I distributori ci sono anche in quasi tutte le discoteche,in moltissimi locali, e anche per quelli davanti alle farmacie se proprio uno "si vergogna" (di cosa dovrebbe vergognarsi poi me lo spiegherete) basta passarci di sera.
Poi ci sono appunto in tutti i supermercati...okkei che in un paese piccolo il supermercati non saranno 10000, ma si conoscono tutti i commessi di tutti quanti?!?E poi il commesso che ti dice? Ti prende in giro perchè può presumenre hai una scopata in vista?
Oltretutto, sempre per rimanere in tema, di sicuro un ragazzino avrebbe più occhi addosso e potrebbe "vergognarsi" ben di più a fare il suo acquisto nel corridoio della scuola, con compagni che ridacchiano e professori che lo vedono.
Poi guarda, se con tutto quello che si sa, e dopo aver frequentato un corso di educazione sessuale (anche riguardante malattie trasmissibili, pericolo di gravidanze indesiderate, ecc) volete convincermi che uno baserebbe le proprie abitudini sessuali -compreso l'uso/non uso del preservativo- sul fatto di reperirlo anche a scuola, siamo a posto così..
Il fatto che questi distributori di preservativi siano l'atto finale di corsi di educazione sessuale fa di essi una cosa positiva. E' vero che un profilattico lo si può acquistare ovunque, ma il renderlo disponibile a scuola è importante simbolicamente. E' una legittimazione. Sei un ragazzo/una ragazza ok se ti rifornisci di tale merce. Cosa che invece potrebbe non essere chiara altrimenti.
Una ragazza con un profilattico nella borsetta, non nascondiamocelo, ancora oggi lascia adito a commenti non sempre carini. la consapevolezza di un distributore di profilattici nella scuola è d'aiuto anche ai genitori stessi, invitandoli a una maggiore apertura e consapevolezza riguardo la vita sessuale dei propri figli.
Sono dell'idea che ragazzini e ragazzine 12-13-14-15 anni dovrebbero fare altro...ma dato che la mia idea -a vedere la realtà di oggi- è solo un'utopia ben vengano i distributori a scuola.
La chiesa è contro, sai che novità.
E sai chissenefrega .