Come può ben immaginare chi mi conosce un po', io appoggio Fini in questa sua affermazione. Il problema che nasce è sull'interpretazione di certe cose dette. Perché il fatto che i precetti religiosi non debbano orientare le leggi emanate dal governo laico italiano è una cosa TEORICAMENTE scontata. Tanto è vero che i vari Casini, Lupi e benpensanti vari, hanno immediatamente obiettato che non sono i precetti religiosi a dover orientare le leggi, ma i "valori" umani...
Quindi Fini, se DAVVERO vuole cavalcare il cavallo della laicità, deve fare maggior chiarezza sull'esigenza che ha avuto di ribadire una cosa che, come ha detto lo stesso Casini, è di per sé scontata.
Cioè Fini dovrebbe chiaramente affermare che quello che la laicità è teoricamente non è più in termini pratici, proprio perché i precetti religiosi che la laicità rifiuta, escono dalla porta ma poi rientrano dalla finestra dei "valori umani", il valore della vita, il valore della famiglia, e bla bla bla...
Comunque, in attesa di una replica ferma alle parole dei politici che hanno avuto a che ridire delle affermazioni di Fini in oggetto, sono compiaciuto della sua presa di posizione.