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Il conto di Pecoraro Scanio

  1. #1
    FdT-dipendente
    Uomo 37 anni da Bergamo
    Iscrizione: 14/7/2008
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    Predefinito Il conto di Pecoraro Scanio

    Kyoto e l'effetto serra:
    un'eco-bolletta da 840 milioni



    Cinquecentocinquanta milioni di euro, solo per il 2009, che potrebbero diventare a 840 entro il 2012. È il conto, salato, che l'Italia rischia di pagare se vuole rispettare il tetto imposto alle emissioni di CO2 (anidride carbonica), gas ritenuto responsabile dell'effetto serra e del riscaldamento globale. Un costo per il paese, in difficoltà sui target, frutto di una negoziazione condotta un anno e mezzo fa a Bruxelles (era ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio). Rispetto ai limiti imposti dall'Europa infatti (l'Italia tra il 2009 e il 2012 può liberare nell'aria 201 milioni di tonnellate di CO2), avremo emissioni in eccesso per 56 milioni di tonnellate. Ciò rappresenta un costo: per produrre corrente elettrica, carta, cemento, acciaio e altre materie prime essenziali, il paese dovrà acquistare sui mercati internazionali dell'anidride carbonica diritti di emissioni che costano in media sui 12-15 euro la tonnellata. La stima di spesa per il sistema Italia per rientrare nei parametri è così nell'ordine degli 840 milioni.
    I tempi sono stretti. Nel solo 2009 si stimano 37 milioni di tonnellate di anidride carbonica di troppo, pari appunto a un costo di 550 milioni. Le conseguenze possono essere pesanti: già in autunno la nuovissima centrale a carbone che l'Enel ha finito da poco a Civitavecchia potrebbe rischiare lo stop. Stesso scenario per un'altra ottantina di impianti di ogni genere. Il problema riguarda infatti soprattutto le nuove installazioni. Ovviamente, tutto ciò non avrebbe alcun beneficio ambientale e si limiterebbe in un trasferimento semplice e diretto di denaro dai cittadini italiani verso chi ha diritti di emissione. Per esempio, verso le imprese tedesche e francesi (meno efficienti di quelle italiane sul fronte delle emissioni) i cui governi hanno negoziato a Bruxelles limiti assai più agevoli, anzi, così agevoli e comodi che gli impianti esteri possono emettere anidride carbonica a tonnellate senza nemmeno avvicinarsi ai tetti europei. L'allarme viene da una relazione del Comitato di gestione del Protocollo di Kyoto, autorità che ogni paese europeo deve darsi per seguire gli aspetti operativi e tecnici per ridurre la CO2 liberata in aria dalle ciminiere. In Italia il Comitato di gestione è formato dai ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo economico, ed è presieduto da Corrado Clini, direttore generale al ministero dell'Ambiente. Nei giorni scorsi il Comitato ha mandato uno studio ai ministri Giulio Tremonti (Economia), Stefania Prestigiacomo (Ambiente), Claudio Scajola (Sviluppo economico), Franco Frattini (Esteri) e Andrea Ronchi (Politiche comunitarie). La relazione dice che il piano nazionale delle emissioni per il periodo 2008-2012 «ha attribuito agli impianti esistenti 184,7 milioni di tonnellate di CO2 l'anno, mentre 16,93 milioni di tonnellate l'anno sono state destinate alla riserva nuovi entranti ovvero agli impianti che al momento della notifica del piano nazionale alla Commissione europea non avevano ancora ottenuto l'autorizzazione ad emettere gas ad effetto serra o non erano ancora entrati in esercizio. La rilevante differenza tra il fabbisogno stimato e l'assegnazione delle quote con il piano nazionale, come previsto ha determinato e sta determinando una situazione di particolare criticità, soprattutto per quanto riguarda la riserva nuovi entranti». Per il ministro dei rapporti con l'Europa Andrea Ronchi «i nuovi dati dimostrano che il governo italiano ha fatto una battaglia giusta, anche se solitaria nella fase iniziale, per correggere errori e velleità del passato che finiscono solo per avere una ricaduta su imprese e consumatori». Un fatto – insiste il ministro – «che è ancora più grave proprio perché nel frattempo si è aggravata la crisi dell'economia mondiale: l'ambiente è un tema strategico e rappresenta una risorsa ma va affrontato con ragionevolezza e senza demagogia». Tutto nasce dall'aver voluto fare i “primi della classe”. Il 28 febbraio 2008 l'Italia aveva proposto a Bruxelles un “tetto” massimo annuale di quote inferiore di almeno il 15% rispetto al fabbisogno necessario: 201,63 milioni di tonnellate, contro una stima di almeno 230 milioni data dai ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo Economico. Proposta piaciuta a Bruxelles e a tutti gli altri paesi europei, pronti a vendere a caro prezzo alle imprese italiane i diritti di emissione che loro avevano in eccesso. Il governo di allora si chiese: e se ci fossero problemi? L'unica risposta per proteggere la competitività delle imprese italiane fu l'impegno del governo – in caso di deficit di quote – a comprare con soldi pubblici i diritti e a donarli a tutti i nuovi impianti industriali che sarebbero entrati in servizio a partire dal 2008. In altre parole, è stato scaricato sul pubblico il costo di una distorsione ideologica a danno dell'economia italiana.
    Per il Comitato di gestione di Kyoto, come soluzione potrebbe essere valutato il ricorso a un soggetto terzo (come la Cassa depositi e prestiti) per anticipare i soldi necessari a comprare i diritti di emissione, con un successivo rimborso da parte del sistema pubblico. «Avevo ripetutamente e invano segnalato al ministro dell'Ambiente di allora – ricorda Clini – che, considerati gli elevati livelli di efficienza energetica delle imprese italiane, un tetto inferiore al fabbisogno avrebbe comportato costi aggiuntivi ed effetti distorsivi per l'economia italiana. Ma il ministro era convinto che in questo modo le imprese italiane sarebbero state costrette a investimenti in nuove e più efficienti tecnologie».
    Valutazione sbagliata, perché le imprese italiane sono già oggi tra le più efficienti al mondo dal punto di vista del CO2: l'unico modo per ottenere quei risultati è partire da impianti vecchi e centrali-caffettiera come se ne vedono all'estero. E se si facesse finta di niente? Sperando che nessuno si accorga dello sforamento? Oltre al rischio che qualche magistrato presto metta i sigilli agli impianti, c'è la certezza della multa europea. Salatissima. Cento euro per ogni tonnellata di anidride carbonica liberata in più nell'aria. Totale: 5,6 miliardi di euro.

    Kyoto e l'effetto serra: un'eco-bolletta da 840 milioni - Il Sole 24 ORE



    Grazie ancora al governo Podi!
    Per un'ideologia e un po' di supponenza ora ci troviamo ad acquistare quote da paesi ancora più inquinanti di noi ma che hanno avuto il cervello in fase di definizione dei limiti massimi...grande Alfonso


  2. #2
    Nuvolablu
    Donna 43 anni
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    Che vuoi farci?!
    L'importante che l'ex premier Prodi non abbia speso soldi per zoccolette varie

  3. #3
    Mai più senza FdT lakeofire
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    Pecoraro Scanio un uomo un disastro. Se qualcuno trova qualcosa di buono fatto da quell'uomo mi avverta, sono veramente curioso

    Cmq, TheLord, vedrai che questo topic andrà presto in pagina 2...

  4. #4
    0 1 1 2 3 5 8 13 21 34 55 Killuminato
    Uomo 42 anni da Modena
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    Quote Originariamente inviata da Nuvolablu Visualizza il messaggio
    Che vuoi farci?!
    L'importante che l'ex premier Prodi non abbia speso soldi per zoccolette varie
    che senso ha quello che dici? è una cosa grave questa come può sembrare grave che un politico italiano vada a zoccolette varie per acune persone.
    Comunque ennesima dimostrazione dell'inutilità della politica italiana.

  5. #5
    Nuvolablu
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    Quote Originariamente inviata da Wu Ming Visualizza il messaggio
    che senso ha quello che dici? è una cosa grave questa come può sembrare grave che un politico italiano vada a zoccolette varie per acune persone.
    Comunque ennesima dimostrazione dell'inutilità della politica italiana.

    Il senso l'ha eccome dato che non si perde occasione di urlare al tracollo finanziario causato dalle gesta dell'attuale premier
    Poi CHISSA' COME MAI quando c'è una notizia grave come questa, scende il silenzio sul forum....ummmm sarà OVVIAMENTE per il ferragosto

  6. #6
    Sedobren Gocce
    Ospite

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    alla fine mia cara son tutti bravi a puntar il dito. noi come voi. è come al solito questione di lana caprina.

  7. #7
    0 1 1 2 3 5 8 13 21 34 55 Killuminato
    Uomo 42 anni da Modena
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    Quote Originariamente inviata da Nuvolablu Visualizza il messaggio
    Il senso l'ha eccome dato che non si perde occasione di urlare al tracollo finanziario causato dalle gesta dell'attuale premier
    Poi CHISSA' COME MAI quando c'è una notizia grave come questa, scende il silenzio sul forum....ummmm sarà OVVIAMENTE per il ferragosto
    ah ho capito adesso il senso malizioso del tuo commento. Beh mi pare ovvio che il male di questo paese non è solo Berlusconi ma tutta la classe politica e anche noi italiani ovviamente. Credo che alla fine tutti lo sappiano.
    Ad ogni modo è veramente brutto vedere come vengono sprecati i nostri soldi sia di ieri che di oggi e quelli di domani.

  8. #8
    Bushi yasha
    Uomo 43 anni da L'Aquila
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    Vroom Vroom!
    accendiamo il cervello...

    ALLORA:
    in questo caso abbiamo un fine giusto,purtroppo fatto da una persona incapace,con mezzi sbagliati,con organizzazione pessima

    Nel caso del povero Silvio perseguitato,vi porto il semplicissimo esempio del Tg4:

    "Fede costa agli italiani 350.000 euro al giorno. Dal primo gennaio 2006, con effetto retroattivo. La Corte di Giustizia Europea ha condannato l'Italia a una multa di circa 130 milioni di euro all'anno se Rete 4 non cederà a Europa 7 le frequenze che Berlusconi ha in concessione dallo Stato. Per l'Europa l'assegnazione delle frequenze in Italia non rispetta la libera prestazione dei servizi e non ha criteri di selezione obiettivi.
    La sentenza europea è la terza a favore di Europa 7 dopo quelle della Corte Costituzionale e del Consiglio di Stato.Se rete4 non andrà su satellite,ci costerà una multa di 1 miliardo di euri,ovvero 1936,27 miliardi di lire.

    (Eppure quando postai questa notizia di Berlusconiani fecero finta di nulla..)

    quindi in questo caso,a differenza del casino fatto da Scanio abbiamo:

    Nessun fine utile per il paese,ma tanto per cambiare solo per le tasche di Berlusconi,fatto tranquillamente alla luce del sole,da persone che definire incompenti,ladre e criminali è ovviamente superfluo.



    Chiara la differenza?

  9. #9
    Mai più senza FdT lakeofire
    Uomo 39 anni
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    Certo che è chiara.
    Tiri in mezzo Berlusconi anche quando non è richiamato da nessuna parte. Come in ogni post in cui non sia già citato nell'articolo.


    Non avevo dubbi

  10. #10
    Bushi yasha
    Uomo 43 anni da L'Aquila
    Iscrizione: 8/9/2006
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    Quote Originariamente inviata da lakeofire Visualizza il messaggio
    Certo che è chiara.
    Tiri in mezzo Berlusconi anche quando non è richiamato da nessuna parte. Come in ogni post in cui non sia già citato nell'articolo.


    Non avevo dubbi



    Veramente Berlusconi l'aveva tirato in mezzo Nuvolablu e io ho dato una risposta generale riguardo la differenza di porcate fatte da Destra e Sinistra,dato che lei si era limitata a far capire che noi ce la prendiamo con Berlusconi solo per storie sue private,quindi ho voluto tirare fuori anche le porcate AD PERSONAM in aspetto economico...

    quindi non capisco il motivo di questa ilarità

    e poi mentre i non Berlusconiani non hanno problemi ad ammettere i casini fatti dal governo Prodi,voialtri l difendereste Silvio anche se vi inculasse allegramente....e dopo tanto tempo,ancora non capisco il motivo.

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