(ASCA) - Roma, 11 set - Esiste un legame tra l'uso di
marijuana anche ricreazionale e un aumento del rischio di
sviluppare il cancro ai testicoli. Questo il risultato di una
importante ricerca della University of Southern
California(USC), pubblicato recentemente sull'autorevole
rivista Cancer.
Per capire se l'uso di droghe possa avere un ruolo in
questo peggioramento, i ricercatori hanno esaminatola storia
dell'uso di droghe in 163 giovani uomini con diagnosi di
cancro ai testicoli. I risultati sono stati confrontati con
quelli di 292 uomini sani della stessa eta' ed etnia
scoprendo che gli uomini con una storia di uso di marijuana
avevano una probabilita' doppia di avere sottotipi di cancro
ai testicoli chiamati ''non-seminomi'' e tumori misti alle
cellule germinali.
Secondo gli studiosi vi e' un componente della marijuana
che aumenta la carcinogenesi nel testicolo, di questo tipo di
tumori maligni che rispondono al principio attivo della
marijuana. Sempre secondo i ricercatori deve esserci qualcosa
di specifico nella marijuana che non si trova in altre droghe
e che fa aumentare questo rischio di cancro testicolare
proprio nei consumatori di tale sostanza.
''I risultati suggeriscono che i potenziali effetti
cancerogeni della marijuana sulle cellule testicolari devono
essere presi in seria considerazione non solo nelle decisioni
riguardo all'uso personale e ricreazionale della droga, ma
anche quando la marijuana e suoi derivati siano utilizzati
per scopi terapeutici in giovani pazienti di sesso maschile.
I risultati dello studio - ha dichiarato Giovanni Serpelloni,
capo del DPA - confermano quanto da sempre sostenuto da
questo Dipartimento sull'estrema pericolosita' dell'uso della
cannabis erroneamente ritenuta innocua e di quanto ancora
poco conosciamo dei suoi effetti deleteri. Alla luce di
queste importanti evidenze diventa sempre piu' importante
avere un atteggiamento prudenziale e preventivo nei confronti
di questa droga. E' necessario quindi studiare e far
conoscere gli effetti negativi del THC e degli altri
cannabinoidi sulla salute soprattutto ai giovani che spesso
vengono ingannati da informazioni superficiali e fuorvianti.
Si devono inoltre approfondire sempre di piu' le ricerche
sugli effetti negativi sul cervello ma anche su altri
apparati ed organi vitali affinche' si possano ricavare
risultati anche in grado di far capire meglio per esempio, le
potenzialita' cancerogene ma anche tossiche della cannabis e
dei suoi derivati e i possibili limiti e pericolosita' negli
usi medici di tale droga''.