo alla richiesta di informazioni.
Potresti (cosa che hai già fatto con me via MP ma interessa sicuramente anche ad altri utenti) elencare i pregi e i difetti di un PhD? Se lo consigli oppure no e perché? Layne anche tu so che fai il PhD, se vuoi accomodarti^^ @illusione @Layne S.
Io ci stavo pensando vagamente per determinate motivazioni che a mio parere non sono giuste...
Grazie in anticipo!
Grazie a tutti
Il mio week end è iniziato giovedì sera bevendo e terminerà domenica sera allo stesso modo, quindi rimando a lunedì l'elenco dei pro e contro del dottorato.
Per quanto riguarda la domanda di Echoes, invece, la risposta varia sicuramente dall'ambito (non sono informata sulla carriera accademica in ambito medico) e dall'università straniera dove acquisiresti il dottorato. Mi sento però di dirti che, in generale, un dottorato all'estero è visto molto positivamente in Italia e semmai potrebbe aprirti alcune possibilità. Quest'ultima cosa che ho detto è vera abbastanza universalmente, però poi entrano altri fattori in ballo come, ad esempio, se nel tuo ambito le università italiane vanno avanti a raccomandazioni o meno, oppure se è un sistema chiuso per cui tendono a finanziare solo persone per le quali hanno già speso dei soldi per formare.
Grazie!
dai concorsi che ho visto, prendono in considerazione soggettive valutazione della carriera in termini di pubblicazioni e valore scientifico delle ricerche. Ossia raccomandazioni... fino ad a l'anno scorso era un sistema molto chiuso , specie qui alla sapienza(tutti restavano dove studiavano e piantavano le radici in un dipartimento) ora con iL concorso nazionale le cose sperano siano più dinamiche. Io piuttosto che piantare le radici in un posto, rinuncio a tutto e spero che in qualche università più seria ci sia poco poco più meritocrazia.
buon alcolizzazione
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io provo a darti la mia visione.
per me il dottorato lo fai se vuoi fare ricerca e se vuoi fare carriera accademica.
Non so se nel tuo campo ti può aiutare in concorsi diversi dall'ambito accademico (sparo a caso, diventare insegnante o lavorare in qualche ente). Nel mio caso può aiutare ad entrate in specialità , ad esempio.
pero di base se non ti interessa la ricerca e non ti interessa entrare in accademia, non vedo troppe ragioni per farlo (se non per prendere la borsa tre anni, che ci sta pure. In fondo son tre anni di stipendio)