Bisogngerebbe placare i detti, i modi di dire, le formule che immischiano la religione con il "vivere civilmente".

Non so per esempio... "Comportati come un cristiano" (come un giorno disse la mia prof di filosofia XD che scena memorabile che successe dopo XD) è la traduzione di "Comportati da persona civile". Ora se io fossi di un altra confessione religiosa potrei avere qualche contrarietà a farmi dire una cosa del genere, soprattutto perchè se cristiano=civile, non cristiano=incivile.



Dire "Io credo", dà per scontato che ci si riferisca al Dio Cristiano. Non è logico. Io difatti non sono un NON CREDENTE, mi sento quasi offeso ad essere definito tale. Io Credo in altro.. non è che non credo.. ovvio questo "altro" non è identificabile in una divinità superiore... ma sono tutto fuorchè "non credente " anche perchè a questo termine si può associare "privo di valori". Ovvio, in un contesto religioso è lecito che venga usata questa formula, ma in linea generale non è... logica.