Seggi aperti fino alle 22, in calo l'affluenza
Per eleggere i 72 europarlamentari italiani ha votato alle 12 il 30,7% degli aventi diritto (nel 2004: 34%)
MILANO - Affluenza alle urne in calo anche nella seconda giornata di voto per il rinnovo del Parlamento europeo. Secondo i dati forniti dal Ministero dell'Interno, alle 12 l'affluenza è stata del 30,68% contro il 34,08 % della precedente tornata elettorale, quella del 2004. A mezzogiorno del secondo giorno di votazione per il rinnovo di 62 Province (Presidenti e Consigli Provinciali) in Italia ha votato il 33,53% degli aventi diritto. Si tratta di un calo dell’1,8% rispetto alle elezioni del 2004 quando, a mezzogiorno del secondo giorno, alle urne si era recato il 35,33%. Affluenza in calo anche per le Comunali: ha votato il 38,78% degli aventi diritto contro il 40,19 delle consultazioni precedenti.
50 MILIONI CHIAMATI ALLE URNE - Ai seggi, aperti dalle 7 (sabato si è votato dalle 15 alle 22), gli elettori potranno recarsi fino alle 22 per scegliere i 72 componenti del Parlamento europeo spettanti all'Italia, i presidenti e i consigli di 62 Province e i sindaci e di consigli di 4.281 Comuni (di cui 30 capoluogo). Per le Europee sono chiamati al voto in Italia oltre 49 milioni di elettori, mentre le elezioni amministrative interessano quasi 33 milioni e mezzo di elettori. La prima rilevazione di affluenza alle urne, fatta alle ore 22 di sabato, ha fatto registrare un calo rispetto alle precedenti elezioni: per le Europee la percentuale è stata del 17,8 (20,5% nel 2004); per le Provinciali del 19,6% (21,3% il precedente); per le Comunali del 22,9% (23,7% il precedente). Concluse le operazioni di voto, comincerà lo scrutinio relativo alle elezioni europee. A partire dalle ore 14 di lunedì vi sarà lo scrutinio, nell'ordine, per le Provinciali e per le Comunali.
DA MILANO A PALERMO - Sabato l'inizio della tornata elettorale è stato un po' travagliato a Milano dove 2.400 scrutatori hanno rinunciato all'incarico: mille solo da venerdì. E nelle ultime 48 ore circa 80 presidenti di seggio hanno dato forfait. Il Comune ha dovuto mobilitare in tutta fretta i suoi addetti. Inoltre i seggi hanno aperto in ritardo: le schede elettorali, ristampate nella notte dopo che il Consiglio di Stato ha escluso il simbolo della Dc di Giuseppe Pizza, sono state consegnate all'ultimo minuto. Piccoli disagi anche a Palermo: in un seggio del capoluogo siciliano tre topi hanno creato panico tra gli scrutatori.
«ASSENTEISMO» E SOSPETTI BROGLI - Episodi curiosi anche a Napoli, dove 600 autisti dell'azienda di trasporto pubblico hanno comunicato di doversi assentare per svolgere il ruolo di rappresentanti di lista nei seggi: circa 40 linee sono state soppresse. Inoltre sono scattate le prime denunce di possibili brogli, con il Pd che sospetta i rappresentanti di lista del centrodestra di esercitare il doppio voto: nel seggio di appartenenza e in quello in cui sono rappresentanti di lista. La prefettura ha diramato una circolare. Un pregiudicato 23enne è stato denunciato per aver fotografato col cellulare la scheda elettorale.
ALL'AQUILA AL VOTO 60 MILA SFOLLATI - Urne aperte per le Europee anche nelle zone dell'Aquilano colpite dal sisma dove invece sono state rinviate le amministrative: oltre 60 mila gli aventi diritto. Bus navetta trasportano gli sfollati all'Aquila, dove, per decisione del prefetto, sono concentrati i seggi.
Seggi aperti fino alle 22, in calo l'affluenza - Corriere della Sera
A quanto pare pochi hanno avuto l'intenzione di andare a votare........molto preoccupante anche ciò che è successo all'Aquila.........forse che gli italiani sono stabchi dei politici che ci governano o non gliene frega niente a nessuno dell'europa??
L'Aquila, voglia di non voto e di protesta contro la gestione del post terremoto - l'Unità.it