Originariamente inviata da
§¤PREISER¤§
Tempo fa lessi l'accenno ad una teoria che sosteneva l'esistenza di infiniti universi paralleli, ciascuno generato da uno dei possibili esiti conseguenti il verificarsi di un qualsiasi evento. Si tratta di una generazione continua di un numero sempre maggiore di universi, in quanto da ogni universo ne nascono infiniti da cui poi ne nasceranno infiniti etc...
Non capisco il collegamento con la curva di Peano
E' un frattale in due dimensioni, però se parli di dimensioni differenti da quelle spaziali non ha più senso parlare di frattale a 2 dimensioni, non so se mi spiego =) Cioè, la dimensione temporale non è quella spaziale. E lo spazio non è una dimensione, ma è un qualcosa costituito da tre dimensioni. Quindi lo spazio non è composto da n dimensioni, al limite esistono altre dimensioni assimilabili al tempo.. ma il tempo, per come l'abbiamo definito noi esseri umani, è una dimensione.
La considerazione che fai sulla diramazione degli universi è incentrata sul fatto che se un universo è nato al tempo x, esso ne ha generati altri al tempo x+epsilon. Questa è solo una schematizzazione del concetto di universo parallelo, ma non sai in quale dimensione questi universi esistono. Ovvero, dipende se presupponi che l'universo padre ha n dimensioni e quindi gli universi figli ne hanno n, oppure se l'universo padre ha m dimensioni e gli universi figli hanno l dimensioni, oppure se l'universo padre ha p dimensioni e gli universi figli hanno ciascuno un numero diverso o uguale di dimensioni.
Se accetti il fatto che nello schema da te disegnato ogni universo esiste in una dimensione a se stante e che ogni universo ha dimensioni indipendenti dagli universi padri, allora si può pensare a universi che generano dimensioni.
Il nostro problema (di noi umani) è la difficoltà di staccarci dalle 4 dimensioni. Ad esempio: dove collocheresti ogni universo del tuo schema? Se non riesci a collocarli altrove se non nello spazio e nel tempo, allora bisogna cambiare tattica.
Se ci pensi poi questo tipo di rappresentazione implica una cosa: il tempo ha memoria e il tempo trascorso, in qualche modo, ancora esiste, e con esso tutte le dimensioni dell'universo a cui appartiene!
Ad esempio, può benissimo essere che il tempo sia una dimensione solo del nostro universo Chi lo sa...
Comunque, parlando da profano, credo di aver tirato fuori quanto segue:
- in un universo esistono n dimensioni;
- ogni universo genera n dimensioni;
- siccome fai dipendere la nascita di universi paralleli al trascorrere del tempo, ebbene: il tempo (dimensione) genera universi;
- ogni dimensione genera universi (?);
L'ultimo punto segue dal terzo, per il semplice fatto che il tutto spiega il piccolo, e siccome il tempo è una dimensione, le possibili n dimensioni del nostro universo padre appartenente all'istante di tempo antecedente l'istante corrente, hanno generato infiniti possibili universi.