Io sono favorevole... Se una persona è in gamba, ha una cultura generale, non si tira indietro per un test...
Favorevole
Contrario
Io sono favorevole... Se una persona è in gamba, ha una cultura generale, non si tira indietro per un test...
Favorevole.
Almeno una preparazione basilare su ciò che vai incontro deve esserci.
Come se uno al liceo studia Psicologia e poi va a fare all'università tutt'altra cosa.
Cioè non puoi continuare gli studi non conoscendo di cosa parla.
la preparazione basilare non è uguale per tutti, e all'università lo sanno.
è possibile che da uno stesso istituto esca una classe di ignoranti e una che ha avuto un'istruzione coi controcòglioni.
è stupido il modo in cui i candidati vengono selezionati.
è come quando all'università ti fanno fare gli esami con i test a crocette, è una pagliacciata. nella mia facoltà - fortunatamente - c'è un solo esame che viene svolto così, e ho visto gente che sapeva tutto e bene non prendere il massimo per domande come "in quale mese c'è più turismo a roma? a) maggio; b)giugno". i test a crocette sono una botta di culo e non verificano assolutamente la preparazione di uno studente.
e comunque, deve essere dato il modo, a chi non ha una preparazione di base, di potersela fare durante il primo anno di università.
io sono in una facoltà che era a numero totalmente aperto fino a due anni fa. ci sono tre esami di latino obbligatori. chi ha fatto il tecnico ha a disposizione un modulo base e uno avanzato di lingua per recuperare quello che non ha fatto alle superiori. e così dovrebbe essere in tutte le facoltà... selezionando poi, man mano, chi rende e chi non rende.
Ultima modifica di Holly; 26/8/2010 alle 12:46
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
D'accordissimo con Holly.
E' un metodo assurdo, che non fa passare chi realmente può valere qualcosa.
Cioè, data la grande selezione, dovremmo aspettarci che tutte le università siano pieno solo e soltanto di geni no?
Invece no.
I test in questo modo sono inutile, servono a far passare chi ha accosti e pochi cervelloni.
favorevole al numero chiuso.
A prescindere dal numero di docenti non ha assolutamente senso lasciar iscrivere 2000 persone ad una facoltà per cui si stima che non ci siano più di 200 posti l'anno,aumenterebbe semplicemente la disoccupazione,il livello di preparazione si abbasserebbe e si farebbe perdere semplicemente tempo e denaro a circa 1800 persone.
Ok il diritto allo studio,ma bisogna essere realisti,le persone che escono dall'università devono anche avere una concreta possibilità di lavoro.
Non si può solo studiare per conoscenza personale,lo si fa in prospettiva di trovare lavoro.
allora se io ho frequentato una scuola superiore che non mi piaceva,ma l'ho finita comunque per non cambiare, devo buttare nel cesso altri 5 anni (almeno) per continuare un percorso?
Non ha senso questo discorso,anche se io ho seguito un percorso che non c'entra nulla,posso colmare individualmente le mie lacune,se davvero sono interessato ad un certo tipo di università...